Angel – A Woman’s Diary Chapter II

Il 01/09/2020, di .

Gruppo: Angel

Titolo Album: A Woman's Diary Chapter II

Genere: ,

Durata: 50 min.

Etichetta: Massacre Records

Distributore: Audioglobe

61

Ci è un po’ difficile parlare di questo ‘A Woman’s Diary – Part II’, secondo disco pubblicato sotto il monicker “Angel”, per una serie di motivi che andiamo subito a spiegare. Volendo centrare subito il punto diciamo “cruciale”, diciamo senza troppi giri che il disco, almeno ai primi ripetuti ascolti, ci ha annoiato. Beh, in genere su questo ci sono poche scusanti… molti artisti possono sostenere fino alla morte che “l’album è stato scritto per me, non mi interessa niente di quello che pensa chi me lo ascolta”, ma dal momento in cui viene messo in vendita su uno scaffale, un album diventa un oggetto di intrattenimento. E la noia o la scarsa fruibilità, da questo punto di vista, è quindi un difetto piuttosto grave. Però, c’è da dire che questo album nasce in maniera piuttosto atipica, motivo per cui abbiamo moltiplicato gli ascolti, cercato di cambiare punto di vista, e ci accingiamo quindi a scrivere questa disamina.

Un po’ di storia: ‘Angel’ è un monicker dei primi 2000, quando Helena Iren Michaelsen, giovanissima cantante norvegese, fonda questo gruppo dando alle stampe un album un po’ deboluccio e superficiale (orrida la copertina diavoletto). Negli anni subito precedenti però la carriera della giovane singer aveva preso diversi scossoni: convocata inizialmente da un Mark Janssen esule dagli After Forever per i Sahara Dust, Helena ha poi visto però Mark stesso trasformare il progetto negli Epica, ricevendo così un inatteso benservito e vedendosi sostituire al microfono dalla in futuro ben più famosa Simone Simmons. A seguito di questi eventi Helena fondò poi gli Imperia, band con la quale in 15 anni pubblicherà cinque album (l’ultimo del 2019). Il progetto ‘Angel’ finisce quindi – almeno per il mercato discografico – nel dimenticatoio, rappresentato da un unico, scialbo, disco. Ma spesso le cose dimenticate o nascoste diventano care per chi le ha a cuore, e così ‘Angel’ diventa una sorta di diario vero e proprio, una virtuale presenza amica che ascolta gioie e dolori di una Helena che mano a mano cresce e fa esperienze. Tutto questo per dire che il secondo capitolo di ‘A Woman’s Diary’ ha una connotazione fortemente diversa dal primo: è un lavoro fortemente personale, sentito, e come tale pieno di significato.  Per contro, per una narrazione di questo tipo ci si è avvalsi di una struttura scarna, minimale: il risultato è molte tracce pianistiche, poco – davvero poco (metal o symphonic metal che dir si voglia)  e un emozionalità che – sebbene presente – traspare più dai testi e dal mood generale che dalla musica in sé, rimanendo quindi a tratti un po’ arida, almeno per noi.

Bei passaggi ci sono: ‘My Desire’ ha melodie, sonorità e percussioni interessanti e inattese, ‘Happy Birthday’ è cantata in maniera splendida e presenta tocchi jazz e soul, mentre la chitarra acustica di ‘Rock in The Sea’ presenta addirittura input flamencati. I pezzi sono in genere teatrali, patinati e scintillanti, figli sicuramente di una cura ai dettagli estrema, ma mancano appunto in certi casi della capacità di intrattenere, di quel piglio che ci renderebbe l’album più fruibile. Ammettiamo che dopo parecchi ascolti i siamo anche affezionati ad alcuni passaggi… ma secondo noi il disco intero non può ambire a un voto superiore alla sufficienza qui stampigliata. Ma il disco ve l’abbiamo descritto… se volete entrare in contatto con i pensieri e i sentimenti di questa comunque brava artista, un giro su questo album potrebbe fare al caso vostro.

Tracklist

01. Never Again
02. Street Child
03. I Don’t Believe
04. Imprisoned
05. Do You Hear Me Cry
06. Eg Ser
07. Happy Birthday
08. My Desire
09. Rock in the Sea
10. Silence
11. Angel Maria
12. Goodbye
13. Angel Maria’s Poem

Lineup

Helena Iren Michaelsen: vocals
Oliver Philipps: all instruments