Inner Vitriol – Slowly they rise, from the Silence of the Endless Spiral

Il 14/07/2023, di .

Inner Vitriol – Slowly they rise, from the Silence of the Endless Spiral

Gli Inner Vitriol sono una delle realtà più interessanti della scena italiana degli ultimi anni. Grazie al loro progressive dark metal, la band bolognese ha saputo attirare l’attenzione anche al di fuori dei confini patrii, con lo splendido ‘Into The Silence I Sink’ che ha aperto loro le porte dell’estero, con  tour in Italia, Regno Unito, Polonia, Austria e Russia, esibendosi anche come opener per Dream Theater, Sons of Apollo, Pain of Salvation, Evergrey, Soen, Kingcrow e Votum. Proprio in occasione dell’uscita di un DVD live testimonianza della loro esibizione a Mosca, abbiamo incontrato la band per farci raccontare qualcosa di più, e l’occasione è ancora più speciale perché proprio oggi, 14 luglio 2023, esce il video del nuovo singolo ‘The Frozen Wind (live)’, estratto dal ‘Live in Moscow’, disponibile qui e su tutte le piattaforme di streaming.

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal Hammer e bentornati sulla scena! Siamo qui per un’occasione speciale, una release davvero particolare, un dvd live della performance a Mosca durante il tour con i Sons of Apollo di qualche anno fa, raccontateci qualcosa di quell’esperienza, perché avete scelto di registrare proprio quella data? E perché il dvd il è uscito proprio adesso?
“Ciao Maria Teresa e grazie per questo spazio e per il tuo caloroso benvenuto. Il nostro tour in Russia ha rappresentato un momento molto importante nel nostro percorso, dato che è arrivato dopo alcuni cambi nella lineup che hanno portato alla formazione che vedi oggi. Si può dire che in quale maniera sentissimo di trovarci ad una svolta, ed abbiamo colto l’occasione per “cristallizzarla” in un live ufficiale che testimoniasse l’inizio di una fase, che è ancora in corso e che ci riempie di soddisfazione. Quanto alle tempistiche non esattamente fulminee di uscita del DVD, si può dire che ci siano state alcune motivazioni di natura tecnica (relative soprattutto al transfer dei file audio originali registrati in loco) ed alcune motivazioni artistiche (abbiamo curato personalmente l’editing video e volevamo che il risultato fosse pienamente soddisfacente). A queste vanno aggiunte delle contingenze storiche e geopolitiche: in un primo momento la crisi pandemica ci ha ovviamente trattenuti dal fare uscire un prodotto che poi saremmo stati impossibilitati a promuovere; in un secondo momento l’invasione dell’Ukraina ci ha fatto a lungo interrogare sull’opportunità di pubblicare un live in Russia, per ovvi motivi. Alla fine l’emergenza pandemica è rientrata e, per quanto riguarda il conflitto ancora in corso, siamo giunti alla conclusione che sia meglio lasciare una traccia imperitura del fatto che fino a pochissimo tempo fa era normale e scontato per una band metal europea come noi muoversi liberamente in Russia e riuscire a comunicare – a scapito di tutte le differenze linguistiche e culturali – grazie alla Musica. Crediamo che questa sia una cosa da tenere a mente sempre.”

