Alter Bridge – Walk The Sky

Il 29/10/2019, di .

Gruppo: Alter Bridge

Titolo Album: Walk The Sky

Genere: ,

Durata: 60 min.

Etichetta: Napalm Records

Distributore: Audioglobe

70

Alter Bridge, un nome. Una garanzia. Una volta c’era una pubblicità che recitava così, chi ha i capelli bianchi o chi semplicemente li ha persi come il sottoscritto se lo ricorderà sicuramente. Solo che a volte, per diffidenza o per le tante aspettative che di volta in volta ci creiamo, queste garanzie sembrano non essere tali. E allora in questi casi bisogna prendersela comoda, procedere per gradi ed a piccoli passi senza cercare il disco perfetto o quello che ci cambierà la vita. ‘Walk The Sky’ è un album dove si respira quell’aria sicura di chi sa il fatto suo, musicisti che con precisione chirurgica hanno prodotto un nuovo disco a distanza di tre anni esatti dal precedente come sempre hanno fatto fin qui in carriera. Ed è forse questa la sensazione che vi colpisce dopo i primi ascolti di un disco composto da ben quattordici canzoni per un’ora totale di musica dove il quartetto statunitense non ha osato ma ha scritto e composto brani che sono rimasti fedeli al loro classico trademark, un eccesso di sicurezza che però apre ad un’altra sacrosanta considerazione: il loro mestiere lo sanno fare più che bene, eccome. ‘Walk The Sky’ non è affatto un brutto disco, tutt’altro perché chi fino ad oggi ha apprezzato la loro discografia non potrà che apprezzare anche questo nuovo capitolo, rimarrà deluso solamente chi invece si aspettava qualcosa di nuovo. Forse non era per loro il momento giusto di avventurarsi in soluzioni sperimentali che probabilmente ne avrebbero snaturato il sound, non se la sono sentita di rischiare e sono andati sul sicuro: a livello di songwriting hanno aggiunto qua e là qualche synth ma sostanzialmente il songwriting è quello di ‘Blackbird’ o ‘Fortress’ con l’unica pecca rappresentata da una produzione troppo pompata che rischia così di far perdere dinamica al risultato finale ma ormai questa è una tendenza comune a tante band. La melodia la fa da padrona, Myles Kennedy utilizza sempre in maniera impeccabile la sua voce raggiungendo picchi notevoli nel modo in cui riesce ad interpretare i singoli brani, canzoni come ‘Native Son’, l’hard rock di ‘Godspeed’, la title track o le già edite ‘Pay No Mind’, ‘In The Deep’ sono tra gli indiscussi highlight di un album che dal vivo probabilmente troverà la sua migliore dimensione. Rispetto all’ultimo ‘The Last Hero’ oggi il sound ha perso quella sua estrema aggressività lasciando il posto ad uno spiccato senso della melodia, un’orecchiabilità che cresce ascolto dopo ascolto, esponenzialmente ed in maniera costante e che non deve essere confusa con il termine “commerciale”. L’unica concessione al precedente album è ‘Forever Falling’, ruvida fin dalle prime battute, complice anche il cantato di Mark Tremonti al posto del buon Kennedy che a tratti sembra essere un out-take dell’ultima produzione in studio dei Tremonti ‘A Dying Machine’ uscito a giugno dello scorso anno. ‘Walk The Sky’ è un po’ la “coperta di Linus” degli Alter Bridge con la variabile dell’estrema godibilità che il suo ascolto risulterà essere…bentornati.

Tracklist

01. One Life
02. Wouldn’t You Rather
03. In The Deep
04. Godspeed
05. Native Son
06. Take The Crown
07. Indoctrination
08. The Bitter End
09. Pay No Mind
10. Forever Falling
11. Clear Horizon
12. Walking On The Sky
13. Tear Us Apart
14. Dying Light

Lineup

Myles Kennedy: vocals, rhythm and lead guitar, additional vocals on “Forever Falling”
Mark Tremonti: lead and rhythm guitar, additional vocals, lead vocals on “Forever Falling”
Brian Marshall: bass guitar
Scott Phillips: drums, percussion, keyboards