Mhole – Sporhes

Il 10/01/2020, di .

Gruppo: Mhole

Titolo Album: Sporhes

Genere: , ,

Durata: 54 min.

Etichetta: Hellbones Records - Xonar

75

Quando mi arriva un album firmato da Giovanni Leonardi – cosa che capita spesso, visto la prolificità del personaggio – io sono contento, perché so che sarà un bel disco e sopratutto non banale. Questa convinzione è frutto dell’ottima impressione lasciatami dai suoi lavori a firma Siegfried, Divisione Sehnsucht, Carnera e Senketsu No Night Club. Un raro caso in cui quantità e qualità vanno di pari passo. Dopo la sviolinata iniziale, passiamo all’attualità, ossia i Mohle, progetto condiviso con Moreno Padoan, proprietario della Xonar Records e degli omonimi studios, oltre che musicista negli Artcore Machine e negli Otur Boyd. Per la prima volta mi trovo in seria difficoltà, non per la qualità della musica di questa nuova creatura, me per la descrizione della stessa tramite delle parole. A questo punto, partiamo dalle etichette che la band affibbia al proprio sound: abstract techno industrial, bacteriological noise e anti-music active principle. Chiaro, no? No? Allora andiamo oltre, proviamo con l’immagine di copertina che immortala quattro dita il cui colore tende all’argento. Questi elementi appaiono quasi in contrasto tra loro, da un lato la mano sporca di sangue (umanità e lavoro), dall’altro l’argento (disumanità e lavoro). Questo perché l’ambient-noise del duo è al contempo il lavoro dell’uomo delle macchine. Carne e transistor si uniscono, non c’è mai disumanizzazione completa; non c’è mai umanizzazione completa. Il rumore domina, forse è lui il vero sovrano, il resto viene dopo. Un flusso di note, o di non-note, incostante, pulsante, annichilente. Quasi un ciclo di vita, reale e artificiale, che nasce e si consuma, non prima di essersi riprodotto. La negazione della musica è essa stessa musica, e come tale suono e portatore di vita (in principio era il verbo). Ed è forse questo il senso del disco, svelato dal titolo dello stesso, ‘Sporhes’. Canzoni che sono frammenti sonori, piccole spore portatrici di vita. Di quale tipo di vita, umana o artificiale, non è dato sapersi, forse perché ormai il limite tra le due si sta sempre più assottigliando. Le spore ci circondano, e se avessero avuto il dono della parola, probabilmente avrebbero detto qualcosa di simile a “Noi siamo Sporhes. Le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche saranno assimilate. La resistenza è inutile”, parafrasando i temibili Borg di Star Trek.

Tracklist

01. Toxycology Report
02. Shamanism
03. Coniina
04. Psilocybin
05. Precatorius
06. Synapses Collapse
07. Stramonium
08. Amanita Phalloides
09. Neurotoxin
13:13
10. Paroxysmal Syndrome

Lineup

Giovanni Leonardi:
Moreno Padoan: