Cadaveria – Vent’anni di battaglie

Il 02/03/2021, di .

Cadaveria – Vent’anni di battaglie

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Cadaveria, una certezza del panorama metal italiano e non solo. Il 10 febbraio è stato pubblicato il singolo ‘Divination’, terzo singolo dopo ‘Return’ e ‘Matryoshcada’. Il brano ‘Divination’ è legato a un’esperienza molto particolare di Cadaveria in Brasile, dove è stata a contatto con una tribù indigena. L’intervista è stata l’occasione anche per parlare del ventesimo compleanno della band e delle nuove frontiere musicali. Buona lettura!

Ciao ragazzi, bentornati e soprattutto bentornata Cadaveria! Come state?
Ciao, stiamo tutti bene, grazie.

Il 10 febbraio avete pubblicato un nuovo singolo in digitale, ‘Divination’, cosa rappresenta per voi questo brano? Qual è il suo significato?
È il terzo di una serie di singoli che abbiamo deciso di rilasciare in digitale a cadenza più o meno regolare, man mano che li registriamo e mixiamo. Siamo tornati in scena con questa formula ad ottobre, con ‘Return’, il primo singolo, e successivamente con due versioni di ‘Matryoshcada’. Un anno fa, poco prima del lockdown, ho vissuto un’esperienza spirituale e umana molto profonda in Brasile a contatto con una tribù indigena, respirando la loro cultura e condividendo con loro giorni, notti, cibo, canti, balli e rituali. Un’esperienza totalizzante, che mi ha illuminata e sbloccata anche sotto il profilo artistico. Rientrata in Italia ho ricominciato a scrivere e i singoli che stiamo realizzando sono anche il frutto di quel vissuto. In particolare ‘Divination’ è liberamente ispirato al culto del Candomblé e alla lettura dei Buzios, mentre il brano che uscirà successivamente è strettamente legato allo sciamanesimo.

Quest’anno si festeggiano i vent’anni del progetto Cadaveria, un bel traguardo oppure un nuovo stimolo per continuare questo percorso?
Entrambe le cose: se ci guardiamo indietro non possiamo che essere fieri di quanto abbiamo prodotto e portato a termine anche in termini di esperienze live, soprattutto in Centro America dove siamo amatissimi. Detto questo non ci adagiamo sugli allori né vogliamo vivere di ricordi. Siamo focalizzati sul presente e stiamo lavorando affinché ogni singolo sia un’opera d’arte ben riuscita. Il progetto è molto impegnativo, perché ogni brano che esce è accompagnato, oltre che dal suo artwork, anche da un videoclip realizzato ad hoc, ma è anche molto divertente e stimolante perché stiamo facendo tutto in maniera indipendente.

Com’è cambiato il modo di far musica per voi in questi anni? Quanto sono importanti le nuove frontiere web per questo?
La rete al momento per noi è indispensabile, sia perché ci permette di comporre a distanza e quindi di far progredire un progetto anche in tempi di pandemia, sia perché è alla rete che affidiamo il prodotto finale, che atterra sulle piattaforme digitali di streaming e download e su YouTube.

Pochi mesi fa avete pubblicato ‘Matryoshcada’, pezzo che fa riferimento al tuo essere, qual è stata la sua genesi?
‘Matryoshcada’ è il pezzo che dovevo scrivere. Non potevo riprendere a fare musica senza dedicare almeno un capitolo al cancro. Non mi sono mai nascosta durante la malattia e ho sentito la necessità di tradurre tutta la sofferenza in qualcosa di creativo. La chemioterapia e l’operazione hanno trasformato il mio corpo. Senza capelli, ciglia, sopracciglia e con un pezzo in meno del mio corpo mi sono sentita come quelle bambole russe che perdono gli involucri esterni per scoprire un’altra sé dentro di sé. Così è stato per me, sono giunta fino alla bambolina più piccola, quella indivisibile, la mia anima nuda e cruda. Da lì ho ricominciato a costruire, con molta più leggerezza. ‘Matryoshcada’ racconta con una metafora qualcosa di indescrivibile che può comprendere solo chi ci è passato. Il video dal canto suo racconta per immagini questa grande trasformazione esterna e interna che il cancro ha determinato in me.

In squadra con te troviamo sempre Marçelo Santos, ovvero Flegias, e Peter Dayton al basso. Una garanzia! Hanno collaborato altri artisti a questi singoli?
Dalla fine del 2017, la line-up ufficiale è di soli tre elementi. Per ogni brano sto lavorando fianco a fianco con Marçelo, il cui contributo è fondamentale anche come videomaker, in quanto con la sua casa di produzione Morbid Vision sta curando tutti i videoclip. A ‘Matryoshcada’ ha collaborato Frank Booth, ex chitarrista della band, mentre per ‘Divination’ abbiamo lavorato con Kris Laurent, anche lui ex membro dei Cadaveria. Anche Pier Gonella ha contribuito con alcuni interventi chitarristici e compare anche in veste di produttore oltre a Marçelo e me.

Cadaveria è sinonimo di growl: la vestale italiana del growl. Senti di essere un punto di riferimento per questo genere?
So di essere stata una delle prime ma non pretendo di essere portata su un piedistallo per questo. Mi piacerebbe la classica via di mezzo: che le nuove generazioni sapessero un po’ di storia e che le vecchie generazioni (cioè la mia, eh eh) non si fermassero a ciò che è stato. Sinceramente quando le persone mi fanno i complimenti per il ‘Demo’92’, ma non hanno la minima idea di ciò che ho fatto negli ultimi vent’anni non mi fa tanto piacere. Oggi più che mai io sto nel qui e ora e il passato mi interessa sempre meno. Fidatevi che le cose migliori le sto facendo adesso: Trent’anni di esperienza servono ben a qualcosa.

Cosa state preparando per il ventennale dei Cadaveria? Un nuovo album all’orizzonte?
Abbiamo bruciato le tappe, nel senso che già a gennaio abbiamo realizzato una clip celebrativa e abbiamo regalato ai nostri fans tutta la nostra discografia in streaming gratuito sul nostro canale YouTube. Durante il 2021 continueremo a regalare inediti e al momento non so dirti se confluiranno in un album fisico.

Grazie per il tempo dedicatomi, questo spazio è per voi, se volete raccontare qualche aneddoto o curiosità e salutare i nostri lettori.
Grazie mille a te per questo spazio. Sì, ne approfitto per salutare i lettori di Metal Hammer e ringraziare i fans per il sostegno continuo anche durante il periodo più buio. Non mi resta che invitarvi a seguire Cadaveria su Spotify e a iscrivervi al nostro canale YouTube per non perdervi le nostre prossime uscite. A presto!

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