Death SS – Ten

Il 21/12/2021, di .

Gruppo: Death SS

Titolo Album: Ten

Genere: , ,

Durata: 50 min.

Etichetta: Lucifer Rising

85

L’ultima fatica di casa Death SS ha un titolo breve quanto evocativo: ‘Ten’. Decimo disco, dieci canzoni, dove il dieci è la somma dei primi quattro numeri e musicalmente la sintesi di quel sound che ormai conosciamo a menadito e che ha caratterizzato i primi quattro album del gruppo, ovviamente attualizzato ad oggi. Sono trascorsi quasi quarantacinque anni dalla formazione della band e le qualità artistiche/musicali risultano più che mai solide, merito in primis di uno Steve Sylvester assolutamente carismatico e dritto per la propria strada. Non c’è nulla qui che stravolga ciò che è stato in passato, non crediate di trovarvi di fronte ad un prodotto che snaturi l’anima della band, né ad esperimenti sonori che possano far pensare a chissà quali strani lidi il Deus Ex Machina S.S. sia andato a ricercare. Tutt’altro. In questo caso vi è piuttosto una certa continuità con la direzione musicale intrapresa nei precedenti due album ‘Resurrection’ e ‘Rock’N Roll Armageddon’.  ‘Ten’ è un monolite sonico che rappresenta in pieno ciò che la band vuole essere oggi, con una line-up peraltro identica dai tempi di ‘Resurrection’, se escludiamo il batterista Mark Lazarus subentrato al posto di Bozo Wolf. I dieci brani che vanno a comporre il disco hanno tutti una progressione piuttosto heavy, all’interno dei quali si evidenzia un maestoso lavoro da parte delle tastiere che donano all’insieme un senso di ariosità importante, a tratti una certa magniloquenza dai connotati operistici in un insieme sapientemente dosato che in alcuni casi riporta a un goth-rock dal sapore anni Ottanta. ‘The Black Plague’ apre le danze chiarendo fin da subito che qui si fa sul serio. Un heavy dal forte groove con una sezione centrale affidata a cori e tastiere apocalittiche, con un refrain spinto e accattivante. Se ‘Zora’ è un esperimento allegorico e divertente (si veda il videoclip per comprendere appieno il brano), ‘The Temple Of The Rain’ mantiene un carattere heavy-goth e sul piano delle liriche si pone quale metaforica riflessione riguardo la società odierna, con la speranza che si possa seminare oggi per raccogliere qualcosa di buono domani. ‘Suspiria’ e ‘Under Satan’s Sun’ sono brani dal notevole crescendo ritmico e impatto orrorifico, la seconda delle due forte di un incedere marziale imponente. ‘Ride The Dragon’ preme sull’acceleratore tanto da rimandare al power meno ostinato di certi Helloween, ‘Heretics’ è invece un mid-tempo sognante in cui la chitarra acustica fa da tappeto e sorregge la struttura del cantato, brano che tende a spezzare la compattezza sonora dell’album senza per questo creare alcun danno, al contrario conferendo allo stesso un’aura magica e onirica; ‘The World Is Doomed’ risulta essere una tra le tracce che più si avvicina al classico sound dei Death SS ed anche qui le tastiere giocano un ruolo importante nel risultato complessivo del brano. Nota di merito al lavoro delle chitarre. La conclusiva ‘Lucifer’ gioca nuovamente sul groove ritmico ed ha un ruolo d’impatto che rimanda ai suoni tipicamente industrial metal a la Rob Zombie, carichi di groove e piuttosto energici, ma l’azzeccatissimo solo di chitarra ci riporta immediatamente su lidi più marcatamente heavy e maggiormente legati al sound dei Nostri.

‘Ten’ è un album ispirato, fresco e seducente che non deluderà, un album marcatamente Death SS eppure indirizzato verso aperture melodiche più contemporanee, vuoi per la produzione cristallina, vuoi per il massiccio utilizzo delle tastiere che se da un lato rimanda all’elettronica tipica degli eightes – che Steve non ha mai negato di amare – dall’altro, proprio grazie ad esse, trasporta il sound generale verso una apprezzabile modernità che alla fine dei giochi rende il prodotto più scorrevole, fluido e maggiormente godibile.

Album assolutamente imperdibile, tra le migliori uscite dell’anno.

Tracklist

01. The Black Plague
02. Zora
03. Under Satan’s Sun
04. The Rebel God
05. The Temple Of The Rain
06. Ride The Dragon
07. Suspiria (Queen Of The Dead)
08. Heretics
09. The World Is Doomed
10. Lucifer

Lineup

Steve Sylvester: vocals
Freddy Delirio: keyboards
Al De Noble: guitar
Glenn Strange: bass
Mark Lazarus: drums