Dropkick Murphys – Okemah Rising

Il 22/05/2023, di .

Gruppo: Dropkick Murphys

Titolo Album: Okemah Rising

Genere:

Durata: 29 min.

Etichetta: Dummy Luck Music

Distributore: PIAS Recordings

75

A meno di un anno dall’uscita di ‘This Machine Still Kills Fascists’ (30/09/2022), e sempre spalleggiato dal produttore Ted Hutt, il sestetto celtic punk di Quincy torna per l’ultima volta sulle orme, ma soprattutto parole, del compianto Woody Guthrie con questo nuovo ‘Okemah Rising’. E’ infatti un nuovo viaggio, dopo quello già avvenuto con la precedente release, la cui meta è reinterpretare in chiave moderna i testi del cantautore folk originario di Okemah. Il risultato, ovviamente, non poteva che mantenersi sugli stessi, notevoli, livelli di ‘This Machine Still Kills Fascists’, vista la formula che rende i due prodotti praticamente fratelli. Infatti, nemmeno qui vengono meno le ospitate, come quella del terzetto country punk proveniente da Milwaukee dei Violent Femmes in ‘Gotta Get To Peekskill’, incitamento alla protesta dato il tema delle rivolte di Peekskill del 1949 che ebbero luogo nei pressi di New York, più precisamente a Cortlandt Manor, dopo che il Ku Klux Klan fece di tutto per annullare un concerto del cantante di colore Paul Robeson, che si sarebbe dovuto tenere nella parte nord di Peekskill (Lakeland Acres) il ventisette agosto di quell’anno. Grazie a quelle contestazioni, l’evento venne posticipato di una settimana, il quattro settembre, e vide la partecipazione, tra i tanti, anche di Woody Guthrie. In ‘I Know How It Feels’, invece, si ripercorre un’altro tema caro alla band, riassumibile con la fatica che si fa quotidianamente per arrivare a fine mese. Se un tempo Guthrie si metteva a fianco della classe operaia, oggigiorno i Dropkick Murphys si accostano alla maggior parte di noi. Tornando agli ospiti su disco, al cantautore compaesano Jesse Ahern spetta far parte della festa in ‘Rippin Up The Boundary Line’, mentre l’affascinante cantautrice country Jaime Wyatt interviene soavemente nel finale di ‘Bring It Home’ (in ‘When I Was A Little Boy’ la sua parte è relegata a seconde voci e cori di sottofondo), ed è piacevole constatare come i pezzi, nel loro spirito, sembrino essere stati concepiti proprio per i musicisti chiamati in causa. Per il resto, l’ascolto del disco si mantiene piacevole lungo tutta la tracklist, che sia nella nostalgica ‘Watchin The World Go By’ o nella spedita ‘Run Hitler Run’, ed ha nel suo fanalino di coda quell’inno di Guthrie grazie al quale molti hanno conosciuto proprio i Dropkick Murphys: una versione pescata dalle sessioni di Tulsa di ‘I’m Shipping Up To Boston’ qui più acustica e meno punkeggiante, ma ugualmente d’effetto, degna chiusura di un tributo a cui il sestetto di Quincy non poteva sottrarsi.
Appoggio nei confronti della classe operaia e lotta al razzismo sono solo alcune delle tematiche che i Dropkick Murphys da sempre affrontano: questa volta, ripescando nuovamente i testi del musicista di Okemah, hanno trovato del terreno fertile per riammodernarle e cantarle a petto in fuori. C’è gran poco da aggiungere: nel loro mondo, i sei si sanno muovere molto bene.

Tracklist

01. My Eyes Are Gonna Shine
02. Gotta Get To Peekskill (feat. Violent Femmes)
03. Watchin The World Go By
04. I Know How It Feels
05. Rippin Up The Boundary Line (feat. Jesse Ahern)
06. Hear The Curfew Blowin
07. Bring It Home (feat. Jaime Wyatt)
08. When I Was A Little Boy (feat. Jaime Wyatt)
09. Run Hitler Run
10. I’m Shipping Up To Boston – Tulsa Version

Lineup

Al Barr: vocals
James Lynch: guitar, backing vocals
Tim Brennan: guitar, accordion, backing vocals
Ken Casey: bass, backing vocals
Matt Kelly: drums, bodhràn, backing vocals
Jeff Darosa: mandolin, tin whistle, banjo, bouzouki, acoustic guitar, keyboards, backing vocals