Brother Dege – Aurora

Il 23/02/2024, di .

Gruppo: Brother Dege

Titolo Album: Aurora

Genere: , , ,

Durata: 42 min.

Etichetta: Prophecy Productions

80

‘Aurora’ dei Brother Dege è un album estremamente evocativo che spazia nell’Americana, nel Folk Rock, a tratti nel Country e nelle sperimentazioni acustiche. L’ascolto di ‘Aurora’ permette alle immagini di spazi aperti delle pianure americane di crescere nella mente e viaggiare in quei territori infiniti come accadeva con il Folk Rock degli anni Settanta. Evidenti i rimandi stilistici: Crosby, Stills & Nash, Neil Young di ‘Harvest’ e ‘After The Gold Rush’, ma anche molto del compianto Mark Lanegan di ‘Whiskey For The Holy Ghost’; in tutto questo una puntatina all’Alternative Country di Jayhawks e Whitskeytown (la band di Ryan Adams) non guasta. In tutto questo ben di Dio di nomi i Brother Dege entrano prepotentemente e fanno loro quei suoni e quell’attitudine paesaggistica che resero grandi gli anni Settanta in America. Apre la release ‘Aurora’, strumentale ed evocativa, sembra un assaggio di Dream-Pop, quasi a volerci confondere le idee, poi il disco si muove su territori differenti rispetto alla titletrack e inizia a farsi notare il grande amore della band per il revival Folk, con incursioni in sonorità che ricordano i canti del Delta Blues. Insomma siamo in piene American Roots, inutile girarci intorno. Non c’è un brano fuori posto all’interno di questo album, c’è persino una puntatina nello shoegaze con ‘Turn Of The ‘Screw’; ‘Where The Black Flowers Grow’ e ‘Climbing Ivy’ sono 100% Mark Lanegan e anche un po’ di Greg Dulli (Afghan Wighs), ‘Ouroboros’ è un esperimento strumentale con lievi distorsioni di chitarra, una sorta di Metal Machine Music (Lou Reed) in acustico, ‘The Devil You Know’ è ancora un brano che pare uscito dalla penna di Mark Lanegan, ‘Loser’s Blues’ viene dal Delta Blues e si muove sinuoso rispetto al Folk degli altri brani. Infine, a degna chiusura di un album così splendidamente evocativo, ‘The Longing’, un brano di oltre dieci minuti che per sonorità e stile ripercorre il disco per tutta la sua durata, e che va a spegnersi su un rumore di fondo accompagnato da un pianoforte malinconico e nostalgico, in pieno stile Country, Folk e Roots.

In tutto questo una menzione speciale va alla voce di “Brother” Dege Legg, alle prese anche con chitarra e dobro, ma di fatto è tutta la band a calibrare ogni nota, ogni suono senza mai strafare, fermo restando che Brother Dege è un progetto solista di Dege Legg in collaborazione con altri musicisti. Un vero gioco di squadra in cui il risultato è ottimale. Disco superlativo, ovviamente adatto a chi ama il Country Folk e le sue derivazioni.

Tracklist

01. Aurora

02. Where The Black Flowers Grow

03. Climbing Ivy

04. A Man Needs a Mommy

05. Turn of the Screw

06. Ouroboros

07. The Devil You Know

08. Loser’s Blues

09. The Longing

Lineup

“Brother” Dege Legg: vocals, guitars, dobro
Jim McGee: lead guitar
Kent Beatty: bass
Greg Travasos: drums

Guest Musicians:

Doug Belote – drums (on tracks 2, 6, 8)
Danny Devillier – drums (on track 5)
Hawley Joe Gary – drums (on track 2)
Ben Alleman – piano (on tracks 3, 7, 9)
Lyle Begnaud – pedal steel (on tracks 4, 7)
Tom Portman – violin (on track 1), squareneck Dobro (on tracks 2, 6, 8)
Julie Williams – background vocals (on track 3)
Jon Sanchez – harmonium (on track 9)
Lane Mack – guitar (on track 5)