Holy Martyr – Darkness Shall Prevail

Il 19/03/2017, di .

Gruppo: Holy Martyr

Titolo Album: Darkness Shall Prevail

Genere: ,

Durata: 49 min.

Etichetta: Dragonheart

Distributore: Audioglobe

90

L’Epic metal, specialmente quello di qualità, è oggigiorno raro e prezioso quanto il mithril di J.R.R. Tolkien. Non a caso vengono affiancate tutte queste parole nella prima riga di questa recensione, che proverà a illustrarvi la magniloquenza del nuovo disco degli Holy Martyr, ‘Darkness Shall Prevail’. Disco giunto a noi dopo una lunga pausa, ben sei anni sono infatti trascorsi dal concept a tema nipponico ‘Invincible’, questo quarto full-length della band di origine sarda dialoga con uno dei temi maggiormente sfruttati nel metal, ovvero le opere del noto autore britannico. Non sono tuttavia facili da trasporre in musica la solennità, l’eroismo, la profondità contenuti nella letteratura tolkieniana. Molti ci hanno provato, in pochi ci sono riusciti, almeno con risultato eccellente. Ed è con un po’ di orgoglio nazionale che ci sentiamo di dire che gli Holy Martyr abbiano avuto successo in quest’ardua impresa, avvicinabile a quella difficoltosa compiuta da Frodo per distruggere l’Unico Anello.

Con questo nuovo disco, la band abbandona le sonorità un po’ più tirate di ‘Invincible’ e si cimenta in un epic-doom tenebroso, a tratti incedente come nella migliore tradizione sabbathiana. I tamburi imperanti sulle onde che lambiscono placide nell’opener ‘Shores Of Elenna’ fanno già presagire che si è di fronte a qualcosa di speciale, una release fuori dal comune, così come i maestosi cori che vanno ad aprire la strada al primo, vero pezzo di ‘Darkness Shall Prevail’, ‘Numenor’. La seconda traccia è difatti il manifesto di questo disco; un pezzo che discende dai fasti dell’epic. Granitico, anthemico, accattivante, con un Alex Mereu in grande spolvero, autore di una delle migliori prestazioni della sua carriera. Il disco potrebbe addirittura terminare qui, avendoci regalato sensazioni travolgenti, ma ci sono altri quaranta minuti di epicità ad attendere sulla soglia di Arda. L’affascinante melodia di chitarra acustica che apre ‘Heroic Deeds’ ci trattiene a forza, l’arrembante ed eroico prosieguo con il riferimento a Gil-galad non potrà che far innamorare gli amanti del metallo a sfondo tolkieniano. La seguente ‘Dol Guldur’ non abbassa l’asticella di un millimetro, tenendo la qualità altissima, così come l’epicità, la tempra e l’accuratezza con cui gli Holy Martyr ricamano i loro pezzi, facendo immergere appieno l’ascoltatore nell’universo di J.R.R. Tolkien. Anche le composizioni più brevi e strumentali, ‘Darkness Descends’ e ‘Minas Morgul’, sono incastonate nella trame per creare un fluire continuo di note e uno dei punti di forza di ‘Darkness Shall Prevail’ è proprio questo: la capacità di plasmare un tutt’uno melodico e stilistico impossibile da interrompere. Il disco si conclude con ‘Born Of Hope’, un barlume di luce al termine di un viaggio nell’oscurità, una sferzata di vigore con una band che dimostra una sintonia perfetta, uno Stefano Lepidi sugli scudi e delle inebrianti melodie di basso a opera di Nicola Pirroni.

‘Darkness Shall Prevail’, senza giri di parole, è uno dei dischi dell’anno, forse del decennio, il ‘Nightfall In Middle-Earth’ italico. Anar kaluva tielyanna!

Tracklist

01. Shores Of Elenna
02. Numenor
03. Heroic Deeds
04. Dol Guldur
05. Darkness Descends
06. Taur Nu Fuin
07. Minas Morgul
08. Witch-King Of Angmar
09. The Dwarrowdelf
10. Born Of Hope

Lineup

Alex Mereu; vocals
Ivano Spiga: guitars
Paolo Roberto Simoni: guitars
Nicola Pirroni: bass
Stefano Lepidi: drums