Motörhead – Clean Your Clock

Il 30/05/2016, di .

Gruppo: Motörhead

Titolo Album: Clean Your Clock

Genere:

Etichetta: UDR

Distributore: Warner

80

Fa male, fa un male fottuto guardare questo DVD, dopo che, a dicembre scorso, Lemmy ci ha lasciati soli. Direi quasi irrimediabilmente soli, se pensiamo ai mostri che ci attendono all’angolo della strada, ai traditori che ti tendono, ingannevoli, la mano mentre stringono il coltello nell’altra, a tutti quei rappresentanti odierni di un metal-stardom che noi, inguaribili romantici, stentiamo a riconoscere. Si fa ancor più dura, se a mancare sono appunto personalità del calibro di Ian Fraser Kilmister, la cui filosofia musicale e anche di vita restano dogmi imprescindibili per ognuno di noi che fa del metallo pe(n)sante la sua regola esistenziale.
Il groppo in gola è davvero arduo buttarlo giù, e questo già alle prime avvisaglie di ‘Clean Your Clock’, autentico testamento audiovisivo che vede la band alle prese con due concerti sold-out tenuti a Monaco di Baviera, il 20 e 21 novembre 2015, battute finali di una tournée europea travagliata, con troppe ombre e purtroppo flebili luci, dato l’altalenante stato di salute di Lemmy che ha complicato non poco i piani continentali dei Motörhead. Ma Lemmy è Lemmy, figurati se c’è qualcuno che può decidere per lui, e con spirito indomito e sprezzante dei dolori che lo tormentano, proprio all’interno del gremitissimo Zenith piazza la sua zampata definitiva, suggellando con una performance di buon livello l’atto finale, di una carriera quarantennale che andrà a spegnersi solo un mese più tardi, a causa del tragico epilogo che noi tutti sappiamo…
La set-list illustrata su ‘Clean Your Clock’ è di quelle classiche, con un’apertura al fulmicotone per via di evergreen dello stampo di ‘Bomber’, ‘Stay Clean’ e ‘Metropolis’, tanto per ribadire al nemico che, di qui, non si passa, lasciando il testimone a ‘When The Sky Comes Looking For You’ – suona tremendamente profetico l’unico brano estratto da ‘Bad Magic’, l’ottimo ed ultimo studio-album pubblicato l’estate scorsa dallo storico three-piece – e a una notevolissima versione di ‘Over The Top’, tra un Lemmy in vena di battute, pungente e meno tirato del solito, e la chitarra di Phil Campbell in gran spolvero. Un po’ al ralenty è invece la prova complessiva di ‘The Chase Is Better Than The Catch’, prima di ‘Lost Woman Blues’, cavallo di battaglia di ‘Aftershock’ e tra gli highlights dell’intero show monacense, quasi fosse una fase di riscaldamento in vista dello sprint conclusivo. Se ‘Rock It’ tuona vibrante e coriacea, il primordiale fascino di ‘Orgasmatron’ rimane immutato, anthem immortale da annoverare tra i totem assoluti dei Motörhead che vogliamo ricordare! Mikkey Dee è chiamato prepotentemente all’appello su ‘Doctor Rock’, con un grande assolo dei suoi tanto per ribadire di che pasta è fatto, l’eccellente propulsore ritmico di origine scandinava oggi appena assoldato dagli Scorpions per una tournée negli States. Grazie a ‘Just ‘Cos You Got The Power’e al manifesto ‘No Class’, colpi potenti e bene assestati, la performance dei tre appare solida e convincente, pure Lemmy lo sa, nonostante i suoi gravissimi acciacchi, tra un sardonico ghigno di soddisfazione e quella voglia fremente di non fermarsi mai, pur di conceder tutto se stesso al rock’n’roll, unico e grandissimo amore di Mr. Kilmister. Le ultime immagini di ‘Clean Your Clock’ ci restituiscono una band che getta il cuore oltre l’ostacolo serrando le fila con l’immancabile ‘Ace Of Spades’. Prima del definitivo commiato, con il frastuono del leggendario bombardiere a monopolizzare l’attenzione, sull’onda emotiva di una ‘Overkill’ dal sapore acre, ma intenso.
Come ho già scritto altrove, senza Lemmy più niente è come prima, non lo sarà mai, ci manca terribilmente troppo questo eroe della nostra eterna passione, la sua dipartita è stato un dramma autentico, e soltanto oggi si cominciano a raccogliere i cocci dell’immancabile elaborazione del lutto.
Detto questo, ‘Clean Your Clock’ può anche sembrare un’operazione di marketing discutibile, forse indelicata vista la tempestività dell’uscita, ma per una volta provo a vederla diversamente, poiché sulle assi del palcoscenico dello Zenith Lemmy si congeda idealmente dai suoi fans, consegnando loro le sue ultime, definitive stille di energia e sudore… A legend will never die.

Tracklist

01. Bomber
02. Stay clean
03. Metropolis
04. When the sky comes looking for you
05. Over the top
06. The chase is better than the catch
07. Lost woman blues
08. Rock it
09. Orgasmatron
10. Doctor rock
11. Just ‘cos you got the power
12. No class
13. Ace of spades
14. Whorehouse blues
15. Overkill

Lineup

Lemmy Kilmister: vocals, bass
Phil Campbell: guitars
Mikkey Dee: drums