Frank Palangi – The Power of Positivity

Il 26/06/2023, di .

Frank Palangi – The Power of Positivity

“Non esiste il Piano B”.  E’ su questa convinzione che Frank Palangi, artista a tutto tondo originario di New York, ha fondato la sua scalata al successo. Nessun’alternativa allo sfondare come musicista, quindi ogni energia questo poliedrico artista la ripone nella musica, sia questa scritta, suonata, insegnata, registrata… con risultati davvero notevoli, come conferma l’ultimo singolo pubblicato, “Fall From Grace”, un rock moderno e coinvolgente che sta mietendo successi in rete così come i brani precedentemente incisi da questo musicista. Che ha attirato la nostra curiosità spingendoci a fare due chiacchiere con lui per conoscerlo meglio.

La prima domanda è forse ovvia ma utile da questa parte dell’Oceano: chi è Frank Palangi?
“Sono un artista indie rock originario dell’Upstate di New York e ho avuto la passione per la musica fin dall’età di 13 anni. Ho iniziato imparando a suonare la chitarra, poi a cantare, per poi passare alle mie registrazioni su nastro e infine in digitale. Ho imparato a suonare il basso e un po’ di batteria per poter scrivere canzoni complete e mettere giù le idee da solo. Mi piaceva molto e volevo suonare anche fuori, un giorno”.
Quali sono le tue principali influenze?
“Metallica, Creed, Day Of Fire, Godsmack, Def Leppard, Skillet, Three Days Grace, Johnny Cash, John Carpenter. Ricordo che un amico mi passò un CD masterizzato del ‘Black Album’ e di ‘Blizzard of Oz’ di Ozzy e pensai: “Questo lo devo imparare!”.
Sei un artista attivo nel mondo della musica a tutto tondo: suoni, insegni musica, hai uno studio di registrazione, registri video, tieni show online… è perché guadagnarsi da vivere solo come musicista è impossibile, o perché la sola dimensione di musicista ti sta stretta?
“È un po’ entrambe le cose, ma verso il 2018 ho capito che non potevo limitarmi a suonare e a fare il musicista da solo. Ho dovuto prendere lezioni di chitarra, registrare, lavorare nel cinema, recitare, fare il voice over, fare programmi radiofonici e scrivere testi. Sono cresciuto con l’amore per il cinema e i film, quindi mi piace molto fare cose diverse e mantenere la freschezza per non bruciarsi su una cosa sola. Ho anche completato la certificazione di chitarra rock della Berklee School of Music e sono orgoglioso di averla completata e di avere qualcosa da mostrare sul fronte della chitarra”.
Sono rimasto profondamente colpito dalla tua incrollabile positività. Dove trovi tutta questa forza ed energia?
“L’ho sempre avuta fin da bambino e probabilmente molto deriva dai miei genitori e da mio nonno. Mi hanno sempre incoraggiato a perseguire i miei sogni e a lavorare per realizzarli. A non arrendermi. In parte è la mia spinta a creare. Divento un po’ lunatico quando non lo faccio, quindi ho bisogno di uscire”.

