Helion Prime – Terror Of The Cybernetic Space Monster

Il 20/10/2018, di .

Gruppo: Helion Prime

Titolo Album: Terror Of The Cybernetic Space Monster

Genere: ,

Durata: 59 min.

Etichetta: AFM

Distributore: Audioglobe

75

Quando uscirono un paio di anni fa, non riuscimmo a non sfottere (benignamente) questo simpatico combo californiano… mica colpa nostra, neh, è che la copertina con dinosauri robotizzati che combattevano ferocemente contro intrepidi astronauti rappresentava quel tanto di ‘gozzaggine’ che da sempre ci fa sorridere. Poi c’è da dire che comunque anche la musica contenuta su quel disco non era male… power metal combinato con metal classico, il tutto condito con appunto fantascienza e dinosauri, impreziosito però in primis dalla grintosa voce della frontwoman Heather Michele. Adesso di anni ne sono passati due, il power metal e l’heavy classico sono ancora lì anche se in dosi diverse, i dinosauri ci sono pure loro; è la gentile pulzella a non essere più della partita, sostituita dietro al microfono dal cantante maschile Sozos Michael. Meglio o peggio? Beh, diremmo decisamente meglio, non tanto per merito di Sozos (bravo, ma preferivamo la Michele) quanto per un songwriting che risulta decisamente più a fuoco, e l’introduzione di un secondo chitarrista (solista) dall’innegabile bravura. L’album parte decisamente bene, con la diretta opener ‘A King Is Born’ ad alternarsi con l’aggressiva e più tendente al power ‘Bury The Sun’, speed song dal riffing spezza vertebre e doppia cassa ininterrotta. Le botte continuano imperterrite con le successive “Atlas Obscura” e “Urth”, che ci piacciono ma non tanto quanto ‘The Human Conditio’”, suite da otto minuti che sostituisce ai tempi rapidi del power un andamento più controllato che non starebbe male nel pentagramma dei Maiden o di altre heavy band più classiche. ‘Spectrum’ rallenta ulteriormente i ritmi, ma è solo un momento, perché con ‘Silent Skies’ la band torna invece a pestare più forte sull’acceleratore, dopo essersi presa però il tempo di ingannarci con un’intro arpeggiata alquanto melodica e malinconica. La title-track chiude il disco in maniera degna, condensando nei suoi diciassette minuti un po’ tutto quanto di buono abbiamo ascoltato nei quasi tre quarti d’ora precedenti, creando un pezzo si lungo ma per fortuna non noioso. Tra le nuove leve del power europeo possiamo quindi di diritto annoverare anche questi Helion Prime… accanto a Unleash The Archer, Mob Rules e Orden Ogan non stonano proprio!

Tracklist

01. Failed Hypothesis
02. A King Is Born
03. Bury The Sun
04. Atlas Obscura
05. Urth
06. The Human Condition
07. Spectrum
08. Silent Skies
09. Terror Of The Cybernetic Space Monster

Lineup

Sozos Michael: vocals
Jason Ashcraft: guitars
Chad Anderson: guitars
Jeremy Steinhouse: bass
Alex Bosson: drums