Imperial Child – Under the moon and sun

Il 11/03/2024, di .

Imperial Child – Under the moon and sun

Un album come ‘Secrets Of The Roman Ghost’, uscito per la nostrana Punishment 18 Records, fa una discreta sensazione, specie se consideriamo la vastità delle uscite discografiche che oggigiorno ci tempesta, o se lo rapportiamo a una scena musicale, quella norvegese, abbastanza ortodossa e ferrea sulle regole artistiche da seguire. Al quartetto originario di Helleland, nella contea di Rogaland, piace quasi sovvertire il pronostico e, forse, anche scardinare i pregiudizi; libero di sfoderare uno stile che ha sì l’humus scandinavo, ma saggiamente amministrato con passione e tattica, tra magniloquenza metal classica nei Savatage più amati e partiture lanciate a briglie sciolte, non si può non rimanere incantati da questo secondo album dei norvegesi, che cresce ascolto dopo ascolto, valorizzato sia dalla collaborazione con Zak Stevens, ma soprattutto dalla presenza di Andy LaRocque in qualità di produttore e tra i maggiori ispiratori del progetto Imperial Child. Colpiti da un tale sfoggio di bravura, abbiamo chiamato all’appello sia Chris DeWolf, polistrumentista che in casa Imperial Child fa principalmente le veci di cantante e chitarrista, che Eagle McMorgan, batterista e autore di tutti i testi, per una panoramica completa su una delle uscite più sorprendenti del momento.
Ciao Chris, non posso nasconderti che il tuo nuovo album, ‘Secrets Of The Roman Ghosts’, mi ha colpito davvero molto, e quindi giusto indagare per saperne di più.
“(Chris DeWolf) “Ti ringrazio di cuore! Ne siamo tutti molto contenti e, personalmente, è il miglior album di cui abbia mai fatto parte, al 100%! L’album ha dalla sua una bellissima storia, con testi e narrazione fantastici, insieme a una musica metal atmosferica e con molte ispirazioni, quindi sì, ne sono molto felice!“
‘Secrets Of The Roman Ghosts’ è un concept album?
“(Eagle McMorgan) ‘Secrets…’ è un concept album, sì. È il secondo capitolo, la seconda parte della storia di William Green, e il fantasma romano, che appare nella canzone ‘The Garden Tomb’, è essenziale per guidare William nella sua ricerca. Oltre a questo, non voglio ancora approfondire chi sia, lascio in sospeso la sorpresa.”

Chris, mi sveli il tuo eroe musicale o la tua band preferita? Te lo chiedo tanto espressamente visto il contenuto musicale dell’album, così ricco di riferimenti anche opposti.
“(Chris DeWolf) L’approccio artistico è quello di non rimanere bloccati in un solo posto. Ci sono molte cose da cui si può trarre ispirazione, siano essi suoni, punti di vista, eccetera eccetera, e fortunatamente per me, spesso quelle ispirazioni si trasformano in musica. Nessuna idea è cattiva. Questo ovviamente non significa che tutto finirà per diventare una canzone, ma ogni idea merita una possibilità. Quindi penso che sia importante non restare rinchiusi in un certo stile. Per quanto riguarda le band preferite e gli eroi musicali, ce ne sono troppi da menzionare.“
Bisogna ammettere che c’è molto Savatage, nella tua concezione metal, secondo me…
“(Chris) Questa è una delle parti molto interessanti della musica. Persone diverse ascolteranno cose diverse, questo è logico. Siamo fortunati ad aver lavorato e continuiamo a lavorare con alcuni dei Savatage, e Zak Stevens, ovviamente, lascia un bellissimo segno nella nostra musica ogni volta che lavora con noi.“

Quanto il contributo di Andy LaRocque ha aiutato lo sviluppo degli Imperial Child?
“(Chris) Andy LaRocque è, come probabilmente saprai, una mente eccelsa! Io e Eagle lavoriamo con Andy dall’inizio del 2011 su tutti i nostri progetti, e il suo contributo è sempre enorme! È, secondo me, il miglior produttore (e il miglior chitarrista) in circolazione. Ha un’attrezzatura di prim’ordine, segue il tempo e si evolve sia come produttore, musicista e proprietario di uno studio, ecc. Lui è, ed è stato, un’enorme luce guida da seguire per tutti noi e gli siamo molto grati per tutto questo.”
Personalmente, ho amato tantissimo il brano ‘Priscilla’, tratto dal tuo precedente ‘Compass Of Evil’…
“(Chris) È una canzone di cui siamo molto orgogliosi, e anche una delle primissime canzoni scritte come Imperial Child. Io stesso adoro il modo in cui McMorgan ha adattato i testi a qualsiasi situazione, eppure è un brano che fa ancora parte del concept dell’album, ma sembra avere vita propria.”
La scena metal norvegese appare sempre molto ricca e variegata, ma forse voi sorprendete ancora di più perché vi allontanate dai suoi classici cliché…
“(Chris) Immagino che la ragione principale per cui non sembriamo una tipica band norvegese sia perché, personalmente, non ne sono un fan. Per me non è un settore così ricco e vario, ma ancora una volta, altri potrebbero pensarla diversamente, cosa che sono liberi di fare.”
Concludo con la più classica delle domande finali: progetti futuri per diffondere il verbo degli Imperial Child?
“(Chris) Siamo già molto avanti nella lavorazione del prossimo album, ma ovviamente speriamo di suonare qualche concerto, prima di scavare più a fondo con il prossimo disco…”

 

 

 

 

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