Ektomorf – Rabbia, Riflessione, Castigo

Il 12/07/2014, di .

Ektomorf – Rabbia, Riflessione, Castigo

Metal Hammer ha avuto il piacere di intervistare Zoltán Farkas, cantante e chitarrista degli Ektomorf, con domande sul passato, presente e futuro della band. Scoprite alcune curiosità attraverso le parole dell’artista ungherese. Buona lettura!

Benvenuto Zoli sulle pagine di Metal Hammer! Siamo molto contenti di averti qui e grazie per la disponibilità! Come va? Cosa ci racconti?
Ciao! È un piacere essere qui! In questo ci stiamo preparando per alcuni concerti, inclusi festival importanti. Personalmente sto facendo sport per restare in forma al meglio!
Siete da poco tornati da un tour europeo per promuovere il vostro ultimo album “Retribution”. Com’è andata? Quali sono state le tue impressioni?
È stato un tour fantastico, senza giorni di stop fra una data e l’altra. La parte principale si è svolta in Germania, poi Austria, Svizzera, Olanda, Slovacchia, Repubblica Ceca, qui in Ungheria. Sono stati trentadue giorni infuocati, posso dire che è stato il miglior tour della nostra carriera! Credo sia tutto derivato dal grande successo di “Retribution”.
Avete recentemente suonato con i Soulfly, una delle vostre ispirazioni. Cosa ci puoi raccontare di quel concerto?
Un concerto grandioso! Si è tenuto al Budapest Park, luogo in cui mai avevamo suonato. Pochi giorni prima del nostro show ci sono stati Limp Bizkit, Rob Zombie, altre grandissime band! È un posto bellissimo! Ad un certo punto Max (Cavalera, ndr.) è venuto da me e mi ha detto: “Vuoi cantare “Roots” con me?” Fantastico! Avevamo già suonato con i Soulfly nel 2007, ma questa volta è stata ancora più bella! Max e i ragazzi sono persone eccezionali, ci siamo divertiti molto assieme e spero potremo fare un tour intero un giorno.
Già, sarebbe fantastico! Hai notizie su qualche data in Italia?
Per ora nulla, abbiamo un nuovo booking agent e nel contempo stiamo aspettando qualche invito per un concerto od un festival. L’ultimo nostro show in Italia risale allo scorso anno con ILL NIÑO ed è stato un gran spettacolo! Stiamo aspettando per vedere se accade qualcosa…
Speriamo riusciate a venire prima o poi. A rendere più problematica la cosa c’è il fatto che il Metal qui in Italia è in una situazione più difficile rispetto ad altri paesi europei. Puoi dirci in Ungheria come sta andando?
In Ungheria va bene, molte grandi band sono venute recentemente. Ci sarà la Rock Marathon, quattro giorni di musica con noi, i Sabaton, gli Arch Enemy, i Sepultura e altri. Se uno abita a Budapest ha solamente l’imbarazzo della scelta. Ti ripeto, noi verremmo in Italia se ci fosse qualche proposta di qualche organizzatore serio, che non faccia perdere tempo alle band…
Bene, ora passiamo all’album “Retribution”. Per mia opinione uno dei vostri album migliori, se non il migliore ed è uscito poco tempo dopo un altro grande vostro disco, cioè “Black Flag”. Puoi dirci il motivo di un così breve spazio fra due full-lenght così importanti? Avete scritto dei pezzi di “Retribution” durante il Black Flag Tour oppure avevate già molte idee in mente?
In realtà nessuna delle due. “Retribution” è stato scritto in un breve periodo, circa una settimana. Avevo qualche parte nel computer, riff di chitarra, basi di batteria, ma molta confusione. Ho chiamato il nostro batterista nel mio studio, che si trova sul retro della mia casa, e abbiamo cominciato a suonare per giorni. Un jam session lunghissima, quasi senza soste, non uscendo praticamente mai ed alla fine di quelle 7-8 giornate avevamo un demo pronto da mandare al produttore. Poi siamo andati a registrare. Sono contento che alla fine il risultato sia stato così fantastico!
Stai registrando nuova musica per il prossimo album?
Ho iniziato, ho qualche bozza di canzone. Abbiamo registrato una cover dei Blur, della canzone “Song 2”, nella nostra versione suona molto punk-rock! Poi c’è un pezzo nostro, che si avvicina all’album “Destroy”. Vogliamo uscire con qualcosa di nuovo dopo l’autunno, qualcosa di veramente pesante!
Quindi puoi dirci se il prossimo album uscirà entro il 2015?
Ora siamo ancora impegnati in alcune date, nonostante il grosso del tour sia passato oramai. Vorremmo andare anche negli Stati Uniti. Se guardi la discografia degli Ektomorf, “Destroy”, “Instinct”, “Outcast”, sono usciti tutti ad un anno di distanza e questa per me è una buona cosa. Vogliamo seguire quella strada. Inoltre, girando per il mondo si raccolgono un sacco di influenze musicali, incontrando altre band durante i grandi festival ecc.
Ok, quindi diciamo che state raccogliendo le idee per il nuovo album per ora. Quello che si può dire è che il sound degli Ektomorf diventa sempre più pesante! Da dove viene tutta questa rabbia?
