Nightmare – Aeternam

Il 29/10/2020, di .

Gruppo: Nightmare

Titolo Album: Aeternam

Genere: ,

Durata: 49 min.

Etichetta: AFM

Distributore: Audioglobe

70

Un cammino apparentemente senza fine quello dei Nightmare… Li conoscemmo nel primo decennio del 2000 con ‘Genetic Disorder’, uno degli album di loro che ancora preferiamo. Da lì iniziò appunto un cammino faticoso… i lavori successivi – ‘Insurrection’, ‘Burden Of God’ il piatto ‘Aftermath’ – ci delusero via via sempre di più. Classici album power metal –  il nostro genere preferito – solidi ma pesanti, statici e monolitici; capaci di pestare duro ma carenti dal punto di vista del dinamismo e della personalità. Quattro anni fa arriva invece ‘Dead Sun’, il tipico colpo alle carte che spazza il tavolo e si prende la vincita. Con le dimissioni dei fratelli Amore, che avevano caratterizzato con la propria presenza il primo corso della band, se ne andavano staticità e immobilismo; liberando il campo a robuste iniezioni di melodia portati dalla bella voce e dall’esperienza dall’allora nuova recluta Magaly Luyten, e aggiungendo anche qualche contaminazione esterna dal progressive e dal sinfonico che non snaturano il sound da sempre massiccio della band ma gli cambiano un po’ il sapore. Quell’inattesa freschezza ci fece di sicuro piacere quell’album e, anche se nessuno gridò al miracolo, chi apprezzò quella scelta spartiacque era in piacevole attesa di questo nuovo lavoro.

Lavoro che ci arriva con un batterista nuovo, un nuovo produttore (Mularoni) e soprattutto una cantante nuova – tale Madie – che non fa rimpiangere la Luyten né dal punto di vista vocale né da quello visivo, trattandosi appunto di una gran bella ragazza. Tutti cambi questi che all’inizio ci hanno spiazzato, giacchè a quel punto non eravamo più sicuri che l’unico rimasto Campion avesse deciso di mantenere il timone orientato verso il cammino intrapreso nel 2016. Dobbiamo invece dire che per fortuna il vento non ha girato e spira ancora in poppa al vascello Nightmare, spingendolo ancora di più verso le agitate acque della contaminazione. Quello che prima erano solo ‘contaminazioni’ dal prog, dal sympho e dal melo-death (anche! Provate a sentire ‘Lights On’…) diventano ora parte integrante dell’impasto; andando a diminuire ulteriormente l’aridità del sound che fu e consegnandoci i Nightmare come una versione più quadrata e senza fronzoli di band quali Pyramaze, Masterplan o FullForce, con qualche strizzatina d’occhio al thrash in più. Di momenti buoni ne troviamo eccome… i due singoli/video ‘Divine Nemesis’ e ‘Aeternam’ si rivelano scelte rappresentative e ci mostrano il lato più potente ma catchy della band, la quasi ballad ‘Crystal Lake’ conferma il lavoro di ricerca che la band francese sta ancora compiendo mentre un opener come ‘Temple Of Acheron’ mostra il lato roccioso che la band ha sempre avuto. Qualche problema ancora lo troviamo però… alcuni “esperimenti” come la già citata e fin troppo contaminata ‘Lights On’ non sono proprio riuscitissimi, e altri brani quali ‘Downfall Of A Tyrant’ o ‘Annelise’ si mostrano un po’ troppo fuori dal seminato per un album di fatto così corto, suscitando un passeggero senso di bassa focalizzazione nell’ascoltatore.

Come dicevamo, il vento sta continuando a spingere la nave verso la direzione imboccata quattro anni fa, ma la riva la vediamo ancora lontana: i Nightmare sono ancora una band in fase di trasformazione allo stato attuale, e forse dopo venti anni di carriera questo è quantomeno un po’ difficile da accettare. Ma se siete fan da lungo tempo, oppure se semplicemente vi piace il power più durotto ma sempre melodico di Brainstorm o Iron Fire, non possiamo che dirvi di ascoltare almeno una volta questo ‘Aeternam’, potrebbe comunque piacervi. Dal canto nostro, confermiamo il 70 che demmo l’altra volta e aspettiamo il prossimo album. Sarà quello dell’arrivo?

Tracklist

01. Temple Of Acheron
02. Divine Nemesis
03. The Passenger
04. Downfall Of A Tyrant
05. Crystal Lake
06. Lights On
07. Aeternam
08. Under The Ice
09. Black September
10. Anneliese

Lineup

Madie: vocals
Matt Asselberhs: guitars, growls
Franck Milleliri: guitars
Yves Campion: bass
Niels Quiais: drums