Monads – IVIIV
Il 03/07/2018, di Giuseppe Cassatella.
Anche se un po’ in ritardo, sono entrato in possesso della mia preziosa copia promozionale del debutto dei belgi Monad, una band che in un nonnulla mi ha conquistato con la sua miscela di doom, death e post hard core. In bilico tra la pesantezza funerea dei compagni di etichetta Esoteric e le trovate heavy psych dei Neuroris, i Monad zompettano sul pentagramma con la leggerezza di un pachiderma in sovrappeso. Quattro tracce che si aggirano sui 12 minuti di media all’interno delle quali la luce filtra flebile dai vetri di una vecchia cattedrale. Che i belgi non facciano le cose in fretta lo dimostrano i 6 anni trascorsi tra il demo e questo esordio, però l’attesa non è stata vana, la band si presenta matura, convincente e varia (sempre nei limiti di un genere che fa della ripetitività la propria forza). I Monad sono in grado di schiacciare l’ascoltatore, di riportarlo a galla e poi ributtarlo giù nello sconforto. L’alternarsi di riff grassi e plumbei e partiture acustiche, crea un gioco che funziona bene nel suo mantenere costante la tensione. Il risultato finale è catartico, tanta sofferenza che si trasforma in trionfo. Probabilmente questo disco risente della lunga gestazione, le note interne dello splendido digipak raccontano di come ci sia stato un momento in cui il progetto stava addirittura per saltare in modo definitivo. Fortunatamente Hans non ha mollato. Fortunatamente l’Aesthetic Death ha dato alle stampe questo disco. Non so se questo album avrà un successore, ma in caso affermativo sarei curioso di valutare come un percorso meno sofferente possa influire (negativamente?) sulle capacità compositive di questo gruppo. Staremo a vedere, per ora godiamoci questo bagno di disperazione.
Tracklist
01. Leviathan as My Lament
02. Your Wounds Were My Temple
03. To a Bloodstained Shore 1
04. The Despair of an Aeon
Lineup
J.Frederix: bass
D.Degrieck: drums
H.Cools: guitars
R.Polon: vocals
F.Breulet: guitars