Messa – The Spin

Il 11/04/2025, di .

Gruppo: Messa

Titolo Album: The Spin

Genere:

Etichetta: Metal Blade Records

Distributore: Metal Blade Records

95

A quasi dieci anni dall’esordio discografico, i Messa approdano al loro quarto lavoro con una consapevolezza piena e disarmante. ‘The Spin’ non è soltanto un altro passo avanti nella loro evoluzione artistica: è una dichiarazione d’intenti, un disco che scolpisce la maturità di una band italiana sempre più internazionale per visione, suono e ambizione.
Nati come portabandiera di quel doom metal dalle tinte jazz e psych ribattezzato ‘Scarlet Doom’, i Messa in ‘The Spin’ lasciano che la loro identità si espanda, si pieghi e si contamini, fino a toccare territori che vanno dal gothic rock anni ’80 a suggestioni dark ambient, dalla new wave alla sperimentazione elettronica, senza mai perdere lucidità né cadere nel manierismo. La matrice doom rimane, ma sfuma, si fa vibrazione di fondo più che centro gravitazionale. Il risultato è un disco che esplora con intelligenza, che osa con eleganza, che sorprende con coerenza.
Registrato in tre location diverse, con un meticoloso lavoro di arrangiamento e una filosofia che rifugge la ripetizione, ‘The Spin’ è costruito con una cura al dettaglio quasi architettonica. Ogni traccia è un piccolo universo, un equilibrio affascinante tra istinto e rigore. L’approccio alla scrittura è libero, ma mai dispersivo: si percepisce il desiderio continuo di oltrepassare i propri limiti, di sorprendersi prima ancora che sorprendere l’ascoltatore.

La voce di Sara Bianchin è centrale in questo viaggio, ma mai protagonista in senso classico: piuttosto, è uno strumento tra gli strumenti, capace di elevarsi o mimetizzarsi, guidare o fondersi. Sospesa, viscerale, a tratti quasi sciamanica, la sua interpretazione è tanto più potente quanto più vulnerabile. Nei momenti più intensi, sembra lacerarsi insieme ai testi, che parlano di perdita, ego, inquietudine, rinascita e rassegnazione con una sincerità disarmante.
L’introduzione di nuovi elementi — come l’estetica sonora anni ’80, dosata con sorprendente gusto attraverso l’uso di synth, gated reverb e strumenti originali dell’epoca — conferisce al disco una dimensione ulteriore. Nulla suona forzato, nulla è di troppo: ogni elemento è incastrato con misura, al servizio della visione d’insieme. La band cita i Killing Joke, i Virgin Prunes, i The Sound, ma anche Vangelis e persino Mercyful Fate tra le influenze: riferimenti che si sentono, ma non appesantiscono, perché il filtro espressivo è sempre e comunque molto personale.
Le sette tracce dell’album scorrono come un’unica narrazione divisa in capitoli. Dall’apertura atmosferica di ‘Void Meridian’ alle tensioni emotive di ‘At Races’, dal crescendo oscuro di ‘Fire On The Roof’ alla delicatezza sinistra di ‘The Dress’, ogni brano ha un’identità netta e un posto preciso all’interno del racconto. ‘The Spin’ è, a tutti gli effetti, un’opera pensata per essere ascoltata dall’inizio alla fine, senza interruzioni, senza skip. Lo stupore è sempre dietro l’angolo: ogni brano cela momenti inattesi, finemente maneggiati, che tengono alta la tensione narrativa e sonora che fanno di questo album, inevitabilmente, una delle uscite più rilevanti del 2025.

Mentre molte band si affannano a inseguire il suono del momento, i Messa sembrano più interessati a costruire il loro linguaggio.
E ci stanno riuscendo. ‘The Spin’ è l’ennesima prova che non serve alzare la voce per imporsi, e che l’eleganza può ancora essere una forma di radicalità.

Tracklist

01. Void Meridian
02. At Races
03. Fire on the Roof
04. Immolation
05. The Dress
06. Reveal
07. Thicker Blood

Lineup

Sara – vocals
Marco – guitars/bass
Alberto – guitars
Rocco – drums