Tremonti – A Dying Machine

Il 02/07/2018, di .

Gruppo: Tremonti

Titolo Album: A Dying Machine

Genere: , ,

Durata: 59:00 min.

Etichetta: Napalm Records

Distributore: Audioglobe

83

Certamente bisognerebbe capire dove trova il tempo Mark Tremonti per scrivere, arrangiare e registrare quasi un disco all’anno dal 2012 ad oggi tra il suo impegno principale con gli Alter Bridge e la sua band ‘personale’ che porta il suo nome con il picco nel 2016 con le pubblicazioni di ‘The Last Hero’ con Alter Bridge e ‘Dust’ come Tremonti. Detto ciò, è innegabile come la sua ‘penna’ sia sempre riuscita, per la maggior parte, a scrivere musica di una certa qualità dimostrando un talento innegabile che non scopriamo oggi. Nuovamente prodotto da Michael Baskette (Slash, Sevendust, Trivium tra gli altri), forse quasi a pieno titolo membro aggiunto di Alter Bridge e dello stesso Tremonti fin dal lontano 2007 con la realizzazione di ‘Blackbird’, ‘A Dying Machine’ è un album che non si discosta molto da quanto siamo abituati ad ascoltare dal chitarrista americano, quattordici canzoni che portano il suo inconfondibile marchio di fabbrica fatto di heavy riff al limite del thrash metal conditi da tonnellate di melodie vocali cantate dallo stesso Tremonti, le cui doti canore stupiscono disco dopo disco. A differenza di quanto già prodotto in passato, ‘A Dying Machine’ non è album monolitico e monodirezionale come avvenuto in alcuni casi nel recente passato, è invece il risultato di momenti diversi e più eterogenei. Certo, potrete trovare l’heavy riff dell’iniziale ‘Bringer Of War’, le thrashy e magnetiche ‘The Day When Legions Burned’ e ‘Throw Them To The Lions’ o la stessa title track intervallate da ballate più catchy e soft che non sfigurerebbero nei dischi degli Alter Bridge cantate da Myles Kennedy come ‘As The Silence Becomes Me’ o ‘The First The Last’ senza tralasciare canzoni come ‘Take You With Me’ o ‘Trust’ dove Tremonti lascia spazio a chitarre dal riff aperto e fortemente melodico dal taglio maggiormente arena rock. Questa sua caratteristica rende l’ascolto più gradevole, non è necessario ascoltarlo a piccole dosi ma anzi, proprio questa sua peculiarità fa immergere l’ascoltatore in un caleidoscopio di momenti diversi che attrae anche dopo numerosi e ripetuti ascolti. Nulla di innovativo, a livello melodico Tremonti sfodera il suo classico stile ma aver sapientemente inserito brani così eterogenei si dimostra essere una carta vincente. Promosso a pieni voti quindi, ‘A Dying Machine’ è il primo concept album della propria carriera, sfida che non era sicuramente facile da vincere. Ma quando il talento è proprio compagno di vita allora le cose sono più facili, fidatevi se asseriamo che, anche grazie al fondamentale apporto di Eric Friedman (chitarra/basso) e Garrett Withlock (batteria) questo è il miglior album ‘solista’ di Tremonti….

Tracklist

01. Bringer Of War
02. From The Sky
03. A Dying Machine
04. Trust
05. Throw Them To The Lions
06. Make It Hurt
07. Traipse
08. The First The Last
09. A Lot Like Sin
10. The Day When Legions Burned
11. As The Silence Becomes Me
12. Take You With Me
13. Desolation
14. Found

Lineup

Mark Tremonti: vocals, guitar
Eric Friedman: backing vocals, guitar
Garrett Whitlock: drums