Fleshgod Apocalypse – Veleno

Il 24/05/2019, di .

Gruppo: Fleshgod Apocalypse

Titolo Album: Veleno

Genere: ,

Durata: 50 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

71

Per parlare dell’ultimo album dei nostrani Fleshgod Apocalypse dobbiamo paradossalmente partire dalla fine: ‘Veleno’ è probabilmente il loro progetto più ambizioso della loro decennale carriera. Caspita, è proprio vero: sono passati dieci anni esatti dal loro esordio intitolato ‘Oracles’ e come si suol dire, tantissima acqua è passata sotto i ponti. Ma questo disco dopo il precedente ‘King’ del 2016 che ha visto la band focalizzarsi su un death metal dalla forte impronta sinfonica-orchestrale, oltre ad essere ambizioso, sposta l’asticella un livello superiore introducendo ulteriori elementi in una formula che ormai sembra essersi consolidata e grazie alla quale sono conosciuti nel panorama metal odierno. ‘Veleno’ suona potente, estremo e dotato di quella multidimensionalità che le aperture/arrangiamenti orchestral sinfonici donano inevitabilmente ai brani, un insieme di canzoni incredibilmente omogenee nonostante le tante sfaccettature di cui sopra. Prendete ad esempio il brano di apertura, quella ‘Fury’ che inizia le danze con un uragano di riff di chitarra che sfociano un refrain epico, un solo melodico ed un’ammaliante quanto darkeggiante partitura orchestrale. Non da meno la successiva ‘Carnivorous Lamb’ mostra forse il loro lato più power metal, un brano pieno di melodie coniugate ad elementi estremi che si combinano magicamente con le clean vocal di Paolo Rossi. Difficile non citare la breve ma intensa intro strumentale di ‘The Praying Mantis Strategy’ che conduce per mano l’ascoltatore attraverso uno dei migliori episodi dell’intero lotto, ‘Monnalisa’: a questo punto la potenza e l’aggressività tipiche del loro sound lasciano spazio alla melodia teatrale della soprano Veronica Bordacchini in un’eccellente prestazione artistica, in pieno contrasto con gli elementi metal che ne fanno prepotentemente da cornice. Sulla falsa riga di quest’ultimo pezzo troviamo purtroppo anche brani meno riusciti come ‘The Day We’ll Be Gone’, lo stile rimane lo stesso ma il risultato è meno incisivo, fortunatamente per i death metaller ci sono pur sempre brani come ‘Pissing On The Score’ e ‘Embrace The Oblivion’ che rappresentano la classica ancora di salvezza che rimette le cose a posto. ‘Veleno’ è la dimostrazione che la combinazione di diversi stili può essere interessante e portata a termine con risultati più che lusinghieri anche se chiaramente non risulta essere di facile gestazione e assimilazione. Ma i Fleshgod Apocalypse hanno dimostrato, e continuano a farlo, che in questo sono diventati un efficiente ‘macchina da guerra’ dove tutto viene sapientemente miscelato, provato, studiato fino a tirar fuori il meglio dai loro rispettivi talenti compositivi nonché esecutivi. È una continua corsa dove la tensione viene mantenuta al massimo in una ricerca del giusto bilanciamento tra la luce e le tenebre, un album certamente di non facile assimilazione ma che riesce a farsi apprezzare nella sua interezza. Il ritorno di Francesco Paoli alla voce è una piacevole sorpresa e i suoi sforzi in tale veste sono ben riusciti, i guitar riff riportano alla mente il loro debutto così come l’EP ‘Mafia’ del 2010 favorendo così la loro ‘prospettiva’ più death metal, un concentrato di furia e maestosità può essere il miglior modo di descrivere ‘Veleno’ che potrà servire da riferimento per le prossime future release del terzetto italico ed anche per quelle band che vorranno cimentarsi con tali sonorità.

Tracklist

01. Fury
02. Carnivorous Lamb
03. Sugar
04. The Praying Mantis’ Strategy
05. Monnalisa
06. Worship and Forget
07. Absinthe
08. Pissing on the Score
09. The Day We’ll Be Gone
10. Embrace the Oblivion
11. Veleno

Lineup

Paolo Rossi: bass, vocals (clean, backing)
Francesco Paoli: guitars, vocals (lead)
Francesco Ferrini: piano, orchestrations
David Folchitto: drums
Fabio Bartoletti: guitars (lead)
Veronica Bordacchini: vocals (soprano)