Anneke Van Giersbergen – The Darkest Skies Are The Brightest

Il 25/02/2021, di .

Gruppo: Anneke Van Giersbergen

Titolo Album: The Darkest Skies Are The Brightest

Genere:

Durata: 42 min.

Etichetta: Inside Out Music

Distributore: Sony

80

Torna l’ex ugola di The Gathering e Vuur, una delle artiste grazie alle cui collaborazioni e progetti solisti è ritenuta una delle più poliedriche e prolifiche che la musica possa rappresentare. E torna con l’ennesimo lavoro “diverso”. Diverso perché, tra tutti, il più personale, e lo si capisce già dal titolo: c’è bisogno di attraversare le tenebre se si vuol raggiungere la luce, lontana o vicina essa sia. E proprio affrontando le difficoltà che la vita ci mette davanti ne possiamo uscire come persone più mature, migliori. ‘The Darkest Skies Are The Brightest’ è un disco a cui Anneke ha lavorato in solitudine in periodo pre-COVID poco fuori Eindhoven con l’utilizzo di pochi strumenti, poi completato con l’importante apporto dell’amico/produttore (nonché artefice di tutte le parti di chitarra) Gijs Coolen. Inoltre, a seconda del brano qualche musicista è stato chiamato a dare il suo contributo. Ciò che ne risulta a partire dall’opener ‘Agape’ è, infatti, un album unplugged di ottima fattura, armonioso ed apparentemente minimal, capace di insinuarsi nelle orecchie e nella mente dell’ascoltatore con delicatezza, grazie anche alla voce di Anneke, geniale nell’aver pensato questa volta ad una soluzione totalmente acustica per raccontare le vicissitudini del suo recente passato. ‘Hurricane’, secondo singolo estratto, come da titolo impone un ritmo incalzante sin dall’inizio. Ciò è destinato ad aumentare da metà brano sino alla fine grazie (anche) al piacevole apporto della tromba, in una danza senza freni, senza paure, proprio come da testo. L’amorevole contributo audio/video del quartetto delle The Magic Strings asseconda e completa il primo singolo estratto ‘My Promise’, che come molti brani di questo lavoro parte in sordina per poi crescere sempre più. Curioso come entrambi i video dei due brani appena analizzati terminino similmente, con Anneke intenta a mostrarci le avversità provate in passato in compagnia di un cuore, simbolo dell’album. Un cuore che, come ammesso dall’artista stessa, è rattoppato e quindi pronto a battere di nuovo, in quanto precedentemente spezzato, a dimostrazione di come si può uscire rigenerati da periodi difficili (per saperne di più su ciò e non solo, vi rimando all’intervista avvenuta tra il sottoscritto e la cantante). Il ritmo cadenzato di ‘I Saw A Car’, brano che tratta l’arroganza di una donna che, alla fine, si rende conto di come i risultati del suo comportamento l’abbiano portata ad essere sola e ad ammettere i suoi difetti, aprono le danze alla dolcezza di ‘The Soul Knows’ e ‘The End’, introspettivi come tutto l’album nei testi come nelle soavi musiche: l’uno asseconda l’altro, creando una sinfonia generale che è perno dell’intero lavoro, e che tuttavia è capace di mutare grazie alle percussioni quasi tribali di ‘Keep It Simple’ ed allo spirito “western” di ‘Lo And Behold’, dimostrazione di come si nasconda un mondo dietro l’aggettivo “acustico”. Ed infatti è proprio quando, passato l’ottavo brano, si pensa che l’artista gradisca spingere (per quanto possibile) sull’acceleratore, che avviene la sterzata – capolavoro di questo album: ‘Losing You’. Adorabile nelle strofe e commovente nel testo in un gioco tra stagioni che fanno il loro corso assieme ai nostri sentimenti, nonchè personalmente la giusta descrizione in suoni della copertina dell’album, risulta essere il vero rifugio di chi sente di essere incompleto, ma non ha certo perso la speranza né ha rimpianti. Non a caso nella conclusiva ‘Love You Like I Love You’ Anneke canta che se non avesse amato come ha amato, non sarebbe la donna che è oggi, a dimostrazione che le esperienze fanno crescere, rendendoci più responsabili e consenzienti di ciò che possiamo pretendere in primis da noi stessi. Nel mezzo, la penultima ‘Survive’, sicuramente la più movimentata dell’intero lotto, vi farà danzare nel salotto di casa, in attesa di farlo di fronte alla cantante originaria di Sint-Michielsgestel.
‘The Darkest Skies Are The Brightest’ è, come da copertina, il sole che sorge dopo una lunga nottataccia e, come la cantante che lo rappresenta, un album vero, puro, speranzoso sin dal titolo. E mai come in questi tempi necessitiamo sia di speranza che di ottima musica.

Tracklist

01. Agape
02. Hurricane
03. My Promise
04. I Saw A Car
05. The Soul Knows
06. The End
07. Keep It Simple
08. Lo And Behold
09. Losing You
10. Survive
11. Love You Like I Love You

Lineup

Anneke Van Giersbergen: vocals
Gijs Coolen: guitars