La Janara – Le donne magiche
Il 19/09/2025, di Francesco Faniello.
Gruppo: La Janara
Titolo Album: Le donne magiche
Genere: Dark, Doom Metal, Folk Rock, Heavy Metal, Horror Metal, Rock
Durata: 48:28 min.
Etichetta: Black Widow Records
C’è un curioso episodio della biografica di Ozzy Osbourne che mi è venuto in mente sin dai miei primi ascolti di ‘Le donne magiche’, l’ultimo album a firma La Janara. Invitato alla Casa Bianca in occasione della Cena dei Corrispondenti, il compianto Madman fu introdotto da una freddura a opera di George W. Bush in persona: “Ozzy è famoso per aver inciso un sacco di grandi successi, ‘Party with the animals’, ‘Facing Hell’, ‘Bloodbath in Paradise’, eppure [rivolgendosi a lui] mamma va pazza per la tua musica!”. A parte l’immagine della Barbara nazionale che mentre prepara i cookies per controbattere la ricetta di Hillary ascolta ‘No More Tears’ preparandosi all’imminente sconfitta di Bush padre, ho pensato che avrei detto esattamente qualcosa di simile se interpellato sui dark/heavy rockers campani, tipo che “La Janara è famosa per aver inciso pezzi del calibro di ‘Violante aveva un osso di capra’ o ‘Malevento’, tanto per citare i più famosi”.
Questo perché, a dispetto della heavy rotation dei Nostri sulle pagine che contavano all’epoca, è proprio con la release di quest’anno che posso dire di aver ascoltato per la prima volta un loro album dall’inizio alla fine. Sarà per la mia proverbiale repulsione per l’hype, la stessa che all’epoca mi aveva portato a stare lontano da ‘Heartwork’ dei Carcass perché osannato da tutti, mentre ora non esiterei a metterlo sul podio dei più grandi dischi death metal di sempre?
Meglio tardi che mai, avrebbe detto qualcuno, e non nego che il trittico di apertura de ‘Le donne magiche’ sia stato nella mia personale heavy rotation estiva. Difficile infatti resistere alla miscela impossibile tra i Mercyful Fate degli anni ’90 e i Litfiba di ‘Serpe’, senza che i Nostri scimmiottino né l’uno né l’altro mostro sacro, selezionando piuttosto gli ingredienti necessari per la propria formula. Va da sé che ‘Le Castagne Non Cadono Più’ e ‘Io Sono La Strega’ siano anthemiche sin dal refrain da urlare a squarciagola, con la prima delle due non lesina riferimenti a rituali antichi celati tra le pieghe del quattro quarti di ordinanza, mentre la seconda ha tutto il cipiglio del singolo da mettere su direttamente in prossimità di Halloween.
Come sempre, La Janara è caratterizzata dalle vocals graffianti di Raffaella Càngero (quasi irriconoscibile sull’opener succitata), mentre sul neofolk di ‘Piangeranno i Demoni’ si dipana un assolo di chitarra che rincorre le suggestioni jazzy già sdoganate dai Messa, aggiungendo decisamente colori nuovi al sostrato shermanniano dello stile di Nicola Vitale.
Anche se quantitativamente la formula sembra orientarsi sul versante metal tout court con bordate del calibro di ‘Bruceremo’ e ‘Inverno’, l’elemento darkettone è là dietro l’angolo a sparigliare le carte, con l’arpeggio goth rock che sorregge ‘Gli Spiriti Del Bosco’ mentre la linea vocale indugia sulla gloriosa new wave che tanti eroi ha conosciuto anche al di qua delle Alpi. E a proposito di catene montuose, sono sempre gli Appennini a farla da padrone nella poetica del combo irpino, sia con l’efficace e sfrontato richiamo al folk di ‘Mò Che Viene Agosto’ che con ‘Domens’, suite ossessiva e marcata che rappresenta il tributo dei Nostri a Domenico Carrara, poeta della nativa Grottaminarda prematuramente scomparso alcuni anni fa.
Eccessivi? Ma certo, anche se in misura minore rispetto al passato. Gli arrangiamenti sono a tinte forti? Ci mancherebbe, l’uso della lingua italiana non fa che accentuare i loro affreschi sonori. Troppi aggettivi per descriverli? Poco importa, ‘Le donne magiche’ è uno dei dischi dell’anno, ho pochi dubbi a riguardo.
Tracklist
01. Serpe
02. Le Castagne Non Cadono Più
03. Io Sono La Strega
04. Piangeranno I Demoni
05. La Notte è Buia
06. Gli Spiriti Del Bosco
07. Bruceremo
08. Mò Che Viene Agosto
09. Inverno
10. Domens
Lineup
Nicola Vitale: chitarre, voce su ‘Domens’
Raffaella Càngero: voce
Rocco Cantelmo: basso
Giovanni Costabile: tastiere
Antonio Laurano: batteria