Amaranthe – Manifest

Il 06/10/2020, di .

Gruppo: Amaranthe

Titolo Album: Manifest

Genere: , , ,

Durata: 40 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

85

Gli Amaranthe sono un’originale band svedese, composta da musicisti di buon livello, che da anni ci deliziano di melodie miste tra industrial metal, nu metal, death metal ed elettro pop. Insomma, un alternative metal molto giovanile, che fin da subito hanno trovato giudizi contrastanti tra chi ne apprezzava lo stile sicuramente poco consono al metal tradizionale e chi no. Di certo, da qui ai prossimi anni rimarrà molto probabilmente nella storia delle band che hanno fatto divertire molte persone sia dal vivo che su cd. In breve, gli Amaranthe coniugano raffinatezza e divertimento allo stato puro.

Band che viene spesso sottovalutata e ricordata solo per la brava Elize Ryd, ma che da qui in poi, non sarà più così, perché ci troviamo di fronte a un disco molto convincente, emozionante e carichissimo di pura energia metallara. Trainati da Elize – che fu a un passo dal sostituire Tarja Turunen durante un momento di debolezza in casa Nightwish – si fanno forti dell’esperienza del chitarrista e tastierista Olof Mörck, già prima chitarra di Dragonland e Nightrage. Le vere ispirazioni degli Amaranthe sono però in parte elettroniche: il synth utilizzato rimandano sempre alla elettronic music, e non raramente nei brani di ‘Manifest’. Anzi, ormai sono quasi un marchio di fabbrica.

Ad aprire le danze abbiamo una potente ‘Fearless’ che fa subito battere il piede e fare headbanging. Un brano puramente da sballo, (finita di ascoltarla la prima volta, ho schiacciato replay per le successive tre volte), come i successivi ‘Make It Better’, ‘Scream My Name’ e ‘Viral’. Insomma, nessuno dei brani di questo lavoro passa per inosservato o noioso.
In tutte i pezzi le voci di Nils, Elize Ryd e il growl Henrik Englund Wilhelmsson sono ben distinte e lavorate molto bene senza l’uso di distorsori o aiuti vari, come anche in ‘BOOM!1’ che pare un brano uscito da un feat tra Limp Bizkit e Slipknot, una mina in faccia che nemmeno Obelisco Del Tiranno non darebbe un pugno così forte all’ascoltatore.
Da sottolineare gli assoli delle track, quasi sempre brevi, ma giusti, non si perdono in note inutili. E poi, man mano che si prosegue, la voglia di ascoltare l’intero album aumenta vertiginosamente, senza mai stoppare o skippare un brano. Unica pecca forse è la canzone ‘Do Or Die’ nella versione su cd non è possibile sentire con la voce di Angela Gossow, ma rimane comunque un finale coi fiocchi.

Era dai tempi di ‘Paradigm’ degli Eclipse che non sentivo un disco così potente, pur essendo questi due appartenenti a generi diversi. Con questo lavoro gli Amaranthe hanno raggiunto definitivamente il loro traguardo musicale, da sempre ricercato in mezzo alle mille note musicali che hanno ancora da essere scritte. Un traguardo che non significa “siamo arrivati”, ma semplicemente un “ce l’abbiamo fatta”. Questo anche se per molti ‘Helix’ è considerato il disco della maturità; sì, ma solo in parte, con questo lavoro la band ha compiuto quel passo che aspettavamo da tempo, al completo.

Tracklist

01. Fearless
02. Make It Better
03. Scream My Name
04. Viral
05. Adrenaline
06. Strong
07. The Game
08. Crystalline
09. Archangel
10. BOOM!1
11. Die And Wake Up
12. Do Or Die

Lineup

Elize Ryd: female vocals
Nils Molin: clean vocals
Henrik Englund: growl vocals
Olof Mörck: guitar, keyboards
Johan Andrassen: bass guitar
Morten Lowe Sorensen: drums