Billy Talent – Crisis Of Faith

Il 14/03/2022, di .

Gruppo: Billy Talent

Titolo Album: Crisis Of Faith

Genere: ,

Durata: 34 min.

Etichetta: Spinefarm Records

Distributore: Warner Music Group

68

Ho sempre apprezzato i Billy Talent, sin da quando li ho ascoltati la prima volta nel 2009 grazie al loro terzo album ‘Billy Talent III’; apprezzamento che è cresciuto dopo l’unica loro esibizione vista a Sesto San Giovanni (era il “Rock In IdRho Preview” del tredici giugno 2012, con i The Offspring come headliner). Il motivo di quest’ammirazione è dato dall’originalità della loro proposta che ai tempi nessuno sapeva regalarmi, ed ancora oggi fatico a trovare, tra tanti gruppi fotocopia e/o riproposizioni dei bei tempi che furono. Quanto offerto dal quartetto canadese si può infatti inglobare in un Alternative Rock capace di strizzare l’occhio al Punk, al Pop, ed a certe sonorità vicine a band come System Of A Down.
‘Crisis Of Faith’ è il sesto album dei Nostri, come sei sono gli anni che lo separano dal precedente ‘Afraid Of Heights’, ma rispetto al suo predecessore inizia più convincentemente: l’interessante opener ‘Forgiveness I + II’ ci mostra una band capace di inoltrarsi in territori quasi mai esplorati prima, dove riff e melodia si incastrano alla perfezione, delle armoniose strofe vengono eseguite con classe e i ritornelli centrano il bersaglio mantenendo inalterato lo spirito della canzone. Menzione particolare per il ponte strumentale (che inizia a 02:22): un incrocio tra Muse, simil Prog e soluzioni care all’Heavy Metal. Un riff serrato apre il secondo singolo estratto ‘Reckless Paradise’ la cui struttura, seppur richiami a ‘Devil In A Midnight Mass’ (da ‘Billy Talent II’ [2006]), funziona per quello che concerne il compito di un singolo: più veloce nel ritmo, più appetibile nella struttura e, nonostante sia privo della maturità del brano che l’ha preceduto, in grado di centrare il bersaglio. Mossa intelligente quella dei canadesi, che dopo due brani diversi tra loro, ci propongono il primo singolo estratto ‘I Beg To Differ (This Will Get Better)’; cadenzata come ‘Diamond On A Landmine’ (da ‘Billy Talent III’ [2009]), poggia su un Pop Punk senza pretese, un pò lineare ed in grado di rimanere in testa dopo pochi ascolti.
La malinconica semi ballad ‘The Wolf’, come il brano precedente, si fa apprezzare, ma non fa gridare al miracolo. Per fortuna ci pensa ‘Judged’, Punk in tutti i suoi cento secondi (si, avete letto bene), a portare un pò di energia a ‘Crisis Of Faith’, dopo il tentativo (riuscito?) da parte di ‘Reactor’ di fare da collante con ‘The Wolf’, impedendo all’album di perdersi e, di conseguenza, annoiare dopo un promettente inizio. Una timida ripresa tuttavia, perchè purtroppo ‘Hanging With The Wrong People’ non decolla mai, con il titolo della canzone ripetuto fino allo sfinimento durante i ritornelli. Impreziosito dalla partecipazione di Rivers Cuomo dei Weezer, il terzo singolo estratto ‘End Of Me’, pur con un ritmo frenato (caratteristica fin troppo riscontrata precedentemente), ne risolleva le sorti, così come la scanzonata ‘One Less Problem’ e la conclusiva ‘For You’, ennesima testimone di un Alternative Rock che vuol farsi piacere un pò da tutti.
Giunto al termine, mi sento di scrivere che su ‘Crisis Of Faith’ aleggia una certa “apertura”, sinonimo di uno stile sicuramente caratteristico del quartetto, ma meno di nicchia rispetto a qualche anno fa. Fatta questa considerazione, e con qualche riempitivo nella parte centrale, dai Billy Talent qualcosa in più me lo aspettavo, dati anche i sei anni di distanza dalla precedente release, e per questo il fatto che alcuni brani siano stati composti in epoca pre Covid-19. Tuttavia la mia fede nei loro confronti resta immutata, e quindi, a discapito del titolo dell’album, assolutamente non in crisi.

Tracklist

01. Forgiveness I + II
02. Reckless Paradise
03. I Beg To Differ (This Will Get Better)
04. The Wolf
05. Reactor
06. Judged
07. Hanging Out With All The Wrong People
08. End Of Me
09. One Less Problem
10. For You

Lineup

Benjamin Kowalewicz: vocals
Ian D’Sa: guitars
Jonathan Gallant: bass
Jordan Hastings: drums