Come i più affezionati già sapranno, i Vitriol sono recentemente diventati gli Inner Vitriol, ci spiegate la dinamica e le ragioni di questo cambiamento?
“Il cambiamento di moniker arriva alla fine di un lungo periodo di riflessione, che ha riguardato considerazioni sia pratiche che artistiche/filosofiche. Quelle pratiche sono più facili da spiegare, quindi partiamo da quelle: cercavamo, come spesso accade, qualcosa di più personale e di più univocamente legato a noi come band. Il concetto di Vitriol come gruppo di sostanze chimiche ha più di 1200 anni, ed il suo utilizzo concettuale nell’alchimia ermetica ne compie 410 quest’anno. É dunque inevitabile che ad esso siano legati milioni dei più disparati contenuti: trattati di alchimia di qualunque epoca storica, in qualunque lingua e di qualunque provenienza geografica, articoli sia rigorosi che un po’ fantasiosi su variegate massonerie, immagini della tabula smaragdina e del sigillo dei Rosacroce, splendide illustrazioni di leoni verdi immortalati nell’atto di divorare il sole, lungometraggi, libri e, com’è ovvio, altre band… Volevamo qualcosa che ci identificasse meglio, ma al contempo non volevamo rinunciare a questo bagaglio di immaginario. Abbiamo quindi deciso di mantenere il termine Vitriol, che per noi è storia ma soprattutto identità, ed aggiungere l’aggettivo “Inner” (e qui iniziano le considerazioni artistiche), per esplicitare meglio l’aspetto filosofico cui ci riferiamo quando parliamo di Vitriol. Come molti sanno ‘V.I.T.R.I.O.L.’ è l’acronimo di un motto della tarda Alchimia (XVII secolo) ‘Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem’. Nella lunga tradizione alchemica, ben prima che l’Alchimia si trasformasse in Chimica, tutto il sistema simbolico che descrive le trasmutazioni della materia è sempre stato accompagnato da un parallelismo in termini spirituali di perfezionamento dell’individuo e di conoscenza del divino e dei suoi modi di esplicarsi nella realtà. In tal senso la ‘materia’ da ‘rettificare’ diventa l’Uomo stesso, ed il ‘Vitriol’ diventa ‘Inner’.”
Quindi chi sono gli Inner Vitriol adesso?
Gli Inner Vitriol sono una band Progressive Metal a tinte Dark, i cui testi esplorano tematiche intimistiche e legate all’Alchimia rinascimentale che, come avrai capito dalla risposta precedente, ci affascina profondamente. Inoltre, sono quattro persone che condividono moltissimi aspetti della vita e che, di naturale conseguenza, si trovano sulla stessa lunghezza d’onda artistica ed espressiva.
Cosa bolle in pentola? Cosa c’è nel prossimo futuro degli Inner Vitriol?
Guarda più che di pentola ti parleremmo di alambicco…abbiamo speso questi anni di silenzio a distillare la nostra identità musicale e ne sono venute fuori un sacco di novità che non vediamo l’ora di condividere. Ci sarà molto presto un nuovo full-length, e abbiamo in serbo delle piccole sorpresine che lo precederanno e lo seguiranno, sia in termini di releases che in termini di live. Non vogliamo svelare troppo, ma ti basti sapere che il cambio moniker, che “introverte” il concetto di Vitriol, per noi vuole dare in realtà inizio ad una nuova fase di “estroversione”…staremo a vedere!

Perché avete scelto di rimasterizzare ‘Into the Silence I Sink’? Lo sapete che mi lega un caro ricordo a quell’album, era il 2012, una vita fa, fu per me una recensione scritta con lo stomaco, mi colpì molto il disco e ancora di più voi come musicisti talentuosi e appassionati che dopo un decennio siete ancora qua, a portare avanti, con successo e iniziative encomiabili, l’amore per la musica e tutto quello che ci gira intorno.
Innanzitutto grazie per le bellissime parole che ci riempiono di orgoglio e ci fanno anche un po’ arrossire. La scelta del remaster ci è sembrata la più logica data la situazione in cui ci siamo ritrovati. Fondamentalmente, avevamo registrato ‘Endless Spiral’ con la nuova formazione, di recente ne abbiamo fatto un singolo con videoclip che è stato l’occasione di lanciare il nuovo moniker…mancava solo un supporto fisico! Dunque ci siamo detti: ‘Perché non creare un’edizione deluxe di ‘Into The Silence I Sink’ che contenga anche il singolo, con grafiche nuove, un nuovo packaging, il nuovo logo e tutte queste cose che ancora fanno esaltare chi come noi ama i supporti fisici per la Musica?’. Poi, sai, l’appetito vien mangiando e quindi ci siamo messi a riguardare un po’ il mix e di conseguenza il mastering, visto che a nostro avviso un’opera non è mai finita davvero, e il risultato di questo processo è questo remaster, che vuole essere un tributo a ciò che è stato ed un punto di partenza per tutto quel che sarà.”

