Jerry Cantrell – Brighten

Il 27/11/2021, di .

Gruppo: Jerry Cantrell

Titolo Album: Brighten

Genere: ,

Durata: 41 min.

Etichetta: Warner

Distributore: Warner

80

Come dicevamo in occasione dell’introduzione alla recente intervista con Jerry Cantrell, chiaramente il personaggio non ha bisogno di alcuna introduzione: il suo curriculum in relazione alle attività in campo musicale portate avanti negli ultimi trent’anni circa parla per lui. Eppure, al di là di sporadiche collaborazioni varie con altri musicisti e amici, Jerry non è mai stato attivissimo al di fuori del suo core business, gli Alice In Chains. Infatti, il suo nuovo album da solista ‘Brighten’ è soltanto il terzo prodotto da inizio carriera come Jerry Cantrell, e si distanzia di quasi vent’anni dal suo predecessore ‘Degradation Trip’.
Perché dunque questo lungo intervallo, e perché un nuovo album targato Jerry Cantrell proprio adesso? Dobbiamo pensare che la pandemia abbia giocato un ruolo in tutto questo, dato il forte rallentamento di tutte le attività relativa agli Alice In Chains, e conseguentemente l’improvvisa ed inaspettata disponibilità di tonnellate di “tempo libero” da riempire con attività alternative.
A dire il vero, Jerry ci ha raccontato che gran parte dell’album era già stato scritto quando è iniziato il lockdown, ma sicuramente l’avvio del lockdown stesso ha dato la possibilità a Jerry di accelerare la messa a punto di ‘Brighten’ e di procedere speditamente verso l’impacchettamento del prodotto finale.
Per questo album Jerry Cantrell si è circondato di strumentisti decisamente di livello, con la peculiarità di essere specialisti di strumenti non comunemente usati dagli Alice In Chains. Tra questi meritano menzione sicuramente Vincent Jones a pianoforte/tastiere/organo, Jordan Lewis al pianoforte e Michael Rozon al pedal steel, che per chi non lo sapesse è una sorta di chitarra che si suona da seduti utilizzando dei pedali, il cui uso viene generalmente associato alla musica country americana. Immancabile anche la collaborazione di Duff McKagan dei GN’R, amico fraterno di JC, al basso.
L’utilizzo di strumenti non convenzionali ha “costretto” Jerry ad uscire dalla sua cosiddetta comfort zone, e cimentarsi con sonorità che non rappresentano il suo pane quotidiano. Questo fa sì che il prodotto finale non sia una mera raccolta di canzoni di Jerry eseguite da un gruppo di musicisti selezionati, ma sia un lavoro tutto sommato collettivo, in cui il contributo dei musicisti chiamati a collaborare non sia di mera esecuzione. Chiaramente, il materiale è tutto farina del sacco di Cantrell, ma gli arrangiamenti, la cui qualità emerge in modo evidente all’ascolto, sono un elemento di notevole arricchimento di tale materiale, diciamo un valore aggiunto, e questo contributo va riconosciuto ai suoi musicisti accompagnatori.
Infine, l’album è prodotto da Tyler Bates, anche lui grande amico di Cantrell, ma soprattutto conosciuto come compositore di colonne sonore, produttore e polistrumentista.
Tutto ciò premesso… com’è il disco? Premetto che io sono un po’ di parte, nel senso che ho un debole per la musica di JC in quanto adoro la combinazione di mood emotiva e armonie vocali che riesce ad intrecciare con la musica vera e propria, quindi non potevo che accogliere più che favorevolmente anche questa sua produzione. L’ascolto in generale è decisamente meno “impegnativo” di un album degli Alice In Chains, in quanto, come intuibile dal processo selezione dei suoi “amici” strumentisti, trattasi di materiale più “leggero” e digeribile. Il progetto è sotto certi aspetti anche una celebrazione dei suoi idoli musicali e delle sue principali influenze nel corso della sua lunga carriera, quindi emerge molta varietà nel materiale, e tutte le canzoni hanno qualche peculiarità da portare come contributo.
Altro aspetto che personalmente ho molto apprezzato è che ‘Brighten’ è un album “song-centrico”, come definito dallo stesso JC nel corso della nostra recente intervista, nel senso che la canzone, intesa come la melodia, il messaggio e l’emozione da essa trasportata, è l’attrice protagonista di questo lavoro, mentre la sua chitarra è meramente a servizio della canzone, e non viceversa. Quindi: niente super-assoli da guitar hero, ma tante armonie e attenta selezione di note arrangiate con immenso gusto e mai in modo invasivo nei confronti degli altri strumenti. Che ci porta quindi a mettere sotto al riflettore il Jerry Cantrell songwriter e non il Jerry Cantrell guitar god. A titolo esemplificativo consiglio l’ascolto di ‘Had To Know’, in cui organo e chitarra si alternano in brevi assoli integrati alla perfezione, come forse solo i Lynyrd Skynyrd sapevano fare in modo così armonioso.
Come avrete già ampiamente capito, risulta difficile inquadrare ‘Brighten’ in un genere musicale ben preciso… sicuramente non è metal, quindi a tutti i puristi dico: stay away! ‘Brighten’ è una raccolta di canzoni di rock americano, con influenze blues, folk, tanto country e un po’ di southern rock, condito dalle tipiche armonie vocali per le quali Jerry si distingue da decenni e che sono diventate in un certo senso un trademark della sua arte.
“Standout” songs sono sicuramente quelle dei due video, ovvero ‘Atone’ (molto Alice-iana questa!) e la title-track, ‘Brighten’, ma segnalo anche le meravigliose ‘Black Hearts and Evil Done’ e ‘Had To Know’ (la mia preferita).
Unica nota stonata, a parere del sottoscritto, è rappresentata, paradossalmente, dalla cover di Elton John ‘Goodbye’, che chiude l’album: un brano troppo “difficile”, sotto l’aspetto vocale, per Jerry, che va elogiato per il coraggio ed il gusto nella selezione del brano, ma che non convince sotto l’aspetto dell’esecuzione.
In conclusione, se siete amanti degli AIC, del rock & country americano e degli arrangiamenti di gusto eseguiti da strumentisti di prim’ordine, troverete senza dubbio qualcosa di vostro gradimento dentro ‘Brighten’.

Tracklist

01. Atone
02. Brighten
03. Prism Of Doubt
04. Black Hearts And Evil Done
05. Siren Song
06. Had To Know
07. Nobody Breaks You
08. Dismembered
09. Goodbye

Lineup

Jerry Cantrell: lead vocals, lead guitar, bass, keyboards
Greg Puciato: background vocals
Duff McKagan: bass guitar
Gil Sharone: drums
Abe Laboriel Jr.: drums
Tyler Bates: strings, percussion, guitar
Vincent Jones: piano, keyboards, strings
Jordan Lewis: piano
Michael Rozon: pedal steel
Lola Bates: background vocals