…And Oceans – As in Gardens, So in Tombs

Il 23/01/2023, di .

Gruppo: …and Oceans

Titolo Album: As in Gardens, So in Tombs

Genere:

Durata: 58:27 min.

Etichetta: Season of Mist

80

Che i cambi di pelle fossero parte integrante dell’identità stilistica degli …and Oceans era palese fin dal monicker che, malgrado l’alone profetico in odore di apocalisse, cattura in pieno la natura fluida della formula caratteristica della band finlandese. Se, a partire dal symphonic black dei 90s con ‘The Dynamic Gallery of Thoughts’ e ‘The simmetry of I, The Circle of O’, con ‘A.M.G.O.D’ e Cypher pesanti contaminazioni electro-industrial hanno preso possesso degli involucri mortali dei 6 musicisti di Pohjanmaa, al punto da cambiare nome entro la breve parentesi degli Havoc Unit, come a ufficializzare l’ennesima muta, prima di tornare a pubblicare come …And Oceans.
Di fatto, di rado mi è capitato di trovare difficoltà nel collocare questo ultimissimo ‘As in Gardens, So in Tombs’ nella sequenza della discografia dei Nostri (Alcuni ci includono la loro primissima incarnazione Festerday). Ciononostante, già dall’ottimo ‘Cosmic World Mother’ la band sembrava aver raggiunto la stabilità tanto nella line up – con l’ingresso del vocalist Mathias Lillmans – quanto nel songwriting.
Allo stato attuale gli …And Oceans propongono un black epico dalle sfumature melodiche che, sotto molti aspetti, si riallacciano alle origini. Le chitarre costruiscono ponti inaspettati che, da territori black degli esordi, approdano al background di influenze melodeath made in Goteborg dei primissimi 90s. Pregevole la prova al microfono di Lillmans, mai monocorde eppure ferale nei momenti più old school.
Le tastiere di Antti Simonen, a differenza delle sei corde, che guardano al passato remoto, invece mantengono in vita il flirt con l’anima elettronica della band, creando in più passaggi intrecci stranianti, a tratti dai colori psichedelici, a tratti più mainstream. Non mancano episodi più sperimentali, in cui la sovrapposizione delle molte pelli della band costruisce diorami acidi, dove le intenzioni si confondono in una cover band di classici wave con ibridi amorfi di lovecraftiana memoria agli strumenti.

Tracklist

1. As in Gardens, so in Tombs (4:17)
2. The Collector and His Construct (4:36)
3. Within Fire and Crystal (5:52)
4. Carried on Lead Wings (5:14)
5. Likt Törnen Genom Kött (5:10)
6. Cloud Heads (4:19)
7. Wine into Water (3:57)
8. Inverse Magnification Matrix (4:50)
9. The Earth Canvas (4:11)
10. Ambivalent God (7:44)
Bonus:
11. Samlarens Valv (3:49)
12. Third Eye Catalyst (4:28)

Lineup

Timo Kontio – Guitar

Mathias Lillmåns – Vocals

Teemu Saari – Guitar

Pyry Hanski – Bass

Kauko Kuusisalo – Drums

Antti Simonen – Keyboards