W.A.S.P – ‘Re-Idolized: The Soundtrack To The Crimson Idol’

Il 02/01/2018, di .

Gruppo: W.A.S.P

Titolo Album: Re-Idolized: The Soundtrack To The Crimson Idol

Genere: ,

Durata: 83 min.

Etichetta: Napalm Records

Distributore: Audioglobe

92

“Gli W.A.S.P sono morti, lunga vita agli W.A.S.P!”. No, non siamo impazziti, ma nulla di meglio potrebbe fotografare il salto carpiato che Lawless e soci fecero nel 1992 con la pubblicazione di ‘The Crimson Idol’. Se l’abbandono di Chris Holmes e la ripulita a livello di immagine era stata letta dai più come la morte degli W.A.S.P più “estremi”, già sgrezzati da ‘The Headless Children’, la rinascita di ‘The Crimson Idol’ era stata accolta con clamore per il fatto che, una band “morta” aveva semplicemente dato alla luce il suo capolavoro. Se Blackie Lawless era l’incarnazione di quel “ragazzo selvaggio” che “fotteva come una bestia” complice la presenza al suo fianco di un tipino mica male come Mr. Mean Man, con ‘The Crimson Idol’ a mettere la testa fuori dal guscio per la prima volta è Steven Edward Duren, la parte razionale dell’universo W.A.S.P, quello meno selvaggio e più profondo, che se musicalmente non perde in energia e in esplosività, da un punto di vista concettuale lascia da parte il trittico “sesso, alcool e grand guignol” per abbandonarsi a temi più razionali, che in tempi non sospetti arriveranno ad abbracciare anche tematiche sociali, politiche e religiose, ma questa è un’altra storia. Quella che interessa a noi, la scintilla dalla quale tutto è partito, è senza dubbio uno dei concept album più belli ed influenti mai scritti da una rock band, un disco nel quale il fascino della storia narrata va a braccetto con il valore delle composizioni, talmente elevato che individuare un passaggio a vuoto in questo lavoro risulta compito assai arduo. Un concept album che oggi compie 25 anni e che il buon Blackie (cambia lo spirito e l’attitudine, ma il nome rimane…) decide di celebrarlo in grande stile, ri-registrandolo, inserendo alcune tracce tagliate all’epoca della prima incisione e ripescate dai meandri della memoria, cucendogli addosso un film di 50 minuti donandogli quindi quella dignità di soundtrack invocata per anni e, dulcis in fundo, allestendo un tour che, da settembre, vedrà la band celebrare il disco con la sua riproposizione integrale. Inutile, in questa sede, parlare del disco che abbiamo tra le mani, perchè ogni rocker che si rispetti almeno una volta nella vista si sarà emozionato davanti alle note cariche di pathos di ‘The Idol’, avrà scapocciato come un indemoniato con la sega elettrica di ‘Chainsaw Charlie (Murders in the New Morgue)’, pomiciando con ‘Hold On To My Heart’ fisso nello stereo prima di straziarsi l’anima con la struggente ‘The Great Misconceptions Of Me’, episodi che non perdono in fascino nè carica in questa nuova veste. L’attenzione, quindi, la vogliamo concentrare sulle tracce inedite ripescate dalla prima stesura del concept. ‘Michael’s Song’ è un’interludio di due minuti dal mood malinconico, dedicato al fratello del protagonista Jonathan Steel, la cui morte ne condizionerà pesantemente l’esistenza. ‘Miss You’, che già era stata apprezzata sull’album ‘Golgotha’ si conferma power ballad dall’avvio lento ma destinata a esplodere alla distanza in un inesorabile crescendo emotivo. ‘Hey Mama’ è un intermezzo di due minuti nel quale il protagonista invoca quella madre che arriverà a rinnegarlo dando di fatto il colpo di grazia ad una mente ormai invasa da demoni oscuri; ‘The Lost Boy’ è la classica cavalcata heavy con lo stampo W.A.S.P ben impresso su di esso, con l’esplosione del tema accennato nella precedente traccia irrobustita dalle chitarre, dal cantato nuovamente rabbioso e da un chorus cui manca giusto un pizzico di immediatezza per guadagnarsi un posto tra le “canzoni titolari” di questo lavoro. ‘The Peace’ è una lunga ballata originariamente sacrificata per fare posto alla più radiofonica ‘Hold On To My Heart’ ma capace, pur non raggiungendo a livello emotivo i picchi toccati dall’altro lentone, di lasciare il segno grazie al suo saliscendi umorale davvero suggestivo. L’ultimo inedito, ‘Showtime’ è un breve passaggio recitato che funge da intro alla meravigliosa ‘The Great Misconception Of Me’, il gioiello con il quale si conclude tragicamente questo capolavoro assoluto. Che oggi, grazie anche ad un maxi clip di oltre 50 minuti nei quali sarà possibile vivere, anche visivamente, le gesta di Jonathan Aaron Steel e di Chainsaw Charlie, del crudele Alex Rodman a Doctor Rockter dalla nascita del geniale “The Crimson Idol” sino alla sua drammatica fine, può spegnere le 25 candeline sulla torta nel migliore dei modi rendendogli il tributo che merita.

Tracklist

CD 1
01. The Titanic Overture
02. The Invisible Boy
03. Arena Of Pleasure
04. Chainsaw Charlie (Murders In The New Morgue)
05. The Gypsy Meets The Boy
06 . Michael’s Song
07. Miss You
08. Doctor Rockter
CD 2
01. I Am One
02. The Idol
03. Hold On To My Heart
04. Hey Mama
05. The Lost Boy
06. The Peace
07. Showtime
08. The Great Misconceptions Of Me

Lineup

Blackie Lawless: vocals, guitars
Doug Blai: guitars
Mike Duda: bass
Patrick Johansson: drums