Muse + Royal Blood @ Roma, Milano, 18-22 luglio 2023

Il 24/07/2023, di .

Muse + Royal Blood @ Roma, Milano, 18-22 luglio 2023

Roma, Stadio Olimpico, 18 luglio 2023

“Io c’ero”: queste le parole che risuoneranno nella mente dei tanti spettatori presenti allo straordinario spettacolo dei Muse, parole che risuoneranno per anni.

Le infernali temperature che si sono abbattute sulla capitale in concomitanza con l’evento, hanno saggiamente convinto band e organizzatori a posticipare di circa un’ora l’inizio del concerto, facendo slittare in avanti anche l’apertura dei Royal Blood che, penalizzati appunto dal terribile caldo, molto probabilmente hanno assistito ad una carenza di pubblico, in parte giunto ai cancelli dello stadio in prossimità dell’orario degli headliner: 21:50 e inizia quello che si è dimostrato un imperdibile evento live.
Prevedibilmente, il brano ‘Will Of The People’, titolo dell’ultimo lavoro in studio e del tour in corso, apre degnamente lo show con un gioco di luci ed effetti visivi destinato a subire un’inarrestabile escalation. Il pubblico ama la band, che ricambia con grande calore: diverse sono le occasioni in cui Chris Wolstenholme e soprattutto Matthews Bellamy percorrono la lunga passerella di circa 40 metri che attraversa il pubblico stipato fianco a fianco sul prato, avvicinandosi e mostrando amore e rispetto verso la città e il Paese che li ospita.
‘Psycho’, con il suo potente riff di apertura e con gli animi che di forza continuano a scaldarsi, dimostra come l’interesse del pubblico per la band abbia radici lontane nel tempo; ‘Resistance’ ne rafforza l’evidenza, con le note iniziali accompagnate da un fragoroso battere di mani. Si ritorna quindi al tema portante del tour con ‘Won’t Stand Down’, ballad nel suo incipit ma dal finale travolgente e ‘Compliance’, apprezzata dal pubblico e arricchita da numerosi effetti di luce e da una esplosione di stelle filanti. L’accattivante ‘Thought Contagion’ consente di incrementare il massiccio gioco di luci, elemento sempre presente durante le due ore di concerto. Si torna indietro di venti anni con ‘Time Is Running Out’, le cui parole sono accompagnate, sostenute, sostituite da quelle di un pubblico ormai completamente coinvolto nella performance e che continua a sostenere ritmicamente la band nelle successive ‘The 2nd Law: Isolated System’ e ‘Undisclosed Desires’. Le suggestive note della ‘Toccata e fuga in Re minore’ di Bach introducono in maniera spettacolare ‘You Make Me Feel Like It’s Halloween’, seguita poi da ‘Madness’, sicuramente uno dei must dei Muse. Grande e comprensibile entusiasmo per un altro cavallo di battaglia quale ‘Supermassive Black Hole’ seguita da ‘Plug In Baby’, brano da molti giustamente amato e atteso assieme a ‘Uprising’ e ‘Starlight’. Si chiude con due brani potenti e trascinanti accompagnati dall’apparizione della figura satanica di un caprone umanoide sullo sfondo del palco: si tratta di ‘Kill or Be Killed’ e ‘Knights of Cydonia’, quest’ultima con testi e frasi incitanti e motivanti evidenziate sugli schermi rivolti al pubblico.

Luci, potenza sonora, esplosioni di fiamme, scenografie accattivanti e mutanti sono sicuramente elementi che restano impressi, ma la vera star è senz’altro Matt Bellamy, chitarrista eclettico, eccellente nella ritmica e mai scontato come solista, dalla voce sublime e per molti inarrivabile vista l’invidiabile estensione vocale, nonché mattatore inarrestabile. Si chiude così, all’approssimarsi della mezzanotte, il lungo concerto della band britannica, con la morsa del caldo leggermente allentata e con l’enorme soddisfazione di aver goduto di uno spettacolo avvincente ed entusiasmante.

