Status Quo – Official Archive Series Vol. 1 – Live In Amsterdam 2010

Il 27/09/2023, di .

Gruppo: Status Quo

Titolo Album: Official Archive Series Vol. 1 – Live In Amsterdam 2010

Genere: ,

Durata: 93 min.

Etichetta: earMusic

70

Sì, sì… ho capito. Vedo chiaramente le vostre pupille roteare all’indietro, come dicono gli inglesi. Se poteste parlare, verreste fuori con un laconico “okay…” tra lo scettico e il commiserevole. Ma la mia curiosità è sempre tanta, specie per i pezzi di Storia che – per chiamarsi tali – un po’ di Storia devono averla pur scritta, no? Poi possiamo tornare tranquilli ai nostri sottogeneri preferiti, a scannarci per una vocetta stridula che mal si adatta a un sostrato di tutt’altro genere o a una voce troppo profonda e grattugiosa che rovina la nostra idea di progressività in musica.
E poi, anche io ero come voi, scettico e parecchio. Gli Status Quo? Il gruppo di ‘Whatever You Want’, come no: una one hit wonder, come si dice in questi casi. E pensare che odio profondamente chi si esprime così nei confronti di Europe e Scorpions – come faccio dunque a ricadere nello stesso identico errore, neanche stessimo parlando dei Buggles (che pure ne hanno tirato fuori almeno una seconda, di hit, l’imperdibile e drammatica ‘Kid Dynamo’)? Poi, cerca cerca e mi compare davanti il tonante manifesto del terzo Monsters Of Rock, quello del 1982 con Saxon, Gillan, Uriah Heep, Hawkwind e Anvil, ma soprattutto con gli Status Quo in veste di headliner. Per concludere le presentazioni, infine, farei sommessamente notare che la formazione d’attacco a mo’ di testuggine romana di Judas Priest e Accept è chiaramente ispirata alla creatura di Francis Rossi e alle performance dal vivo che ne hanno fatto la fortuna, tutti con le chitarre puntate verso il pubblico, per intenderci.
Ed è appunto di un live quello di cui parliamo qui, a quanto pare un primo capitolo di un’operazione di recupero che rimetterà in pista (magari in veste “ufficiale”) alcuni dei momenti più memorabili del quartetto/quintetto (a seconda di quale periodo si consideri) britannico: gli Status Quo vengono catturati dal vivo nel tour relativamente recente di ‘In Search Of The Fourth Chord’, titolo geniale che rispondeva con salace ironia ai tanti detrattori della band e in particolare alle accuse di essere un gruppo “da tre accordi”. Poi, certo… i più attenti sapranno che, dopo un’iniziale incursione nel terreno scosceso della psichedelia, Rossi e compagni si sono dedicati alla filosofia del “less is more”, al rock’n’roll più stradaiolo e “terra terra”, che però non manca di solleticare i lobi degli ascoltatori un minimo più esigenti. Non parlo tanto del sound immortale e ripreso a piene mani dai ragazzotti svedesi degli ultimi anni di ‘Something ‘Bout You Baby I Like’, quanto delle sonorità soul di ‘Don’t Drive My Car’ – che nella presentazione diviene ‘Don’t Scratch My Car’, in linea con l’humour inglese che anima il frontman e che viene bilanciato dall’inserto barocco di organo che svela un’insolita passione per il pomp rock che riemergerà anche in coda a ‘The Proposing Medley’, ben incastonata nel rock and roll di base della formula.
Non posso poi evitare di segnalarvi la cavalcata felpata di ‘Softer Ride’ o la malinconica ‘In The Army Now’ (va beh, l’assolo di batteria in coda è un vero e proprio retaggio di un passato sempre più lontano, ma glielo concediamo), fino alla mitica introduzione di ‘Whatever You Want’ che – vedetela un po’ come volete – ha comunque in sé tutti gli elementi giusti per la costruzione di un climax fatto a dovere, e poco importa che stiamo parlando di un motivetto che i più assoceranno al jingle pubblicitario di un’assicurazione auto o di una gomma da masticare.
E ancora, la loro versione di ‘Rocking All Over The World’ di John Fogerty vi piacerà se stravedete per i Krokus più scanzonati, mentre non potrete fare a meno di premere il repeat su ‘Junior’s Wailing’ se vi piace il blues’n’roll di matrice Johnny Winter: ecco, non dico che questo live ad Amsterdam del 2010 sia il punto perfetto e imprescindibile da cui iniziare a far conoscenza con una delle leggende della Storia del Rock, ma potrebbe sicuramente fare al caso vostro, specie se siete animati dalla stessa curiosità di cui parlavo in apertura. Come dicono loro, ma anche Chuck Berry, just let me hear some of that rock and roll music!

Tracklist

01. Intro
02. Caroline
03. Something ‘Bout You Baby I Like
04. Rain
05. Don’t Drive My Car
06. Mean Girl
07. Softer Ride
08. Beginning Of The End
09. Hold You Back
10. The Proposing Medley
11. The Oriental
12. Creeping Up On You
13. Living On An Island
14. In The Army Now
15. Drum Solo
16. Roll Over Lay Down
17. Down Down
18. Whatever You Want
19. Rockin’ All Over The World
20. Junior’s Wailing
21. Rock ‘n’ Roll Music / Bye Bye Johnny

Lineup

Francis Rossi: vocals, lead guitar
Rick Parfitt: vocals, guitar
John Edwards: bass, vocals
Andy Bown: keyboards
Matt Letley: drums