Kamelot + Withem + Aeverium @ Phenomenon – Fontaneto d’Agogna (NO), 19 ottobre 2016

Il 21/10/2016, di .

Kamelot + Withem + Aeverium @ Phenomenon – Fontaneto d’Agogna (NO), 19 ottobre 2016

Tanti anni fa, quando ero più giovincello e con qualche capello in più sulla testa, si alternavano periodi in cui non si sapeva quale concerto andare a vedere a discapito di altri mentre in altri casi si passavano preoccupanti periodi di magra. Fortunatamente negli ultimi anni sia le band che i promoter hanno scoperto che un modo per poter sopravvivere ad un mercato discografico alquanto asfittico è quello di suonare il più possibile. E fu così che nella serata del 19/10/2016 ci si è dovuti confrontare con un dilemma causato dalla troppa abbondanza: Kamelot a Fontaneto d’Agogna (No) oppure Angra a Brescia? La scelta non è stata affatto semplice, nessuno qui a Metal Hammer gode del dono dell’ubiquità (ma ci stiamo lavorando….) e quindi abbiamo dovuto operare una dolorosa quanto ingenerosa scelta che è ricaduta sull’unica data italiana dell’Haven European Tour degli americani Kamelot che ritornano sul suolo italico ad un anno esatto dall’ultima apparizione nel Bel Paese. Ad accompagnare il quintetto a stelle e strisce abbiamo avuto modo di apprezzare due giovanissime bands: i norvegesi Withem freschi di debutto con la Frontiers Rec. (ma già al secondo album in carriera) ed i teutonici Aeverium, autentica sorpresa in positivo della serata che presentavano il loro debutto uscito l’anno scorso. Locale assolutamente perfetto per un appuntamento di questa portata, giusta cornice per un concerto attesissimo dai (non molti a dire la verità) fans accorsi in quel di Fontaneto d’Agogna. Ad aprire le danze quindi i Withem penalizzati da un pubblico poco numeroso (circa un cinquantina), complice anche l’orario nel quale sono stati costretti ad esibirsi (inizio ore 20.40 in un giorno lavorativo). Ma come detto lo spettacolo in sé non ne ha risentito più di tanto, il loro sound a metà strada tra prog di Theateriana memoria sporcato con qualche spruzzata di Power ha cercato di scaldare le ugole del pubblico ma risultando essere un po “freddino” per chi non aveva ancora avuto modo di ascoltarli su disco. Mezz’ora nella quale i nostri hanno proposto materiale dal primo full lenght album dove si nota però che il cantante Ole Aleksander Wagenius ha qualche problema a raggiungere le tonalità più alte, segno se ce ne fosse ancora bisogno di come sia fondamentale vedere una band dal vivo per poterne saggiare le reali capacità esecutive. La proggy “Miracle” (tratto dal precedente “The Point Of View” del 2013) è il miglior pezzo dell’intero set, un brano che mette in risalto una grande padronanza tecnica dei propri strumenti ma che paga troppo dazio ad una delle loro muse ispiratrici, “tali” Dream Theater. Rapido cambio palco ed ecco arrivare gli Aeverium, band tedesca dove troviamo un gustoso mix tra sonorità vicine a bands quali Lacuna Coil, Amaranthe e Within Temptation impreziosita dalla grande presenza scenica (e vocale) del cantante Marcel “Chubby” Roemer e della vocalist Aeva Maurelle, entrambi dotati di buona estensione vocale e ben supportati dal resto della band. Ed è proprio con l’arrivo degli Aeverium che l’atmosfera comincia a scaldarsi, Chubby è il classico entertainer e sfrontato frontman che ogni band vorrebbe al proprio interno. Nella mezz’ora abbondante Chubby coinvolge il pubblico presente facendolo cantare, saltellare ed anche divertire con sottile ironia da consumato saltimbanco. Musicalmente la loro proposta non sarà delle più originali sentite negli ultimi anni ma è una proposta genuina e piena di energia, tra i pezzi in scaletta troviamo “What Are You Waiting For” dove il pubblico viene coinvolto nelle parti cantate su disco da Amanda Sommerville, “Break Out” e “Heaven’s Burning (Harvest Time)”. E dopo questo interessante show arriva il momento che i poco più dei 200 presenti attendeva con maggiore ansia: l’arrivo sul palco dei Kamelot! Certo non si può dire che si fosse sentita la loro mancanza visto che il loro ultimo show in terra italica risale allo scorso anno ma la loro carica ed il loro spettacolo sono qualcosa per cui vale la pena pagare il biglietto. Mai come oggi, con l’ingresso nella band ormai da qualche anno di Tommy Karevik il gruppo di Thomas Youngblood è conscio del proprio potenziale sfruttandolo a dovere per conquistare il consueto devotissimo pubblico che i Kamelot non smettono mai di ringraziare, in qualsiasi situazione. I suoni finalmente si fanno nitidi e ben bilanciati nonostante il volume generale non sia tenuto a livelli eccessivi, si nota maggiormente dal vivo rispetto al disco il fondamentale lavoro di Thomas Youngblood e di Oliver Palotai. La scaletta spazia dall’ultima produzione rappresentata da Haven con pezzi quali “Insomnia’ e “Veil Of Elysium” passando da “The Great Pandemonium”, “March Of Mephisto”, “Sacrimony”, “Center Of The Universe” e “When The Lights Are Down” solo per citare qualche titolo sparso per uno show dove niente viene lasciato al caso: giochi di luci e laser uniti a qualche pyros rendono lo spettacolo visivamente accattivante, la band è forse nella sua migliore formazione di sempre e l’affiatamento tra loro è palpabile. Mentre negli album in studio la voce di Tommy Karevik si adagia un po troppo su tonalità già care a Roy Khan, è dal vivo che invece si nota quanto il suo cantato regga in maniera eccelsa per tutta la scaletta a differenza di ciò che capitava con il suo più illustre predecessore. In brani quali “Revolution” e “Liar Liar” fa capolino in qualità di ospite femminile Aeva Maurelle degli Aeverium, assolutamente a suo agio a livello scenico a cui non fa da contraltare una prestazione vocale degna di nota ma bisogna tenere conto che originariamente questi brani non furono studiati per la sua timbrica, influendo quindi in maniera notevole sul risultato finale. I Kamelot sono diventati una garanzia e questa sera lo hanno ampiamente dimostrato, il pubblico ha apprezzato dalla prima all’ultima nota facendosi accompagnare per mano in un percorso sonoro che non ha visto cedimenti, reso godibile da una simbiosi pubblico / band che trova pochi riscontri nel panorama musicale moderno. Vietato quindi mancare al prossimo appuntamento….siete stati avvisati!

Le immagini del concerto negli scatti di Alessandro Bosio www.alessandrobosio.com

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