Enforces – Metempsychosis

Il 25/10/2022, di .

Gruppo: Enforces

Titolo Album: Metempsychosis

Genere:

Durata: 46 min.

Etichetta: Punishment 18 Records

Distributore: Godfellas

73

Alla fine è andata così. Era da tanto che non avevo occasione di ascoltare una nuova uscita targata Punishment 18, ma gli esiti erano prevedibili: mi sono fatto tentare e il disco… oops, la cartella digitale è rimasta nel lettore in repeat. Chiunque potrebbe obiettare che questi Enforces “non sono nulla di nuovo”, ma io amo il revival thrash. È un po’ come la Grande Mela: ognuno può morderne un pezzo e portarsene a casa un ricordo, un’esperienza ben distinta. Vale per gli ascoltatori, così come per gli esecutori: oggi (ma la storia va avanti da almeno un decennio) trovi chi si rifà con assoluta aderenza alla East Coast – con tanto di colore verde imperante e basso in evidenza – o chi si richiama a Frisco, alle pianure della Ruhr o magari all’entroterra meneghino. Mai uno che metta mano a At War o Vio-Lence, per dire: il revival è si accurato ma si fa anche revisionismo, mettendo una pezza su quelle derive che magari non hanno dato gran lustro al genere negli anni d’oro sebbene ne facciano parte a pieno, pienissimo titolo.
Le commistioni tra filoni apparentemente affini per l’ascoltatore distratto, poi, sono all’ordine del giorno: bella la scena di NY, meno incisive le voci per i nostri gusti? Via con un assaggio di thrash teutonico dietro il microfono! O ancora… il power trio era sinonimo di rozzezza? Nessun problema: lo rendiamo più tecnico, un tocco di Bay Area e via! Orbene, lungi da me pensare che questi particolari vengano decisi a tavolino, specie quando sono funzionali all’idea che il gruppo vuole convogliare – quella sì, senza tempo e senza necessità di categorie “vincolanti”. Un po’ come la metempsicosi, parafrasando il titolo di questa nuova fatica degli Enforces che riprende e amplia il demo ‘Electromagnetic Annihilation’ di un paio di anni fa, solo che la processione delle anime rischia di fermarsi ed essere per sempre imbrigliata in quei tubi poco rassicuranti dell’artwork, che non possono non richiamare i peggiori incubi a firma Wachowski.
Se la macchina da guerra della Tuscia piazza subito un assalto thrash/death di matrice germanica con ‘… And Hell Will Be For Us’, è con gli episodi successivi che le cose si fanno interessanti: su ‘Extinction’ il modello dei Kreator assume connotazioni incalzanti che fanno pensare ai mai troppo incensati Holy Moses, creando al contempo uno strano ibrido con la scuola West Coast – Testament ed Exodus su tutti. Il meglio, insomma, considerando che il rifferama e gli arpeggi di Nevi e Anselmi discendono direttamente da Eric Peterson e compagnia cantante!
Ehi, attenzione poi a non dimenticare coloro da cui tutto ebbe inizio: metti una track con voce abrasiva alla Angelripper e lo spirito dei Metallica come ‘Point Of No Return’, che realizza il connubio impossibile tra ‘Kill ‘em All’ e ‘… And Justice For All’, tra l’incedere motorheadiano dei vagiti primigeni del thrash e un’attenzione alle melodie che solo la svolta “tecnica” riuscì a portare a pieno compimento. La mia preferita del lotto, oltretutto.
Insomma, disco consigliatissimo per tutti gli amanti del thrash e soprattutto dell’accuratissimo revival dello stesso: con titoli come ‘Global Insecticide’, ‘Disaster Is Certain’ o ‘Midway To Decay’ dovrebbe andare sul sicuro chiunque creda ciecamente che sia l’umanità il vero virus da espellere, simpatizzanti compresi. E poi, quando senti quelle armonizzazioni di chitarra sotto la voce grattugiosa di Paolo Nevi su ‘New World’ capisci di essere a casa, tra Lars Ulrich che solleva una lattina di birra a debita distanza e Mille Petrozza che ti lancia uno sguardo torvo, salvo poi prorompere in una fragorosa risata…

Tracklist

01. Psychosis
02. … And Hell Will Be For Us
03. Extinction
04. Point Of No Return
05. Disaster Is Certain
06. Devils In Disguise
07. Leap In The Dark
08. Global Insecticide
09. New World
10. Midway To Decay

Lineup

Paolo Nevi: lead and rhythm guitars, vocals
Emiliano Natali: bass, backing vocals, keyboards and programming
Giacomo Anselmi: lead and rhythm guitars