Flowers In Dark – Celestial Vengeance

Il 21/06/2023, di .

Gruppo: Flowers In Dark

Titolo Album: Celestial Vengeance

Genere: ,

Durata: 60 min.

Etichetta: Autoproduzione

70

Giunge finalmente al disco di debutto il sestetto di Cologno Monzese dei Flowers In Dark, dopo ben tre EP pubblicati più di vent’anni fa (‘Here Lies The Fairy’, del 1998, venne recensito da Metal Hammer). Fortunatamente la lunga attesa, dei cui motivi vi rimandiamo alla sezione dedicata alla band, è stata ripagata da un lavoro ben studiato ed arrangiato, che offre nove brani in grado di spaziare tra dark e gothic metal, la cui lunghezza, seppur non prolissa (quasi tutte le canzoni si aggirano tra i cinque ed i sette minuti), è comunque giustificata da ritmiche vicine al doom, sulla scia di gruppi come gli olandesi The Gathering, necessarie per la buona riuscita di ‘Celestial Vengeance’. Così come necessaria è la voce femminile di Fiorentini, spesso in duetto con quella maschile (in growl) di Campo, in una proposta già ascoltata più volte in passato, ma che nei Flowers In Dark trova un percorso coerente. Percorso che parte con ‘Dying Moment’, tanto avvolgente quanto cupa nel suo mesto amplesso dato da un’introduzione di pianoforte e tastiere. Quando, allo scoccare del primo minuto, il brano parte, è un doveroso inizio al rallentatore, nel quale ben coadiuvate sono le voci dei due cantanti; intrigante, inoltre, il fatto che anche nelle parte più pesanti la band riesca ad inserire sempre elementi melodici, senza uscire mai da quei lidi gothic che ogni fruitore vuol sentire, pezzo dopo pezzo. E’ così, infatti, anche per la successiva ‘Beneath The Tides’, personalmente più lineare ma ad effetto nei suoi continui scambi tra parti elettriche e soavi. Le afflitte venature di ‘Crimson Onslaught’, su scie tanto care ai (fantastici) Sentenced, entrano nelle vene come veleno iniettato a nostra insaputa: lo scambio di parti vocali tra Fiorentini e Campo è qui più avvincente rispetto alle canzoni precedenti, con la frontwoman che, nei suoi interventi, sembra voler smorzare la cieca rabbia del collega. ‘Why?’, con le sue scorribande symphonic black metal, si candida a pezzo più estremo del lotto, nonostante come spesso riscontrato in questo lavoro, alle parti più aggressive capeggiate da Campo, si resta in attesa dell’intervento del gentil sesso a smorzarne i toni. Quando, infatti, passati i due minuti e mezzo, è Fiorentini a prendersi la scena, sembra di ascoltare un altro brano, tanto la melodia ha preso il posto dell’ira, portando addirittura Campo a duettare con voce pulita, e trascinando il sottoscritto alle atmosfere di ‘Unleashed Memories’ (2001) dei Lacuna Coil. Come da titolo, la semi ballad ‘Wooden Embrace’ ha bisogno di tempo per farsi apprezzare, proprio come un intenso abbraccio necessita di tempo per estrapolare i sentimenti di cui si ha bisogno. Si viaggia verso la conclusione del disco con la titletrack nella quale, così come in ‘Monolith Of Doubt’, la proposta dei sei comincia a risultare un pò ripetitiva, senza per questo passare per noiosa o altro: è semplicemente una formula che, arrivati fin qui, già si conosce, inevitabile tuttavia per inquadrare i Flowers In Dark. ‘Into Sand’, pezzo più breve del lotto (04:56), data una certa linearità nella struttura e uno spirito, questa volta, fin troppo frenato, ha proprio il pregio della durata: se la band si fosse, infatti, dilungata oltre, il rischio di annoiare sarebbe senza dubbio apparso. Più convincente la conclusiva suite ‘Over The Shore’, di quasi undici minuti, che all’opposto di ‘Into Sand’ vince nonostante l’eccessiva durata, contenendo al suo interno tutte le caratteristiche e sfumature del gruppo, senza per questo stancare.
In conclusione, questo debutto dei Flowers In Dark combacia con il loro genere: parte piano, per poi insinuarsi dentro ognuno di noi. Non farà gridare al capolavoro, ma è un ottimo punto di partenza. Ora, oltre a una dovuta promozione, speriamo non passi troppo tempo per poter ascoltare un secondo full lenght, nella speranza che, come da genere proposto e con le dovute tempistiche, anche la band cresca nel tempo.

Tracklist

01. Dying Moment
02. Beneath The Tides
03. Crimson Onslaught
04. Why?
05. Wooden Embrace
06. Celestial Vengeance
07. Into Sand
08. Monolith Of Doubt
09. Over The Shore

Lineup

Eleonora Fiorentini: vocals
Simone Campo: vocals
Raffaele “Lele” Tebano: guitar
Tommaso “Tommy” Padalino: guitar
Paolo “Paul Crow” Corbo: bass
Stefano Colombo: drums