The Pretty Reckless – Other Worlds EP

Il 08/11/2022, di .

Gruppo: The Pretty Reckless

Titolo Album: Other Worlds

Genere: ,

Durata: 42 min.

Etichetta: Century Media

Distributore: Sony Music

67

Quando una band pubblica un disco contenente cover, versioni acustiche o alternative di brani già editi, preoccupa molto che quanto offerto, in fin dei conti, sia sufficiente o poco più. Non vi è un motivo vero e proprio, forse a farmi dubitare sono decenni di uscite simili che hanno dato risultati più o meno bastevoli, ma mai eccezionali: molti lavori sono apparsi come dei minestroni pieni di materiale approssimativo, di (inutili) b-sides, più devoti ad ottenere un ritorno economico, che altro. Personalmente, la chiave che rende prodotti come ‘Other Worlds’ valevoli, è constatare se al suo interno si riesce a percepire lo spirito, l’anima, il trademark dei The Pretty Reckless. E l’inizio non è assolutamente dei migliori: il remix di ‘Got So High’, traccia presente nell’ultimo album in studio ‘Death By Rock And Roll’ (2021), ha un ritmo sicuramente ammiccante, ma troppo molle per essere posto in cima alla tracklist. Ben più coinvolgente è la sua versione originale, posta in chiusura di questo nuovo EP (ma inutile, se già possedete la precedente release). Si cambia fortunatamente marcia con la cover dei Soundgarden ‘Loud Love’, per il sottoscritto vera opener del disco, in cui è fuori dubbio come, su timbri post grunge, la band suoni disinvolta, giocando praticamente in casa. ‘The Keeper’, cover acustica di Chris Cornell, vede Momsen duettare con l’armoniosa chitarra di Alain Johannes: ne esce un lavoro tanto spoglio quanto sentito e passionale.
Viene “disturbato” il Duca Bianco con ‘Quicksand’ (sesta traccia del suo quarto lavoro in studio ‘Hunky Dory’ [1971]), e nessuna collaborazione poteva essere migliore: Mike Garson, pianista nonchè membro più longevo ad aver suonato con Bowie, flirta con Momsen, trascinandola in un’interpretazione tanto rugosa quanto melodiosa. E’ soprattutto quest’ultima caratteristica ad apparire dettata dalla volontà della voce di assecondare il pianoforte, e non viceversa: semplicemente tra i pezzi migliori del lotto. L’acustica ’25’, la cui versione originale la trovate nel già citato ‘Death By Rock And Roll’, seppur più disadorna della canzone precedente per la mancanza della sei corde, è riempita dalla poliedrica interpretazione di Momsen. Si resta nell’ambito del precedente lavoro in studio con le reinterpretazioni acustiche di ‘Only Love Can Save Me Now’ e della titletrack: senza dubbio carine, ma più lineari rispetto a chi le precede. Di certo i die hard fan saranno contenti di poter ascoltare delle ricostruzioni diverse dalle originali, ma per chi dovesse cimentarsi per la prima volta nell’ascolto di questa band grazie a questo album, il consiglio è quello, in primis, di affrontare il disco edito lo scorso anno. Tornano i Soundgarden, questa volta con ‘Halfway There’, e nonostante la partecipazione di Matt Cameron il risultato, a detta di chi scrive, non è all’altezza di altre cover qui presenti, più per uno spirito grunge minimalista, scialbo e quasi sbattuto in faccia come ci si aspetterebbe più da un Kurt Cobain, che dalla sicuramente più certosina Taylor Momsen.
Infatti, la seppur breve cover di Elvis Costello ‘(What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love And Understanding’ (neanche due minuti e mezzo di durata) e soprattutto ‘Harley Darling’, ultimo brano della tracklist di ‘Death By Rock And Roll’ (e qui siamo a due minuti e cinquanta secondi di durata), risultano decisamente più convincenti. Chiaro, parliamo come sempre di reinterpretazioni acustiche, quindi è scontato come la riuscita di questi pezzi sia data in primis dalla prestazione vocale, dopodichè da semplici, ma incisivi, arrangiamenti. Ma è palese, ad esempio, come in ‘Harley Darling’ Momsen sia spalleggiata a dovere da una sei corde più seconde voci di Phillips, tanto agevoli quanto efficaci.
Come da inizio recensione, anche ‘Other Worlds’ non è esente dall’essere un prodotto sicuramente curioso, ma con alti e bassi. Ognuno troverà delle chicche, così come dei riempitivi, ed ovviamente, a seconda dei vostri gusti, non tutte le ciambelle saranno uscite con il buco (magari a voi piaceranno episodi personalmente inutili come ‘Halfway There’ ed il remix di ‘Got So High’, e viceversa). Nonostante, per il sottoscritto, siano fin troppi i brani tratti dall’ultimo album ‘Death By Rock And Roll’ (perché non reinterpretarne qualcuno presente su altri lavori?), credo vada premiato il tentativo del quartetto di essersi mosso su altri lidi. Dopotutto, in questo EP i The Pretty Reckless dimostrano di essere sempre loro, solo sotto un’altra veste.

Tracklist

01. Got So High – Remix
02. Loud Love
03. The Keeper – Feat. Alain Johannes
04. Quicksand – Feat. Mike Garson
05. 25 – Acoustic
06. Only Love Can Save Me Now – Acoustic
07. Death By Rock And Roll – Acoustic
08. Halfway There – Feat. Matt Cameron
09. (What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love And Understanding
10. Harley Darling – Acoustic
11. Got So High

Lineup

Taylor Momsen: vocals, rhythm guitar
Ben Phillips: lead guitar, backing vocals
Mark Damon: bass
Jamie Perkins: drums, percussions