Milano, Stadio San Siro, 22 luglio 2023

“Il concerto dei Muse è quanto di meglio la scena rock contemporanea sia in grado di offrire”. Questo il mantra che mi accompagna da anni e che ha fatto nascere in me il desiderio di assistere a questo tanto decantato show dei tre britannici, la cui proposta sonora già di per sè era riuscita a catturarmi sin dai tempi di ‘Showbiz’. Maledette aspettative. O, forse, maledetta sfiga che mi ha fatto perdere il treno giusto. Fatto sta che esco dallo Stadio San Siro con la convinzione di aver assistito senza dubbio a un gran concerto nonostante alcuni problemini non di poco conto, senza però quella “voglia” di andare a scorrere il calendario del tour per individuare la prossima data più vicina. I Muse a Milano vengono penalizzati da problemi sonori inaccettabili per un carrozzone come loro e per chi sborsa 80 euro per assistere a questo concerto: palco dalla visibilità ridotta anche dal prato, bassi assenti, voce che va e viene, chitarre intermittenti… con il risultato che le grida che spesso si alzano dagli spalti non sono (come dovrebbero) di giubilo, bensì di disappunto dei paganti poco udenti. Da un punto di vista scenico nonostante lo stage sia meno imponente rispetto ai precedenti tour (fonte: chi li ha seguiti live negli ultimi anni) lo spettacolo non è certo mancato, tra mostri giganti che fanno capolino sul palco, splendide coreografie fatte dall’impianto luce semovente, maschere di specchi, fiammate, coriandoli e stelle filanti… stupisce forse la scarsa empatia di Bellamy con il pubblico e la sua scarsa propensione a dialogare con i presenti ad eccezione dei “grazie mille” di rito (un po’pochino per chi ha vissuto in Italia per sette anni…). Ma dopo tutto siamo venuti qui per assistere a un concerto musicale, quindi di musica dobbiamo parlare e quella è sempre stata di qualità. Tanti i riferimenti ad altri artisti (per qualche strana ragione quanto i nostri attaccano con ‘Will of the People’ la mente corre a Marilyn Manson…), i Queen nel mirino già solo per la maestosità delle composizioni, la loro eleganza e la capacità dei Muse di spezzare ogni barriera stilistica passando con grande naturalezza dal pop al rock al metal al prog all’elettronica alla musica sinfonica senza porsi troppi problemi e poi tanto carisma e la capacità di risultare devastanti pur rimanendo solamente in tre sul palco. A farla da padrone i pezzi estratti da ‘Will Of The People’ ma tutto il concept del concerto è un susseguirsi di messaggi lirici e visuali che rendono lo show non banale, tra inni alla ribellione, richiami alle guerre mondiali, ai cambiamenti climatici, ai disastri ambientali, sparati sul pubblico con brani pescati attraverso tutta la discografia. Toccante ‘Verona’ con tutti i cellulari dei presenti a illuminare gli spalti, entusiasmante ‘You Make Me Feel Like It’s Halloween’ introdotta dalla ‘Toccata e Fuga In D Minore’ di Bach  e con i volti dei più noti mostri del cinema a scorrere sul palco, suggestiva ‘Isolated system’, e poi ‘The Time Is Running Out’ in grado di far vibrare tutto lo stadio, e ancora ‘Plug In Baby’, ‘Resistence’, ‘Hysteria’, ‘Supermassive Black Hole’, ‘Uprising’ sino all’epico finale affidato a ‘Knights Of Cydonia’ con l’omaggio a Ennio Morricone’. Due ore di spettacolo intenso, divertente…indimenticabile? Quanto ti meglio un gruppo live possa proporre? Penso ai Rammstein, penso agli Ac/Dc… maledette aspettative…. (FM)

SET LIST
Will of the People
Interlude
Hysteria
Psycho
Bliss
Resistance
Won’t Stand Down
Compliance
Thought Contagion
Verona
Time Is Running Out
The 2nd Law: Isolated System
Undisclosed Desires
You Make Me Feel Like It’s Halloween
Madness
We Are Fucking Fucked
The Dark Side
Supermassive Black Hole
Plug In Baby
Behod, the Glove
Uprising
Prelude
Starlight
Simulation Theory Theme
Kill or Be Killed
Knights of Cydonia

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