Privative Alpha – 21 Grams

Il 07/09/2022, di .

Gruppo: Privative Alpha

Titolo Album: 21 Grams

Genere: , ,

74

I Privative Alpha sono il progetto solista di Daniele Ferro, chitarrista prima dei Nightcloud, autori di un power/prog metal, poi nei Nathan e successivamente chitarrista e deus ex machina dei Dagma Sogna, band dedita al pop rock. In questo lavoro Daniele che ha deciso di intraprendere un percorso riflessivo davvero profondo. ’21 grammi’ è il titolo dell’album che fa esplicito riferimento al peso dell’anima di un corpo passato a miglior vita e le sette canzoni (una è un intro) raccontano sette episodi di altrettanti personaggi. L’intro raccoglie le urla, probabilmente degli stessi personaggi, che gridano semplicemente ‘my 21 grams’ un po’ come se ognuno di essi volesse liberare la propria anima prima della fine rappresentata da quel bit emesso dall’elettrocardiografo. ‘Soldier’ è il primo brano, decisamente prog che mi ha ricordato i Marillion, con un cantato che insegue la linea melodica volutamente dispari che racconta la storia di un soldato per lavoro, padre e marito per scelta, che forse non tornerà a casa. Una triste fotografia della guerra vista da uno dei tanti soldati che ne ha fatto parte. ‘Outcast’ è un brano struggente che parla di solitudine e di emarginazione che viene ben rappresentata dall’interpretazione di Luca Cristiani che si occupa della parte vocale mentre a Daniele è spettato il compito di creare le atmosfere giuste per mezzo della musica. ‘Wife’ musicalmente è l’episodio più tranquillo, più pop se vogliano. Il testo parla dell’eventuale ricongiungimento nel ‘dopo morte’ da parte di due persone che si sono amate in vita. Chi non l’ha pensato? Anche i più scettici ogni tanto avranno pensato ogni tanto che qualcosa ci sia dopo la morte. Un tema profondo trattato con molta sensibilità, la stessa messa dalla cantante nella sua interpretazione.
Le chitarre si fanno più taglienti nell’esecuzione di ‘Son’ brano nel quale viene analizzato il rapporto conflittuale padre/figlio. Il cantato anche qui volutamente controtempo rispetto alla linea armonica della chitarra spiazza l’ascoltatore esattamente come su ‘Soldier’. Sarà molto difficile per chi non mastica questo tipo di musica farsi catturare anche se è vero che quando succederà, la avvenuta cattura sarà perenne al punto da non farci più caso.
‘Mother’ è un brano che tratta dell’amore immenso che una madre prova verso il proprio figlio tanto da sacrificare la sua vita per quella del nascituro. Un momento decisamente particolare della vita di una donna/madre. La canzone inizia in maniera tranquilla, voce e chitarra, per poi aggiungere un tappeto di tastiera che ci accompagna fino al momento drammatico della scelta. Il brevissimo assolo è un mix di sofferenza e tecnica che mi ha ricordato il miglior Petrucci anche se il barbuto John per 15 secondi non attaccherebbe neanche il jack alla chitarra. ‘Priest’ parla della fede riposta nel Signore da parte di un credente in una vita di ricerca. Il cantato è volutamente disperato, le chitarre si affilano e ci regalano cambi di atmosfera e qualche preziosismo soprattutto nell’assolo, questa volta decisamente corposo. Chiude l’album ‘Immobilized’ un pezzo che affronta l’ennesimo tema spinoso e cioè il decidere di lasciarsi alle spalle un dolore quando si perde la serenità nell’affrontare la vita. Siamo di fronte al brano forse più orecchiabile dell’intero lavoro, quello che ci permetterà di iniziare ad affezionarci ed usarlo come passepartout per tornare ad affrontare l’ascolto/analisi dell’album nella sua completezza. Daniele si prende carico di affrontare tematiche decisamente complesse analizzandole e facendocele vivere nelle sue lyric ma soprattutto tra le note di ciò che ha composto, regalandoci atmosfere varie che difficilmente non colpiranno l’ascoltatore attento. Un album da ascoltare con la dovuta attenzione per carpirne ogni sfaccettatura, pensate che per scrivere questa recensione io ci ho messo una decina di giorni. Buon ascolto/riflessione.

Tracklist

Daniele Ferro: guitars and programmins
Maurizio De Palo: drums
Sonia Miceli: bass and backing vocals
Andrea Garbarini: vocals on ‘Soldier’
Luca Cristiani: vocals on ‘Outcast’
Francesca Marotta ì: vocals on ‘Reunification’
Davide Crisafulli: vocals on ‘Silence Between Us’
Cristina Di Bartolo: vocals on ‘Mother’
Ivan Gallici: vocals on ‘Priest’
K: vocals on ‘Immobilized’

Lineup

01. My 21 Grams
02. Soldier (Too Far From Home)
03. Outcast (Blame The Fool)
04. Wife (Reunification)
05. Son (Silence Between Us)
06. Mother (A New Flower)
07. Priest (Soulfly)
08. Immobilized (Make Her Fly)