Qual è il ricordo più bello che avete insieme? E quale la disavventura più divertente? Conoscendovi di sicuro c’è qualche aneddoto molto interessante da condividere.
“Sembra un luogo comune, ma è davvero molto difficile scegliere IL ricordo più bello, perché fondamentalmente non ce n’è uno solo. Come dicevamo anche prima, siamo persone che condividono la vita e questo risulta in un complesso mosaico di esperienze condivise, interpretate da ciascuno sulla base della propria emotività e del proprio vissuto. Sicuramente abbiamo passato assieme dei momenti che sono stati definenti per diventare le persone e i musicisti che siamo, e questo è un dono reciproco che ci siamo fatti e che continuiamo a farci ogni giorno. Tra questi momenti si possono certamente annoverare il tour in Russia e l’opening act per i Dream Theater a Grugliasco nello stesso periodo – quando ci siamo resi conto che un pubblico grande che non era lì per noi ha risposto in un modo incredibile al nostro show; la première del DVD con i nostri amici e fan più intimi- durante la quale qualche  lacrimuccia ci è scappata; il momento della fine delle registrazioni delle voci del prossimo album – che è stato pura catarsi collettiva….insomma si può dire che ne abbiamo accumulati di bei ricordi. Non mancano aneddoti leggeri, ad esempio interesserà ai tuoi lettori sapere che fu John Petrucci a chiedere a Michele Panepinto di fare una foto con lui, e non viceversa, vista la somiglianza delle barbe; oppure che abbiamo dato quasi ufficialmente Gabriele Gozzi per disperso in Russia quando, per sfuggire agli altri tre ed alla loro ben poco morigerata voglia di festeggiare l’esito del concerto, aveva pensato bene di barricarsi in un bagno a meditare. Quanto alle disavventure, se ne potrebbero riempire delle enciclopedie, ma ci piace pensarle come mattoncini nella costruzione di quell’identità che in questo periodo, ed anche grazie alla tua mediazione, stiamo ricominciando a condividere con tutte e tutti.”
Cosa ci raccontate delle ultime date in cui avete condiviso il palco con i Lizzard e gli ORK?
“Sono stati due concerti importantissimi, sia perchè sono arrivati dopo anni di silenzio ed in concomitanza con l’uscita di Endless Spiral 2023, del nuovo moniker e del remaster di ITSIS, sia perchè abbiamo diviso il palco con due realtà splendide del panorama Progressive europeo, realtà giovani, anche se annoverano la Storia del Prog tra le loro fila. Anche queste due date sono state un turbinìo di emozioni, e ci piace pensare che siano solo l’inizio.”
Come conciliate l’attività della band con tutti gli altri progetti che seguite? Gli Atroci, la scuola, l’Alchemica, lo studio
“Se dai un occhio al salubre alone viola sotto le nostre palpebre troverai la risposta: dormendo molto poco!!! A parte gli scherzi, tutto quello che facciamo lo facciamo spinti da una passione incontenibile per la Musica e per tutto quello che gravita attorno alla Musica, sia fatta da noi che fatta da altri. Se si costruisce su questa base non c’è stanchezza che tenga, e non serve altra “benzina” se non la consapevolezza che si sta facendo quello che si vuole fare, nel contesto in cui lo si vuole fare e nel modo in cui lo si vuole fare. La band non è mai stata una cosa da conciliare per noi, anzi si potrebbe dire che sia stata sempre la molla primigenia che ci ha spinti ad interessarci al mondo dell’underground metal da un lato e della formazione musicale dall’altro, fino al punto di avere la fortuna di farne un lavoro.”
Che consiglio dareste ai voi stessi diciottenni? E che consiglio dareste ai diciottenni di oggi che vorrebbero intraprendere un percorso di vita dedicato alla musica?
“È inutile dare consigli ai diciottenni di oggi, esattamente come sarebbe stato inutile dare consigli ai noi stessi diciottenni. Più che consigli, un augurio: quello di fare sempre di testa loro, ché nella stragrande maggioranza dei casi è la scelta giusta, oltre ad essere l’unico modo che ti permette di farti ‘un mazzo così’ senza sentirne la fatica. In una parola: DAJE!”

Congedatevi con un messaggio per i lettori di Metal Hammer, avete carta bianca.
“Innanzitutto c’è poco altro da dire oltre ad un enorme GRAZIE per essere state e stati con noi fino alla fine di quest’intervista. Se aveste ancora voglia di approfondire la nostra conoscenza – magari ascoltando la nostra Musica, che è un linguaggio che ci è più congeniale rispetto alla parola – vi aspettiamo su tutti i nostri canali social, nel nostro ‘quartier generale’ all’Alchemica Music Club a Bologna e in prossimità di qualche palco nei prossimi mesi. Avremo del Dark Prog Metal per le vostre anime, sperando che sia loro utile quanto lo è per le nostre.”

 

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