Demons & Wizards – III

Il 19/02/2020, di .

Gruppo: Demons & Wizards

Titolo Album: III

Genere:

Durata: 64 min.

Etichetta: Century Media

Distributore: Sony

65

L’abbiamo aspettato, agognato, voluto con tutte le nostre forze e alla fine eccolo… O magari non ce ne fregava assolutamente nulla e ce lo troviamo davanti lo stesso. E pensate, ci ha messo solo quindici anni ad arrivare, più dei sette anni di vacche magre e dei sette di vacche grasse messi assieme. Una gestazione da far invidia a un’opera pubblica italiana, insomma. Di cosa stiamo parlando? Be’, visto che ci avete cliccato sopra, forse lo sapete: la terza opera del progetto Demons & Wizards, chiamata semplicemente ‘III’. Un’originalità che parte dal titolo e si snoda per tutto l’album. Dai, cerchiamo di essere seri.

S1: Certo che quindici anni sono un pochino troppi per una cosa così…
S2: Zitto, che deve fare la recensione… e sono le 2.30 di notte.
S3: Voi due state sempre a litigare, anche quando parliamo di Blind Guardian e Iced Earth.

Dicevamo, quindici fottuti anni da ‘Touched By the Crimson King’ – il secondo full-length ispirato alla ‘Torre Nera’ di Stephen King – e ben venti dal disco d’esordio, che conteneva uno dei pezzi migliori delle discografie di entrambe le band coinvolte, ‘Fiddler On The Green’. Ma ora cosa ci abbiamo tra le mani? Sì, alla fine la domanda è semplicemente questa. I riff spadroneggianti di Jon Schaffer e l’inconfondibile ugola di Hansi Kürsch riescono ancora a stare al passo con i tempi, a lucidare l’acciaio come i bei vecchi tempi? Eh…

S1: Adesso scrive no e vedrai quanto gli rompono i coglioni quelli che stanno di là della tastiera.
S2: Cazzo, stavolta mi sa che c’hai ragione. Belli i tempi del cartaceo in cui gli insulti te li prendevi da un tizio che leggeva Metal Hammer seduto sul cesso alle sei di mattina…
S3: Sto zitto.

No, il confronto con l’inesorabile trascorrere degli anni i nostri due inossidabili titani del metallo non lo reggono. Eppure, una cosa dobbiamo dirla: la minestra la sanno riscaldare. In ‘III’ c’è davvero poco fuori posto. E ammetto anche di aver provato un minimo sussulto nei primi secondi di ‘Timeless Spirit’. Ma c’è un però, grosso almeno come le chiappe di Cthulhu. Questo però è la ripetitività intrinseca di questo nuovo disco. Un’audacia perduta tra le sabbie del tempo. Una forza mitigata dall’agio, dagli allori su cui due tra le più grandi figure del metal si sono accomodati in questi quindici anni passati a sfornare album discutibili e talvolta mediocri anche nelle band-madre. Forse, i tratti di ‘III’ che colpiscono sono soltanto frutto di un maledetto effetto nostalgia che attanaglia mente e cuore, un effetto difficile (anzi, impossibile) da scrollarsi di dosso.

Questa era la voce obiettiva. Se devo parlare soggettivamente, in maniera parziale… Be’, in questo caso, posso dire di essermi goduto il disco. Permane tuttavia una questione importante: l’ho sentito almeno cinque volte e non mi ricordo nulla. Non so se sono io, ma vedo che è una cosa che tende a ripetersi con nove decimi della roba che ascolto. Ma questa è un’altra storia.

S1: Dai, questa ventina di euro ce la teniamo per il nuovo dei Pullu Strullu.
S2: Fanculo, io vado a comprarmi il vinile.
S3: Incorreggibili teste di cazzo.

Tracklist

01. Diabolic
02. Invincible
03. Wolves In Winter
04. Final Warning
05. Timeless Spirit
06. Dark Side Of Her Majesty
07. Midas Disease
08. New Dawn
09. Universal Truth
10. Split
11. Children Of Cain

Lineup

Hansi Kürsch: lead & backing vocals
Jon Schaffer: rhythm and lead guitars, bass, 6 and 12 string acoustic guitars, mandolin, keyboards, backing vocals