Halestorm – Vicious

Il 03/08/2018, di .

Gruppo: Halestorm

Titolo Album: Vicious

Genere:

Etichetta: Atlantic

Distributore: Warner

80

Malgrado il decesso del rock’n roll sia stato più volte sentenziato, non sappiamo bene quanti gradi di giudizio vi siano prima che scompaia definitivamente. Così gli Halestorm, tra un ricorso e l’altro, tentavano di rianimare il soccombente grazie ad un esordio omonimo ruspante ed un seguito che gli garantiva il successo globale. Una rendita per il futuro. Si ma Lzzy è una che non ti da l’idea di prendersela troppo con comodo. Ed il terzo album ‘Into The Wild Life’ prometteva cose selvagge, ma tali erano solo nel titolo. Eppure la voglia di rock’n roll è quella di sempre, così il 2018 è il turno di ‘Vicious’. Rispolverando il vocabolario online, significa: deliberatamente violento oppure alla lettera immorale. Non so bene se dopo averlo ascoltato con attenzione se sia da intendersi alla lettera eppure è di certo è un bel passo in avanti rispetto al precedente, andiamo a vederci dentro. Intanto premetto che il lavoro fatto dalla produzione è roba tibetana, i suoni raggiungono lo zen. Una pulizia commovente anche per il mio non hi-fi. Mentre i brani ti fanno spesso scuotere la testa come in ‘Do Not Disturb’ (ehy Lzzy quelle onomatopee non valgono!) oppure nell’up-tempo ‘Uncomfortable’. E’ un piacere poi perdersi in ‘Heart of Novacaine’, grazie soprattutto alla voce di Lzzy che è maledettamente sexy e profonda. Anche le distorsioni metal che si propagano in ‘Painkiller’ funzionano piuttosto bene ed in genere le ritmiche associate ad un’aggressività controllata donano profondità ai brani. E’ una svolta? Non proprio, però ‘Vicious’ rivela una qualità mediamente alta, a fronte di qualche brano magari meno perfetti, ma non è il caso dell’epica scura di ‘Black Vultures’ oppure nella irridente ‘Skulls’.
In ultimo ‘Vicious’ è un piacere da ascoltare grazie anche ad un gran lavoro della produzione che esalta costruzioni originali e personali. Certo quello che viene meno è l’istinto killer, lo stesso che elevava anche solo per una manciata di brani il loro più famoso ‘The Strange Case Of’. In ogni caso. I like it.

Tracklist

01. Black Vultures
02. Skulls
03. Uncomfortable
04. Buzz
05. Do Not Disturb
06. Conflicted
07. Killing Ourselves to Live
08. Heart of Novocaine
09. Painkiller
10. White Dress
11. Vicious
12. The Silence

Lineup

Lzzy Hale: vocals, guitars
Arejay Hale: drums
Joe Hottinger: guitars
Josh Smith: bass