Smoking Snakes – Rattlesnake Shake

Il 13/03/2024, di .

Smoking Snakes  – Rattlesnake Shake

Provenienti dalla Svezia, la terra madre della maggior parte delle band di questo genere, gli Smokin Snakes sono una nuova band sleazy glam rock che dopo aver ascoltato il disco d’esordio ci ha fatto balzare dalla sedia. La pubblicazione di ‘Danger Zone’ è l’occasione buona per fare due chiacchiere ed approfondire un po’ il discorso. In attesa e con la speranza di poterli vedere da vivo in qualche prossimo festival, abbiamo catturato il bassista della band, Andy Delarge e lo abbiamo torturato con un po’ di domandine visto che anche lui è un grande amante del genere.  

Ciao ragazzi, visto che non ci conosciamo, potete dirmi come è nata la band?
“(Andy) Ehi, tutto è iniziato a metà del 2022, quando ho risposto a un annuncio per suonare in una band locale, qui a Göteborg, di cui Brett Martin (cantante) era la chitarra solista. In seguito ci siamo resi conto di avere le stesse ambizioni musicali, diverse da quelle degli altri ragazzi di allora, così abbiamo deciso di formare la nostra band.”
Prima degli Smoking Snakes avete suonato in altre band?
“Sì, molte. Purtroppo nessuna ha avuto successo.”
Come è nato il nome Smoking Snakes?
“Durante la Seconda Guerra Mondiale, un detto popolare in Brasile era “è più facile che un serpente inizi a fumare che il Brasile mandi il suo esercito in guerra”, il che significa che non sarebbe mai successo. Quando furono mandati in guerra, il detto popolare era ‘il serpente fumerà’ e i soldati adottarono questa frase, chiamandosi Serpenti Fumanti (Cobras Fumantes in portoghese).”

Avevate già un’idea della direzione musicale dei brani o vi siete lasciati trasportare durante la fase di composizione?
“Non pensiamo mai a una direzione da seguire, seguiamo semplicemente il flusso. Ovviamente sapevamo che avrebbe seguito le nostre influenze principali, ma non esattamente come avrebbe suonato.”
Come nascono le vostre canzoni?
“È difficile da dire, la musica per noi è fondamentalmente un’estensione delle nostre anime, dei nostri sentimenti. Quando salta fuori un’idea, l’intera canzone viene realizzata senza che noi ci pensiamo troppo. A volte sembra più che abbiamo trovato una canzone in qualche modo, invece di crearne una nuova.”
Siete soddisfatti del prodotto finale del vostro album di debutto?
“Sì, completamente! Forse avremmo potuto pensare di fare qualcosa di diverso, ma credo che sia normale per ogni artista pensare, dato che tutto può sempre essere migliorato.”
C’è una canzone a cui sei particolarmente legato e, se sì, quale e perché?
“Sono affezionato a tutte, è come quando hai dei figli, è impossibile dire quale sia la tua preferita… Ma sono curioso di vedere le reazioni della gente quando ascolterà ‘Rocking To The Morning Light’.”
Quali sono le band che vi hanno ispirato e che attualmente ascoltate di più?
“Molte, W.A.S.P, RATT, Dokken, Kiss, Motley Crue, Twisted Sister… Attualmente mi piace ascoltare anche le nuove band, ma in generale ho gli stessi gusti musicali di quando avevo 16 anni (ride).”
Se doveste registrare una cover, quale sarebbe e perché?
“Humm… Direi qualcosa di completamente diverso dal nostro stile… Qualcosa come Roxette, Michael Jackson, Madonna, Tears for Fears… Innanzitutto, perché amo la musica pop degli anni ’80, e sarebbe stimolante, fare qualcosa di diverso si adatta al nostro tipo di musica.”

Se doveste fare una band con i migliori musicisti che suonano il vostro genere, chi scegliereste per ogni strumento?
“Jane Lane (Warrant), Jeff Pilson (Dokken), George Lynch (Dokken), Warren DiMartini (Ratt), Tommy Lee (Motley Crue).”
Quali sono i cinque album che porteresti su un’isola deserta?
“Bonfire – ‘Fireworks’, WASP – ‘WASP’, Dokken – ‘Under Lock And Key’, Ratt – ‘Dancing Undercover’, Motley Crue – ‘Too Fast For Love’. Ma questa lista cambia ogni 20 secondi (ride).”
Come pensate di promuovere questo lavoro?
“Speriamo di suonare dal vivo il più possibile. Siamo sempre disponibili per concerti e festival.”
Siete in contatto con altre band svedesi come voi per pianificare un tour a supporto dell’album, e magari anche in Italia?
“Sì, ne abbiamo parlato, non solo in Italia ma anche in altri Paesi.”
Qual è stata la scintilla che ti ha fatto decidere di diventare un musicista?
“Sicuramente i Guns n Roses nei primi anni ’90. E ho deciso per il basso quando ho visto suonare per la prima volta Rachel Bolan degli Skid Row.”
Che cosa significa per te la musica (ascoltata e suonata)?
“Non riesco a pensare ad altro che a TUTTO.”

 

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