Dream Theater – Distant Memories – Live In London

Il 15/12/2020, di .

Gruppo: Dream Theater

Titolo Album: Distant Memories - Live In London

Genere:

Durata: 149 min.

Etichetta: InsideOut Music

Distributore: Sony

76

Una settimana dopo le due date italiane (Milano e Roma con due show sorprendenti) il ‘Distance Over Time Tour’ dei Dream Theater arrivò a Londra, precisamente il 21-22 febbraio all’Apollo Theater. Un tour nato per promuovere l’ultima fatica discografica ‘Distance Over Time’ ma sopratutto per celebrare il ventennale di ‘Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory’.
In pieno inizio emergenza sanitaria legata al Covid-19, i Dream Theater tennero dunque uno degli ultimi show prima dello stop totale del mondo dello spettacolo, ed è proprio dalla doppia data (entrambe sold-out) di Londra che è stato registrato ‘Distant Memories – Live In London’ il nuovo (ennesimo) live della band di Petrucci e soci.

La nuova fatica live dei Dream Theater ripropone fedelmente e integralmente la scaletta (divisa in due atti) proposta per il tour.
Nel primo atto troviamo i Dream Theater alle prese principalmente con l’ultima fatica discografica: ottimo l’inizio con la nuova ‘Untethered Angel’ (un brano che nella sua versione in studio fatica a decollare ma dal vivo assume una nuova linfa) seguita dalla suite (estrapolata da ‘Black Clouds & Silver Linings’) di ‘A Nightmare to Remember’ dove la band come sempre suona con una precisione “disumana” e Mike Mangini e l’assoluto protagonista. Le successive ‘Fall Into The Light’ e ‘Barstool Warrior’ ci riportano immediatamente nel mondo di ‘Distance Over Time’ e in questi due brani troviamo un Petrucci ispirato con un suono limpido che convince più che nella versione in studio.
Con un breve salto nel passato con l’esecuzione magistrale di ‘In The Presence Of Enemies – Part 1’ (peccato non sia stata proposta la suite per intera) e con un ritorno al presente con ‘Pale Blue Dot’ e si chiude il primo atto.
Il secondo atto è dedicato interamente a ‘Metropolis Pt. 2: Scenes From A Memory’, il maxi schermo sul palco (minimal, nessun effetto speciale) proietta una breve graphic-novel animata che presenta i personaggi del concept album che a breve sentiremo, si accendono le luci e la band torna sul palco per la strumentale ‘Scene Two: I. Overture 1928’ dove sin da subito si vede l’intesa perfetta tra la band e la solita incredibile precisione di tuti i componenti a livello strumentale.

Già, tutto impeccabile a livello strumentale, ma LaBrie? Chi vi scrive, come penso buona parte degli amanti dei DT, aveva molti dubbi sulla possibili prestazioni del canadese nel dover cantare tutte le sere integralmente ‘Metropolis Pt. 2: Scenes From a Memory’. Dubbi che sono stati quasi totalmente smentiti, perché (esattamente come nella data di Milano) in questo nuovo live LaBrie, canta bene, sicuramente su alcune parti ha dovuto modificare le linee vocali abbassandole (una scelta più che normale considerando che il cantante canadese ha ormai 57 primavere alle spalle), ma con grande esperienza è riuscito a portare a casa una prestazione ottima che soddisferà anche gli ascoltatori più critici.
Tornando al live da segnalare la prestazione di ‘Beyond This Life’ con Mike Mangini e John Petrucci sugli scudi e di ‘Home’ dove il basso di Myung è devastante. Gli intrecci funambolici tra le tastiere inclinabili di Rudless e le chitarre di Petrucci su ‘The Dance Of Eternity’, ci accompagnano verso il gran finale che culmina con ‘Finally Free’ dove a stupire nella prima parte è LaBrie, mentre nella parte conclusiva del brano il mattatore è nuovamente Mangini che suona dei fill in controtempo che tanto stanno facendo discutere il web con il solito (ormai noioso) paragone con Mike Portnoy. Finito ‘Metropolis Pt. 2: Scenes From A Memory’ i Dream Theater decidono di tonare su ‘Distance Over Time’ suonando ‘At Wit’s End’ come encore.

Ottima anche la regia e la fotografia per quanto riguarda la partite video, nonostante un palco veramente minimal senza nessun tipo di effetto speciale e una band piuttosto statica (tolto un LaBrie scatenato e qualche camminata di Rudess con la sua keytar) si respira molto bene l’atmosfera quasi solenne che si trova a ogni concerto dei Dream Theater.

Ma, in conclusione, vale la pena comprare l’ennesimo live dei Dream Theater? Se siete “die-hard fan” band la risposta è “assolutamente sì” perché la scaletta è notevole, la prestazione ottima e come dicevamo in precedenza nonostante tutto LaBrie riesce a fare una prestazione tranquillamente sopra la sufficienza. Se non siete grandi amanti dei Dream Theater rischia di essere un prodotto leggermente prolisso di cui potete fare a meno, perché sì, questo ‘Distant Memories’ è un prodotto ottimo, ma l’esplosività e le scaletta di Budokan 2004 erano tutta altra roba.

Tracklist

01. Untethered Angel
02. A Nightmare To Remember
03. Fall Into The Light
04. Barstool Warrior
05. In The Presence of Enemies – Part 1
06. Pale Blue Dot
07. Scenes Live Intro
08. Scene One: Regression
09. Scene Two: I. Overture 1928
10. Scene Two: II. Strange Déjà Vu
11. Scene Three: I. Through My Words
12. Scene Three: II. Fatal Tragedy
13. Scene Four: Beyond This Life
14. Scene Five: Through Her Eyes
15. Scene Six: Home
16. Scene Seven: I. The Dance Of Eternity
17. Scene Seven: II. One Last Time
18. Scene Eight: The Spirit Carries On
19. Scene Nine: Finally Free
20. At Wit’s End
21. Paralyzed (Bonus Track)

Lineup

James LaBrie: vocals
John Petrucci:  guitars
John Myung: bass
Mike Mangini: drums
Jordan Rudess: keyboards