Questa è la musica che voglio e posso scrivere. Alcune cose sono tratte dai miei stati d’animo, ma non pensate che la mia vita si 99% schifosa perché scrivo sempre pezzi arrabbiati e aggressivi (ride, ndr.). Sicuramente ci sono però momenti brutti, magari in quegli istanti posso mettermi a buttare giù qualche brano. Poi posso scrivere anche pezzi acustici e più tranquilli, dipende. Mi piace anche un po’ di quella “happy music”, anche se non potrei mai suonarla perché non sarei io.
C’entrano qualcosa anche gli episodi di razzismo verso la tua persona? Anche questo viene espresso attraverso la musica?
Dipende. Sono per metà zingaro da parte di padre, mia madre invece è ungherese. Mio padre ha la pelle più scura, mia madre al contrario è bianca. Io sono a metà e come tutte le persone come me mi sono trovato in qualche situazione spiacevole. Può accadere che scriva qualcosa su questi episodi, ma non così spesso. Non mi sforzo, se esce musica ok, altrimenti non mi ci devo concentrare per forza. Invece prendo tutto dalle culture da cui provengo, quindi anche la gipsy music, qualche melodia, qualche strumento. Probabilmente ci sarà qualcosa anche nel prossimo album!
Sul titolo dell’album “Retribution”. Che significato c’è dietro questa scelta?
“Retribution” è un’idea che avevo nella mia mente, quando abbiamo pubblicato “What doesn’t Kill Me” è stato una sorta di flop. Molti fans ci hanno detto che non era ciò che si aspettavano dagli Ektomorf, specialmente dopo un album come “Outcast” e magari avevano ragione. Tutti ci davano per morti anche nelle uscite successive, in realtà eravamo più vivi che mai e le canzoni contenute in “Retribution” sono state scritte per tutti quelli che volevano affossarci. Invece di deprimerci, abbiamo detto: “FUCK!” e abbiamo deciso di rispondere con la musica. Da qui il titolo “Retribution”.
Sullo stile musicale degli Ektomorf, siete spesso accostati alle band di Cavalera (Soufly, Sepultura, ecc.), puoi dirci quali sono le tue/vostre influenze musicali?
Beh sicuramente i Sepultura sono una grande ispirazione per noi. Quando ho iniziato ad ascoltare metal ovviamente, come per tutti, sono passato per Iron Maiden e Metallica, “Master of Puppets” mi ha aperto gli occhi e non dimenticherò mai quel disco! Poi anche “Reign in Blood” degli Slayer, poi i Pantera, Fear Factory. Devo dire che sono molto aperto verso la buona musica, ad esempio Johnny Cash è uno degli artisti che più ascolto fuori dal metal. Inoltre mi piacciono le colonne sonore dei film. Di gruppi più recenti posso nominare Korn, Limp Bizkit, Kid Rock. Ti posso poi inserire anche il buon punk come i Ramones, gli Exploited. Il genere che sicuramente odio è la techno! Tutta quello schifezza che passa per la TV o per le radio, tutte quelle cose fatte al computer…Questa è merda! In macchina non posso accendere la radio, devo avere sempre i miei CD!
In effetti hai ragione, anche qui è impossibile accendere la radio oppure ascoltare musica in giro, che sia in macchina, in palestra, al supermercato…
Sì è impossibile, bisogna sempre portarsi dietro la musica! Anche nella palestra che frequento usiamo il Metal con il mio trainer altrimenti non ci si allena (ride, ndr.)
Ora qualche domanda dedicata ai musicisti che ci seguono. Tu hai una ESP signature, vero? Puoi descrivercela?
Certo! È la mia bambina! Sono stato molto felice quando ho avuto l’endorsement dalla ESP. Eravamo in Germania per l’endorsement del batterista dalla ddrum e io ho avuto la proposta dalla ESP, ho subito accettato. Ho ricevuto la mia signature al Musikmesse di Francoforte, c’erano altri ragazzi fra cui Pär Sundström dei Sabaton, George Lynch. La chitarra è una Black Camo modello Viper, è incredibile, con questa chitarra posso suonare roba pesante, rock, blues, il pulito è fantastico! Poi ho altre chitarre dalla ESP che uso per i live, soprattutto Viper, ho anche una V, ma il 99% uso comunque la mia Black Camo. I pickups sono Seymour Duncan Invader SH-8. Per i cabinets uso invece DL David Laboga, hanno veramente un grande impatto!
Ho visto in questi giorni che hai fatto una modifica di look su una chitarra: un marchio con il logo degli Ektomorf in rilievo…
Sì, una chitarra si era danneggiata e un mio amico ha fatto questa modifica di look veramente straordinaria! Ho mandato una foto alla ESP e ne sono entusiasti! C’è il logo degli Ektomorf in 3D sul corpo della chitarra, sulla paletta c’è un altro piccolo logo Ektomorf, il colore è verde militare.
Bene! Avete in programma un DVD live?
Ne abbiamo parlato con l’etichetta. Suoneremo al Bang Your Head festival l’11 Luglio abbastanza presto, verso le 14, sarebbe perfetto per lo scenario, la gente, vedremo. Potrebbe esserci un DVD come bonus disc del prossimo album!
Ok Zoli, abbiamo terminato, grazie per la pazienza e la disponibilità! Ci risentiremo non appena uscirà il nuovo album!
Grazie a Metal Hammer per l’intervista e a te per il supporto! Voglio dirti “Grazie” (in italiano, ndr.) ed un saluto a tutti i nostri fans italiani! A presto!

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