Electric Mob – Discharge

Il 11/06/2020, di .

Gruppo: Electric Mob

Titolo Album: Discharge

Genere: , ,

Durata: 47 min.

Etichetta: Frontiers Records

85

Gli ‘Electric Mob’ vengono dal Brasile, ma è bene specificarlo subito, di  brasiliano legato alle roots della loro terra non hanno nulla. Sono numerose le band nate in questo splendido paese del Sud America, Sepultura e Angra in primis, che inglobavano nel loro stile espliciti richiami ai suoni tribali carioca, ma qui siamo sulle coordinate di un Melodic Hard Rock dalle tinte graffianti ed energiche che si avvicina a ben altre sonorità. Ci troviamo infatti nei territori dei grandi maestri degli anni settanta ed ottanta. Le note di accompagnamento all’album fornite dalla casa discografica parlano di uno stile ispirato agli Aerosmith – in minima parte, ad essere sinceri – e ad altre più care ai Guns N’ Roses – qui ci siamo, ma soltanto in parte, come possiamo riscontrare nella ballad ‘Your Ghost’ e in alcune parti vocali lungo le tracce della release.
Le influenze provenienti dall’Hard Rock melodico più classico sono mescolate con sapienza a soluzioni più moderne nelle quali un certo groove caro ai ‘Gotthard’ del nuovo millennio emerge spontaneo. Proprio alla band di Leo Leoni si ispirano molte delle cavalcate di ‘Discharge’ ed al compianto vocalist Steve Lee pare essere legato il singer Renan Zonta, già concorrente in passato del programma The Voice Of Brazil. L’impronta di Steve Lee è evidente in ‘Devil You Know’, ‘123 Burn’ e ‘Higher Than Your Heels’, un trittico esplosivo ed energico, zeppo di quel ‘Rock’n Roll’ che ha fatto la storia dei decenni passati. Zonta è un animale da palcoscenico, ma prima di tutto è un Cantante con la C maiuscola, capace di trascinare l’ascoltatore dentro un vortice di energia che non accenna a placarsi neppure nelle tracce più morbide del disco come ‘Got Me Running’ e la già citata ‘Your Ghost’, che richiama l’Axl Rose’ più intimo. La sezione ritmica formata da Yuri Elero al basso e André Leister dietro le pelli si dimostra essere una vera e propria  macchina da guerra, una base solida che produce un groove granitico sul quale la chitarra di Auwarter può giocare con semplicità nella ricerca di soluzioni sonore nel complesso innovative – per quanto questo aggettivo debba oggi essere preso con le pinze – e cariche di pathos, marcatamente Rock’n Roll, ma con accenni di Blues, Country e Folk, il tutto centrifugato nel migliore dei modi e senza che il risultato perda di qualità. Tutte queste influenze, insieme alla sezione ritmica, sorreggono le differenti prestazioni di Zonta dietro il microfono che dà prova di grande talento e versatilità, come in ‘Far Off’ nella quale il cantante si avvicina – non copia, ben inteso – il mito Robert Plant. Lo stile del pezzo ricorda infatti alcune soluzioni già adottate dai Led Zeppelin, ma è chiaro che si tratta di sfumature prese in prestito, stiamo pur sempre parlando di Maestri del Rock. Pure non inventando nulla di nuovo – pare un’impresa titanica nel 2020 – gli Electric Mob riescono a fare proprie le basi del genere e le rivoltano completamente per consegnarci un disco che dimostra quanto l’Hard Rock goda ancora di ottima salute. Un disco che farà scatenare i suoi più puri appassionati, ma non solo, grazie alla versatilità delle canzoni presentate dalla band.
Una nota di merito all’artwork davvero originale che rimanda direttamente agli anni Ottanta grazie al logo della band costruito con tubi al neon, alternato al titolo dell’album verniciato a bomboletta in stile graffito, chiaro richiamo ad una ricercata modernità che nel disco emerge prepotente.
In sintesi, ‘Discharge’ è un album strepitoso che una volta posato sul piatto non riuscirete a togliere facilmente. Gli ‘Electric Mob’ sanno il fatto loro e dopo questa prima prova in studio, non considerando l’EP ‘Leave A Scar’ del 2017 che mostrava già un assaggio delle capacità dei quattro musicisti, le premesse per una carriera ricca di soddisfazione ci sono tutte. Segnatevi questo nome, ne sentiremo parlare a lungo. Album imperdibile!

Tracklist

01. Awaken
02. Devil You Know
03. King’s Ale
04. Got Me Runnin’
05. Far Off
06. Your Ghost
07. Gypsy Touch
08. 123 Burn
09. Upside Down
10. Higher Than Your Heels
11. Brand New Rope
12. We Are Wrong

Lineup

Renan Zonta: Voce

Ben Hur Auwarter: Chitarra

Yuri Elero: Basso

André Leister: Batteria