Death Angel – Humanicide

Il 05/06/2019, di .

Gruppo: Death Angel

Titolo Album: Humanicide

Genere:

Durata: 47 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

75

Il tempo in questi giorni non si può dire clemente, la primavera sembra non essere ancora pienamente arrivata o forse lo è nella sua forma più classica, capricciosa e volubile. Ma la primavera potrebbe anche voler significare il risveglio di tante sensazioni ed emozioni umane compresa la creazione di opere d’arte visive o musicali, in questo quadro va vista la nuova opera musicale dei Death Angel con ‘Humanicide’ che esce praticamente tre anni esatti dalla loro ultima fatica ‘The Evil Divide’. Ed oggi possiamo parlare di risveglio perché l’ascolto di queste dieci nuove canzoni riporta alla mente sensazioni mai sopite del tutto ma che riemergono in tutta la loro prepotenza, emozioni che solo la musica di una certa qualità è in grado di poter ‘materializzare’. ‘The Evil Divide’ era un bellissimo album, ben prodotto e suonato in maniera egregia e ci si aspettava che il quintetto capitanato da Mark Osegueda potesse per lo meno rispettare quei canoni qualitativi….dopo svariati ascolti possiamo dire che non solo quelle ‘promesse’ sono state non solo mantenute ma sono andati addirittura oltre con un album che mostra tutta la maturità che hanno acquisito dopo trent’anni di onorata carriera (eccezion fatta per quel buco temporale da ‘Act III’ del 1990 e ‘The Art Of Dying’ del 2004 che ne ha sancito il ritorno sulle scene). Partiamo dalla produzione pulita ed estremamente potente che riesce a mettere in risalto ogni singolo strumento supportando egregiamente esecuzioni strumentali che lasciano il segno, chitarre graffianti e chirurgiche sempre ispirate e mai banali, una sezione ritmica precisa e possente in grado di dettare i tempi in ogni singolo frangente. E poi Mark Osegueda, la sua voce in questo album si tinge di colori diversi ed una profondità che forse non gli conoscevamo o che, probabilmente, non era ancora in grado di esprimere: non solo vocal graffianti ma anche evocative in un mix dove è riuscito più che mai ad esprimere le sensazioni e le emozioni di cui i testi di volta in volta avrebbero avuto bisogno. Nessuno di loro ha svolto il classico compitino, qui si è andati ben oltre sia in fase esecutiva che, soprattutto, compositiva: qui troviamo i Death Angel più ‘arrabbiati’ di sempre così come evocativi, epici, introspettivi. Non ci credete? Prendete ad esempio la furia cieca di ‘Divine Defector’ con quel suo retrogusto power punk o ‘Immortal Behated’ con i suoi ritmi sincopati, le chitarre arpeggiate ed un Osegueda con una voce potente e meno graffiante del solito, un brano che potrebbe ricordare una versione maggiormente thrash di ‘I Die For You’ degli Iced Earth…ascoltatela tutta d’un fiato e godetevi tutta l’epicità ed i toni sinistri, quasi diabolici, del piano posto proprio in chiusura. La title track e ‘The Pack’ sono i due per così dire singoli che ne hanno preceduto l’uscita, sono i brani che più si avvicinano al loro classico thrash metal con il quale il pubblico li ha sempre conosciuti ed apprezzati, ascoltando le altre canzoni del lotto sembrano quasi banali e scontate pur nella loro bellezza ed immediatezza. Per capire quanto sopra immergetevi in alcuni degli highlight del disco come ‘Aggressor’ dove si mischiano elementi thrash, progressive ed acustici; oppure tuffatevi in ‘Alive And Screaming’. Come bene si evince fin dal titolo, questo è un brano dove la voce di Osegueda raggiunge tonalità ed una potenza espressiva eccellente, viene voglia di poterlo cantare a squarciagola non solo sotto la doccia, il riffing e le trame soliste del duo Cavestany / Aguilar sono evocative, ammalianti, a tratti incisive tanto da non concedere scampo al fortunato ascoltatore. ‘Revelation Song’ è un altro brano dal tempo sincopato, lento e quasi ipnotico, anni fa l’avremmo definita il classico ‘pesce fuor d’acqua’ ma nel contesto generale di ‘Humanicide’ è efficace pur non raggiungendo la qualità degli altri brani qui presenti, quasi un intro all’ultimo ‘Of Rats And Men’, un’altra scheggia impazzita che meglio non potrebbe chiudere un album intenso che ci mostra una band in uno stato di grazia esecutiva e compositiva che rende onore ad una carriera che li ha sempre visti tra i capofila del thrash metal. L’aggiunta di differenti elementi come le chitarre acustiche o parti di piano, le variazioni ritmiche così ben bilanciate fanno di ‘Humanicide’ un ottimo esempio di cosa sia il thrash metal nonché forse il miglior album che la band abbia mai prodotto. Solo una precisazione: il promo a nostra disposizione non dispone della bonus track ‘The Day I Walked Away’, ci scusiamo se non viene presa in considerazione nelle righe che vi trovate di fronte. Detto ciò….ora aspettiamo di ascoltare queste canzoni dal vivo, il luogo naturale dove potranno risplendere insieme agli altri classici della loro precedente discografia.

Tracklist

01. Humanicide
02. Divine Defector
03. Aggressor
04. I Came For Blood
05. Immortal Behated
06. Alive And Screaming
07. The Pack
08. Ghost Of Me
09. Revelation Song
10. Of Rats And Men

 

Lineup

Mark Osegueda: vocals
Rob Cavestany: lead guitars
Ted Aguilar: rhythm guitars
Will Carroll: drums
Damien Sisson: bass