Silence Is Spoken – 11

Il 04/05/2023, di .

Gruppo: Silence Is Spoken

Titolo Album: 11

Genere: , ,

Durata: 49 min.

Etichetta: WormholeDeath Record

76

Era da un po’ di tempo che non ci capitava per le mani una bella realtà italiana a noi sconosciuta, da ascoltare con attenzione e di cui – col tempo – andare fieri. Però qualche giorno fa ecco arrivare sulla nostra scrivania virtuale questi Silence Is Spoken, presentati a noi dall’altrettanto nostrana scuderia WormholeDeath, ultimamente sempre più ricca di proposte interessanti.

Ma chi sono questi Silence Is Spoken per chi non li conoscesse? Si tratta di una band dal genere davvero poco categorizzabile con sede a Firenze ma formatasi a Londra, circa quindici anni fa. Nel corso di questo tutto sommato lungo tempo, i Nostri hanno pubblicato tre album, di cui il qui presente “11” rappresenta appunto il terzo capitolo. Un traguardo importante per la band; traguardo che i SiS si dimostrano in grado di onorare con un prodotto dalla spiccata maturità, caratterizzato da una ottima messa a fuoco dei vari input che definiscono il loro calderone di influenze.

Parlando di genere… Grunge, Alternative, Psichedelia e Groove sono i riferimenti principali che possibile trovare su questo album. Un miscuglio umorale e pastoso ma pieno di ottimi spunti che omaggia e richiama band Come Alice in Chains e Soundgarden, concedendo però molto campo anche a generi più prettamente metal. Brani come ‘A Good God’, ‘Game Over’ o ‘3Lateral Kingdom’ sono infatti decisamente su quel versante, e più che al Seattle sound citato in precedenza sembrano guardare ad altre band (sempre americane) come Tool o i Perfect Circle. Il grunge è invece intessuto principalmente nell’ordito di brani quali ‘1984’ o ‘War ABC Song’, la prima vocalmente debitrice degli Stone Temple Pilot e la seconda invece caratterizzata da un ipnotico riff continuo che culla il nostro cervello tanto quanto lo manda insieme, in un vortice psichedelico di grande efficacia. Ma dove veramente la band ci ha stupito è nella coppia di brani in centro alla scaletta “1000 Petaled Lotus” e “Mud Bones Worms”, una coppia di brani in grado di distillare in una densa soluzione tutto il malumore, il pessimismo e la riflessività che stanno dietro alle composizioni e alle liriche. Una sorta di concentrato del Silence Is Spoken sound, all’intero del quale apprezziamo l’altissima abilità interpretativa del singer Camiciottoli  e le perfette alchimie chitarristiche dell’axeman D’Ario.

Insomma, questa band non è per tutti, ma per coloro cui piace il sound di partenza è sicuramente una band da scoprire. La destrezza con la quale questi quattro italiani fondono gli elementi di una scena così lontana dalla nostra (la Seattle degli Anni ’90) creando una proposta invece così fortemente personale è davvero degna di nota, e non concedergli un ascolto sarebbe un vero delitto. Davvero interessanti.

Tracklist

01 .A Good God
02. War ABC Song
03. 1984
04. Game Over
05. 1000 Petaled Lotus
06. Mud Bones Worms
07. 3Lateral Kingdom
08. Genesis 19/24

Lineup

Samuele Camiciottoli: vocals
Alessandro Curradi: bass, piano, synth & vocals
Maurizio D’Ario: guitars
Lorenzo Panchetti: drums