Phantom Elite – Blue Blood

Il 30/03/2023, di .

Gruppo: Phantom Elite

Titolo Album: Blue Blood

Genere:

Durata: 43 min.

Etichetta: Frontiers

80

Band intrigante questo trio dei Phantom Elite, che già aveva incuriosito con i precedenti ‘Wasteland’ (2018) e ‘Titanium’ (2021). Nata dall’estro produttivo di Sander Gommans, fondatore e chitarrista degli olandesi After Forever, gruppo nel quale militarono l’attuale cantante dei Nightwish Floor Jansen e l’attuale frontman e chitarrista ritmico degli Epica Mark Jansen, la formazione è composta dal polistrumentista Max Van Esch, dal batterista Joeri Warmerdam e dall’ugola brasiliana Marina La Torraca (Exit Eden, Avantasia). Bisogna subito scrivere che ‘Blue Blood’ colpisce e convince innanzitutto per una proposta tanto articolata quanto inclassificabile: abile, infatti, è lo spaziare tra vari generi come il modern, il power/symphonic, il gothic metal, con inserti elettronici a raggiungere il pop che ben arricchiscono un trademark tanto multiforme quanto deciso.
E’ una band che, in tutta la sua poliedrica classe, sfugge, sperimentando e spostandosi, visitando ed esaminando ogni territorio musicale si possa raggiungere. Un esempio? Provate ad ascoltare la quarta traccia ‘Birdcage’, ai confini del trip hop e di quanto Mariusz Duda sperimenti con i suoi Lunatic Soul. Certamente c’è spazio per il nostro amato genere, sempre ben presente sin dall’esplosiva opener, nonchè secondo singolo estratto, ‘Skin Of My Teeth’, tra sfuriate modern/alternative e un’elettronica quasi industrial, a ricordare i nostrani Sick ‘N Beautiful, altra band di casa Frontiers. Il primo singolo estratto ‘Inner Beast’, seppur più cadenzato e con un’accessibilità più scorrevole, prosegue su dinamiche similari. Persiste l’elettronica nella “Lacuna Coil oriented” ‘This Sick World’, minimal nella prima strofa ad assecondare una Marina quasi rap, per poi esplodere in un ritornello tanto semplice quanto coinvolgente, in grado di innalzare il pezzo a prossimo singolo. Incalzata da ritmi forsennati, ‘Apex’ valorizza le doti vocali di  Marina, capace di passare da parti schizofreniche e maschili “alla Sandra Nasic” (frontwoman dei tedeschi Guano Apes), a inserti in growl.
E’ infatti incredibile come la vocalist sappia adagiarsi con disinvoltura su ogni tappeto sonoro, come dimostra un capolavoro intitolato ‘Fragments’, sia nelle sue parti acustico/elettroniche, come negli elettrizzanti ritornelli; ennesima canzone che certifica come i Phantom Elite sappiano convincere già dopo un solo ascolto, senza per questo passare come commerciali o poco ricercati. ‘Laid With Vines’ parte piano e dolcemente, come una ballad, per poi spostarsi su lidi epic/symphonic metal tutto sommato semplici, ma efficaci.
Con la persuasiva ‘Daydark’ si cerca nuovamente di far colpo fin da subito, ma rispetto ad altri brani, e forse anche a causa della sua ottava posizione nella tracklist, il pezzo nulla aggiunge a quanto già dimostrato in precedenza, risultando non tanto piatto, ma intuibile. Per fortuna ‘Blue Blood’ si rialza immediatamente con la progressiva titletrack, abile a insinuarsi in vari lidi nei suoi otto minuti scarsi, avvolgendo l’ascoltatore nella sua varietà. Chiude il disco ‘Black Sunrise’, altro possibile singolo accorto nel giocare tra strofe dalle atmosfere calde e fascianti, e ritornelli che, seppur semplici, sono ben arrangiati, risultando vincenti.
Con questa terza release, i Phantom Elite sembrano voler chiedere all’ascoltatore di dare una chance a chi, oggigiorno, trova il coraggio di osare, creando musica pescando da svariati mondi. ‘Blue Blood’ è, infatti, un disco dalle molteplici sfumature, come la donna raffigurata in copertina, che vince nel suo essere camaleontico candidandosi, almeno per il sottoscritto, a uno dei migliori lavori di questo 2023.

Tracklist

01. Skin Of My Teeth
02. Inner Beast
03. This Sick World
04. Birdcage
05. Apex
06. Fragments
07. Laid With Vines
08. Daydark
09. Blue Blood
10. Black Sunrise

Lineup

Marina La Torraca: vocals
Max Van Esch: guitars, bass, synthesizers, electronic arrangements
Joeri Warmerdam: drums