Oceans Of Slumber – Oceans Of Slumber

Il 07/09/2020, di .

Gruppo: Oceans Of Slumber

Titolo Album: Oceans Of Slumber

Genere: , , ,

Durata: 71 min.

Etichetta: Century Media

Distributore: Sony

78

A conti fatti, pensiamo che ci fossero un po’ di persone che li aspettassero al varco. Gli Oceans Of Slumber si erano resi autori con l’album ‘The Banished Heart’ del 2018 del famoso “salto di qualità”, quello che si auspica sempre per le band meritevoli di attenzione, e quindi adesso – due anni dopo – era logico che venissero chiamati a confermare la maturità raggiunta con quell’album. Prova superata? Ci metteremmo un bel sì, considerando ovviamente la qualità (altissima) dell’album, ma valutando anche i problemi riscontrati in questi ultimi due anni e gli inaspettati approccio e direzione artistica scelti. Rimasti orfani infatti di tutta la band esclusi i leader Cammie Gilbert (voce) e Dobber Beverley (batteria), gli Oceans sfruttano un po’ a sorpresa questa spaccatura in formazione per focalizzare il sound in una direzione ben precisa e forse meno varia, uscendo però con un album dalla personalità e dal sound ben precisi, un lavoro che non a caso riporta il nome della band, a ribadire che questi sono i veri Oceans Of Slumber.

Venendo alla musica, quanto Gobber e Cammie hanno cristallizzato in undici lunghe tracce più una cover (‘Wolf Moon’ dei Type O Negative) risulta essere una versione meno rallentata ma più death-oriented del progressive gothic/doom che già si ascoltave su ‘The Banished Heart’. Il paragone che ci piace di più fare nel parlare di questo disco è quello con un Blackwater Park un po’ imbastardito: il contrasto che ai tempi si notò tra le sonorità più calde di ‘Still Life’ e quell’album, più cupo e macabro, è esattamente il tipo di contrasto che notiamo con il più furioso, ma meno focalizzato, ‘The Banished Heart’. L’elemento gothic/doom è sempre predominante, basta un ascolto a brani come ‘The Adorned Fathmless Creation’, ‘I Mourn These Yellowed Leaves’ o ‘The Soundtrack To My Last Day’ per rendersene conto. Nei pezzi citati si trovano infatti tutti gli elementi propri del genere: la lentezza e la pesantezza del riffing ci parla di My Dying Bride e compagnia della Peaceville; il growl cupo e cavernoso accompagna segmenti ritmici essenziali ma vorticosi conditi da una batteria molto creativa; e per concludere anche tutti gli altri aspetti, da quello lirico a quello grafico passando per i titoli, è estremamente ancorato a quel tipo di estetica. Ci sono poi brani un po’ più corti, nei quali le harsh vocals si diradano e lasciano tutto lo spazio alla timbrica cangiante di Cammie; ecco in quei frangenti non è forse l’elemento doom a prevalere, ma una forte matrice cupa e oppressiva rimane sempre presente, sotto l’onnipresente struttura progressive. Quali sono quindi i punti di distacco da ‘The Banished Heart’? Come dicevamo prima, questo disco ci sembra più a fuoco, è come una versione limata, corretta e perfezionata del Oceans Mark 2018. Sono scomparse le già rade tentazioni djent/metalcore che ogni tanto sbucavano sui dischi prima di ‘Winter’, gli elementi psichedelici e blackened sono stati ridotti ad apparizioni solo quando serve,  il tutto è stato compattato e rifinito attorno ai cardini prog, doom e death, cercando comunque di mantenere la vastita di respiro fornita dall’ugola duttile di Cammie.

Un gran lavoro, dobbiamo ammetterlo. ‘Oceans Of Slumber’ è sicuramente di difficile assimilazione, un disco oscuro e pieno di significato che potrà allontanare coloro che cercano sonorità più easy. Ma per chi vede nella musica il modo perfetto di esprimere rammarico, angoscia e abbandono, le note messe insieme da questo unico combo texano possono davvero aprire un mondo. Non ci resta che esplorarlo.

Tracklist

01. The Soundtrack To My Last Day
02. Pray For Fire
03. A Return To The Earth Below
04. Imperfect Divinity
05. The Adorned Fathomless Creation
06. To The Sea (A Tolling Of The Bells)
07. The Colors of Grace
08. I Mourn These Yellow Leaves
09. September (Momentaria)
10. Total Failure Apparatus
11. The Red Flower
12. Wolf Moon

Lineup

Dobber Beverly: drums, piano
Cammie Gilbert: vocals
Mat V. Aleman: keyboards
Semir Özerkan: bass, vocals
Jessie Santos: guitar
Alexander Lucian: guitar, vocals