Kotiomkin – Lo Albicocco Al Curaro – Decameron 666
Il 02/02/2019, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Kotiomkin
Titolo Album: Lo Albicocco Al Curaro - Decameron 666
Genere: Doom Metal
Durata: 39 min.
Etichetta: Subsound Records
A seguito di un feroce e repentino innamoramento, con il precedente ‘Squartami Tutta (Black Emanuelle Goes to Hell)’ nel 2016 i Kotiomkin erano entrati nella mia personale classifica di fine anno. Un piazzamento che in tasca alla band non ha portato nulla, ma che in me ha fatto crescere l’attesa per il successivo passo discografico di questo meraviglioso dynamic duo dedito a sonorità progressivestonerdoomsoundtracks (come da loro definizione). Un paio d’anni e qualche cambiamento sono serviti per la scrittura de ‘Lo Albicocco Al Curaro – Decameron 666’, il terzo capitolo di quello che oggi è un duo composto da Enzo P. Zeder (basso, tastiere e diavolerie analogiche varie) e Gianni Narcisi (batteria). Per i contenuti concettuali, vi rimando all’esauriente track-by-track scritto dal bassista in esclusiva per la nostra rivista, in questa sede mi soffermo sugli aspetti musicali: il disco appare più scarno e diretto rispetto al suo predecessore, pur mantenendone quelle peculiarità che hanno reso unico il sound dei Kotiomkin. Ancora una volta troverete una malsana mistura di doom e colonne sonore all’italiana dei tempi che furono, niente voci, se non alcuni estratti cinematografici. In ‘Sexy Averno’ appare il sax di Sergio Pomante, che dona al pezzo un’aurea da pessimo “naitclùb”, uno di quei locali in cui sorseggiare, in compagnia di dame discinte, un virile amaro Unicum. Il canovaccio sonoro è intrigante e appassionante, certo l’effetto sorpresa rispetto al passato è diminuito, però la band riesce a compensare questa mancanza con un maggiore affiatamento e, come dicevo prima, un’accresciuta capacità di sintesi, che le permette di puntare dritto al risultato. Parlavamo all’inizio di cambiamenti, il più evidente è la scomparsa della chitarra a seguito dell’uscita dalla band di Davide “Skrella” Di Biagio. Il vuoto lasciato dai sui riff è stato riempito dagli avvolgenti loop provenienti dagli obsoleti synth manipolati da Zeder, capace di creare atmosfere sempre cangianti, in un ampio spettro che va dal lussurioso al danzereccio, passando anche per momenti terrificanti e/o spensierati. Ad un certo punto, pare quasi di sentire in sottofondo il rumore della pellicola che gira nel proiettore. Ovviamente, anche questa volta, come in passato il film non esiste, ma poco importa, è sufficiente la colonna sonora dei Kotiomkin per creare pruriginose immagini nella nostra mente.
Tracklist
01. Fatal Commestio
02. Sexy Averno
03. Metti Lo Diavolo Ne Lo Convento
04. Vilan Chesserton
05. Satanasso “Protettore” Delle Donne
Lineup
Enzo P. Zeder: bass, keyboards, analogic synth
Gianni Narcisi: drums