Banana Mayor – Primary Colours Pt. II: The Blue

Il 12/02/2020, di .

Gruppo: Banana Mayor

Titolo Album: Primary Colours Pt. II: The Blue

Genere: ,

Durata: 40 min.

Etichetta: Triple A Events Records

76

Si parla di colori primari, di blu, di sensazioni legate a una spirale di suoni indiscutibilmente moderni ma con i piedi ben piantati nella tradizione. Bene, ce n’è abbastanza per sentirsi a casa, poiché i Banana Mayor danno l’impressione di muoversi sul bordo di almeno tre generi, ponendosi come perno tra lo stoner anni ’90, la psichedelia d’annata e l’alienazione tooliana dai ritmi ostinati, spesso richiamata nella forma assunta agli A Perfect Circle.
In realtà, i Banana Mayor esistono da un bel po’ di tempo (una quindicina d’anni, direi), e quello della trilogia dei colori è solo l’ultimo, ambizioso progetto di una band che viene da radici progressivamente allentate se non recise, come l’hardcore/punk e il metal, ma che lasciano il segno nell’ampio background compositivo da cui attinge il presente lavoro – nella fattispecie, si tratta della seconda parte della trilogia, con il primo capitolo dedicato al rosso che è uscito nel 2016. Comunque sia, cosa ben più importante delle credenziali sono le composizioni, e su queste non ci piove: l’ensemble può fare affidamento su un lotto solido e anche variegato, che fa il giro delle varie influenze per poi tornare spesso e volentieri nei lidi del “post”, questi sì, battuti e percorsi palmo a palmo. E dire che ‘Primary Colours Pt. II: The Blue’ inizia nel modo più classico possibile, con la marcia da caterpillar di ‘Out Of My Shell’ su cui si insinuano le sferzate tanto care alla coppia Scott Reeder / Brant Bjork e le vocals abrasive di Stefano Capozzo, qui calato in un ruolo da urlatore nello stile di Alex Newport dei Fudge Tunnel, una funzione che verrà poi mitigata all’occorrenza nel corso delle tracce successive.
La spirale, il circolo: sarà questa la metafora che muove brani come ‘Bitter Smile’ o ‘Shades Of Dawn’ verso una tensione che è quasi zeppeliniana, sia nella ricerca melodica che nell’uso di ritmi non sempre convenzionali? Certo è che le creature di Maynard James Keenan sono un po’ gli spiriti guida dei momenti più sperimentali dei Banana Mayor, a partire dalle tracce succitate per giungere alla polverosa suite ‘Night Owl’, sorta di contraltare alla (rassicurante?) nenia del primo singolo estratto, ‘The Scarecrow Walks At Midnight’. Paradossalmente, è quest’ultimo a presentare una miscela meno definibile, in cui le componenti dispiegate sinora tendono a liquefarsi, a divenire parte integrante di un monolite unico piuttosto che rappresentare le facce distinte di un prisma, laddove un lick di chitarra con il pick up al manico va ad insinuarsi su una partitura a più voci, realizzando un crossover ideale. Ecco, a parte le mie metafore tratte dal sussidiario della geometria solida, va detto come l’intento “descrittivo” della traccia in questione venga raggiunto appieno, tanto da favorire l’approdo sui lidi ben noti di cui sopra con ‘Fall in Blue’ e ‘Blue Men’, due episodi che accarezzano il giro Touch & Go / Dischord (un po’ Fugazi, un po’ Karate), con la promessa di rendere nel modo migliore nella dimensione live. Ecco, sono riuscito a finire la recensione senza citare Kieslowski, Lucarelli o Chet Baker nel bel mezzo del testo, e questo significa una sola cosa: colori a parte, la proposta dei Banana Mayor merita attenzione: a voi l’ascolto…

Tracklist

01. Out Of My Shell
02. Bitter Smile
03. The Scarecrow Walks At Midnight
04. Fall In Blue
05. Night Owl
06. Blue Men
07. Shades Of Dawn

Lineup

Stefano Capozzo: vocals
Alberto Pinto: guitars
Alessio Amatulli: bass guitar
Alessandro Fornari: drums