Amorphis+Eluveitie+Dark Tranquillity+Nailed to Obscurity @ Live Club, Trezzo sull’Adda (MI), 13 novembre 2022

Il 17/11/2022, di .

Amorphis+Eluveitie+Dark Tranquillity+Nailed to Obscurity @ Live Club, Trezzo sull’Adda (MI), 13 novembre 2022

Tornano in Italia per una data da co-headliner con gli Eluveitie i finlandesi Amorphis. Il palco è quello del Live Club di Trezzo sull’Adda e le band di supporto nientepopodimeno che Dark Tranquillity e Nailed to Obscurity. La sala è già gremita nonostante l’orario d’inizio anticipato. La setlist dei tedeschi è abbastanza risicata, cinque brani appena che però arrivano diretti e senza sbavature, merito soprattutto di un performante Raimund Ennega dietro al microfono.
Il testimone passa velocemente alla band di Göteborg, una line up completamente stravolta rispetto all’ultima volta in cui ho avuto occasione di vederli dal vivo e una scaletta che lascia l’amaro in bocca gli aficionados di vecchia data sembrano non dettare ottime premesse, ma il trasporto e la professionalità di Stanne e soci on stage sono ineccepibili e percepibili, riescono ad entusiasmare tutti portando a casa un’esibizione senza dubbio riuscita. Con il senno di poi, il set dei Dark Tranquillity è stato quello più movimentato ed caldo della serata, complice l’affetto (ricambiato) che da sempre lega il pubblico italiano alla band, i Blind Guardian del death metal a cui è davvero difficile voler male.
Velocissimo cambio palco ed è il turno degli elvetici Eluveitie, a cui viene riservata una gran bella accoglienza dagli astanti. La resa in sede live dell’amalgama folk e melodic death è piacevole e bilanciata. Degna di nota la performance vocale della sempre splendida Fabienne Erni a cui si accompagnano cornamusa, flauti, mandolino, arpa e soprattutto ghironda (alla quale incontriamo Annie Hurdy Gurdy, sostituta di Michalina Malisz) che diventano protagonisti, al pari delle chitarre di Salzmann e Wolf, di un connubio speciale, formula vincente prerogativa della band e che ha fatto breccia nel cuore di molti.
Non sono ancora le 22.00 e già salgono sul palco gli Amorphis che partono a bomba con due brani estratti dall’ultimo disco ‘Halo’. Qualche iniziale scivolata di Tomi Joutsen viene facilmente perdonata e dimenticata non appena la voce si riscalda ed è pronta a graffiare prima e coccolarci poi, in un susseguirsi di pezzi pescati dalla più recente discografia ma che non dimentica, anzi omaggia, i grandi classici. Lo show è esemplare, as usual, i suoni quasi perfetti, leggermente basso il volume di Joutsen sul clean di alcune canzoni, ma il pathos trasmesso è tanto e il pubblico apprezza completamente rapito. Quello degli Amorphis al Bataclan, in apertura ai Dimmu Borgir, fu il mio ultimo concerto prima del grande shutdown del coronavirus, non posso negarvi che non sia stata un’emozione agrodolce rivederli sul palco, con una setlist molto simile, dopo poco più di due anni, senza mascherine, pigiata in mezzo alla calca, al chiuso, quasi come una volta, quasi come fosse la chiusura di un cerchio, un arco temporale in cui tutti siamo un po’ cambiati, in meglio e in peggio. A prescindere dalle mie personalissime pippe melancoliche il set scorre veloce, senza soste e senza indugi, fino ad una sentitissima ‘House of Sleep’ a cui hanno fatto il coro anche i muri del Live Club. Troppo breve ma decisamente intenso.

Setlist Dark Tranquillity:
Identical to None
Terminus (Where Death Is Most Alive)
What Only You Know
Atoma
Cathode Ray Sunshine
The Dark Unbroken
Hours Passed in Exile
Phantom Days
Misery’s Crown

Setlist Eluveitie:
Exile of the Gods
Nil
Deathwalker
Epona
Anu
A Rose for Epona
Thousandfold
Ambiramus
King
Breathe
Il Richiamo dei Monti
Aidus
Ategnatos
Inis Mona

Setlist Amorphis:
Northwards
On the Dark Waters
Death of a King
Silver Bride
Into Hiding
Wrong Direction
The Moon
Seven Roads Come Together
Black Winter Day
My Kantele
The Bee
House of Sleep

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