Yngwie Malmsteen – Blue Lighting

Il 19/04/2019, di .

Gruppo: Yngwie Malmsteen

Titolo Album: Blue Lighting

Genere:

45

La critica senza compromessi è la massima forma di rispetto dell’arte e dell’artista. Anche (e soprattutto) nel momento in cui ti trovi al cospetto di un gigante della chitarra e del classicismo metal quale Yngwie J. Malmsteen è necessario rimanere severi, anzi più rigidi del solito, visto che i fasti di un tempo vanno onorati ad ogni pubblicazione così come i fan. Senza fare altra poesia, passerei quindi a raccontarvi questo “Blue Lightning”, un album di cover blues e rock inteso come omaggio ai giganti del passato. O cosa più probabile adatto a massaggiare l’ego gargantuesco di Yngwie?!?! L’uno e l’altro, in una percentuale che pende verso l’ego, ma non è questo il punto. Lo conosciamo. Negli ultimi anni però si è messo pure in testa di fare tutto in casa con tanto di batteria droide. Figaro qua, figaro la. Canta pure e non sempre ci riesce proprio bene. Tipo nella cover di ‘While My Guitar Gently Weeps’ dei The Beatles che pare uscita da un karaoke per alcolizzati. While my ears gently Die. Oh yeah! In ‘Purple Haze’ qualcosa non funziona. Dalla voce all’arrangiamento, chiudendo con un solo che pare davvero solitario e fuori luogo. Tutto fuori. Bella raga, perchè non ci facciamo ‘Smoke On The Water’? I suoni fanno pena, ma insomma, Io sono il maestro, basta la mia chitarra, il mio carisma e uno specchio… tutto qui. La batteria ha di buono che ogni tanto confonde i suoni, mentre il maestro strilla e la chitarra esonda in un profluvio di note classiche, pur piazzando ogni tanto la zampata (il finale di Smoke sa farsi piacere se uno è in grado di arrivarci). Dai, mica è tutto brutto. La title track, la cover tamarra di ‘Paint It Black’ degli Stones e ‘Peace Please’ trovano soluzioni anche personali mettendo in risalto il talento chitarristico di Malmsteen. Il resto però ondeggia tra il brutto e lo sciatto.
‘Blue Lighting’ mette in mostra tutti i limiti del Malmsteen dell’ultimo periodo (purtroppo). Sempre meno interessato ai dettagli produttivi. Irritato dal fatto che esistono i cantanti di professione o forse della stessa esistenza di altri artisti. Nello specchio c’è solo lui anche quando dovremmo sentire Hendrix. E invece ascoltiamo ‘Blue Lightning’, un album di cover sciatto e allo stesso tempo ipertrofico. Consigliato solo ai fanboy del più bello del reame. In assenza del reame o di sudditi, però.

Tracklist

01. Blue Lightning
02. Foxey Lady
03. Demon’s Eye
04. 1911 Strut
05. Blue Jean Blues
06. Purple Haze
07. While My Guitar Gently Weeps
08. Sun’s Up Top’s Down
09. Peace, Please
10. Paint It Black
11. Smoke On The Water
12. Forever Man

Lineup

Yngwie Malmsteen: vocals, guitars

(e il suo droide di fiducia)