Nidingr – The High Heat Licks Against Heaven

Il 23/02/2017, di .

Gruppo: Nidingr

Titolo Album: The High Heat Licks Against Heaven

Genere:

Durata: 42 min.

Etichetta: Indie Recordings

86

Gli dèi tengono in tal conto i loro luoghi sacri e quelli consacrati alla pace che non vollero macchiarli con il sangue del lupo, sebbene, a quanto dicono le profezie, sarà lui l’uccisore di Ódhinn.

Bearsi del Ragnarök finché si osservano le stelle conficcarsi a terra e spegnersi inesorabili. Questo esce dall’ascolto di ‘The High Heat Licks Against Heaven’, nuova fatica dei norvegesi Nidingr da poco pubblicata per la conterranea Indie Recordings. Un concentrato di black (con sfumature death) intransigente, di atmosfere ataviche, di note sovrapposte in un caos ordinato per mettere in musica estratti dell’Edda, affondando quindi le mani nell’ancestrale fango della mitologia norrena.

A comandare l’orchestra di scaldi è sempre Teloch, il taurino chitarrista dei Mayhem che gettò le basi dei Nidingr oramai più di due decadi orsono, baluginando di tanto in tanto e presentandosi, a scadenza pressoché quinquennale (eccetto la breve pausa tra ‘Wolf-Father’ e ‘Greatest of Deceivers’), senza il timore di offrire sperimentazione e astrattezza all’ascoltatore. ‘The High Heat Licks Against Heaven’ prosegue, infatti, la strada tracciata dal precedente album, gettando in un calderone diversi generi e ispirazioni, utilizzando come ingredienti principali black e un pizzico di death, con l’urlo di Cpt. Estrella Grasa a invocare le divinità del pantheon norreno per prepararsi all’imminente apocalisse sonora.

Diversi i richiami stilistici ai capisaldi del genere, dagli stessi Mayhem ai Dødheimsgard, che vanno ad aggiungersi a un intruglio ipnotizzante e sulfureo, degno dei migliori capitoli a sfondo vichingo. Dall’irruenza dell’opener ‘Hangagud’, chiaro riferimento a Odino, traccia intransigente e plumbea delle interessanti sottotrame di basso a opera di Sir (che continueranno a intessersi sino alla fine del disco), passando per ‘Surtr’, dominata dal drumming di Øyvind Myrvoll (batterista live anche per Dødheimsgard e Myrkur), la monolitica e cadenzata ‘The Ballad of Hamther’, la seducente ‘Gleipnir’, che cambia totalmente registro con un sound ambient-industrial-doom, fino ad arrivare alle apparizioni speciali di Garm (Ulver) nell’intermittente ‘Ash Yggdrasil’ e Amalie Bruun (Myrkur) nella conclusiva ed epica ‘Naglfar Is Loosed’. Da segnalare fra gli highlight anche la possente ‘Valkyries Assemble’.

Per concludere, ‘The High Heat Licks Against Heaven’ è un album che ricorda un albero secolare, alle cui radici si mantiene salda la linfa della tradizione black che si dirama in classe, passione e concretezza.

Il lupo ingoierà il sole e ciò apparirà agli uomini una grande sventura. Poi l’altro lupo carpirà la luna e pure recherà gran rovina. Le stelle cadranno dal cielo. Avverrà poi che la terra intera tremerà e i monti, tanto che gli alberi si sradicheranno dalla terra e i monti rovineranno e tutti i vincoli e le catene si spezzeranno e si infrangeranno. Allora il lupo Fenrir sarà libero.

Tracklist

01. Hangagud
02. Surtr
03. The Ballad Of Hamther
04. On Dead Body Shore
05. Gleipnir
06. Sol Taker
07. Ash Yggdrasil
08. Heimdalargaldr
09. Valkyries Assemble
10. Naglfar is Loosed

Lineup

Cpt. Estrella Grasa: vocals
Teloch: guitar
Myrvoll: drums
SIR: bass