La cosa bella è che anche dalle situazioni più difficili trovi gli stimoli per tirare fuori qualcosa di buono, penso al meraviglioso singolo “Fall From Grace”. Come ci sei riuscito?
“È stata dura, ma non ho smesso di suonare dopo l’incendio della nostra casa, avrei potuto prendere un’altra direzione o dire che è ora di appendere la chitarra al chiodo, ma anche nella stanza d’albergo in cui vivevo ho iniziato a fare qualche intervista e qualche prova acustica, che era tutto ciò che avevo. Nell’appartamento successivo ho iniziato a ricostruire l’attrezzatura, a lavorare su alcuni demo e a suonare di nuovo la chitarra e a fare alcuni spettacoli online su stageit.com, solo per motivarmi di nuovo”.
Ci puoi presentare “Fall From Grace”?
“Questo singolo è nato dall’evento dell’incendio e si è integrato completamente con il testo. Parla di come pensiamo di essere seduti comodamente sulle nostre sedie nella vita, ma tutto può essere portato via in un attimo e come lo si affronta?”
“Non ho un piano B per rinunciare ai miei sogni”. Ma non c’è mai stato un momento in cui hai detto: “Basta, mi arrendo!”?
“Non prima dell’incendio della casa, pensavo che mi ci sarebbero voluti anni per riprendermi, ma mi ci è voluto solo un anno o un anno e mezzo per rimettermi in piedi. Era il giugno del 2021, prima c’era stato il covid, in realtà ho avuto 3 anni di tempo per rimettermi in piedi (Ride Nda) e quest’anno mi sento più aperto e in grado di perseguire di nuovo i miei sogni. Anche il supporto dei fan è stato di grande ispirazione per me per andare avanti, e mi hanno aiutato a rimettermi in carreggiata e a ricostruire il mio home studio. Ho sempre pensato che la mia musica potesse ispirarli nelle loro vite in modo positivo, ma loro ispirano davvero me!”
A questo punto non posso fare a meno di chiederti come hai vissuto i mesi bui della pandemia, molto difficili soprattutto per i musicisti…
“Giorno per giorno. È quello che è stato… Scrivevo e registravo e in quel periodo ho pubblicato l’EP ‘Bring On The Fear’ e alcuni video musicali realizzati da me che sono su VEVO. In quel periodo ero molto indeciso su cosa fare, ma dal 2012 ho sempre suonato online con gli spettacoli e mi sono rivolto a loro più che mai per andare avanti. Ho la fortuna di poter registrare il mio materiale e di poterlo mixare, quindi ho potuto fare tutto a casa fino all’incendio”.

Dedichi molto tempo agli spettacoli online, perché questa scelta?
“È un altro modo per raggiungere i fan di tutto il mondo che non possono recarsi ai concerti o vedermi di persona. È sempre stato bello poter impostare il suono come mi piace, stare a casa e fare uno spettacolo. È anche un’altra forma di guadagno che avevo bisogno di perseguire oltre ai concerti dal vivo per aiutare a finire le registrazioni e finanziare il merchandising”.
Qual è il tuo rapporto con i social media?
“È tutto ok, lo capisco e ci sono stato fin dall’inizio di YouTube, nel 2005 circa. Capisco la parte pubblicitaria e il modo in cui i sistemi informatici nascondono o riducono la nostra portata e vogliono che promuoviamo annunci 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma non avrei mai incontrato e avuto grandi contatti con fan e produttori, musicisti e band senza di essi. Con il mio programma radiofonico, Palangi Studio Of Rock su Radio Wigwam, ho avuto la fortuna di intervistare molte persone fantastiche!!! Il miracolo del networking online!”
Nel corso degli anni hai ricevuto riconoscimenti decisamente importanti. Qual è la cosa di cui è più orgoglioso?
“Lo vedo come un insieme e forse non come un singolo momento. Mi è piaciuto molto ricevere la copertura di Guitar World online e di altre riviste che amavo leggere da bambino e pensare: “Che figata!!!”. So che lo spettacolo che mi ha davvero colpito è stata l’apertura per la data acustica del tour dei 3 Doors Down. È stato uno dei migliori spettacoli ed esperienze che abbia mai avuto. Solo io e loro, per la prima volta non ero il quarto della fila per aprire”.
Oggi parliamo di un singolo, quando uscirà l’album completo?
“Oggi molti artisti pubblicano singoli senza un EP o un album. Onestamente non ho mai pubblicato un album, ma solo EP e singoli perché li sto ancora proponendo e la maggior parte dei posti non presta attenzione a un disco intero, ma chiede: quali sono i singoli? Mi sto preparando a finire un altro singolo che lavorerò con la Curtain Call Records per lanciare e raggiungere qualche classifica radiofonica FM, spero entro l’autunno, e sono pronto a fare campagne radiofoniche su internet per ‘Fall From Grace’. Lo faccio da un po’ di tempo e credo sia arrivato il momento di lasciare un segno un po’ più grande. Non voglio nemmeno andare in rovina (ride Nda), guadagnarmi da vivere con la musica è il mio obiettivo perché la amo così tanto”.
Grazie mille, sta a te chiudere come meglio credi…
“Grazie per l’intervista, seguitemi sui miei canali social!

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