The Sirens – The Deadly Beauty

Il 12/10/2014, di .

The Sirens – The Deadly Beauty

Alla scoperta del nuovo super-progetto che vede riunite, dietro ad un unico microfono, Anneke Van Giersbergen, Liv Kristine e Kari Rueslatten, ovvero tre pioniere del metal al femminile.

Sirene. Creature affascinanti e subdole, la cui voce soave utilizzata come irresistibile richiamo cela in realtà inquietanti risvolti. Una figura inflazionata negli ultimi tempi nel mondo del metal, ma nel caso in questione mai termine fu più appropriato per inquadrare una band. The Sirens sono tre cantanti, tre mostri sacri messe a confronto, unite su uno stesso palco per dare vita a qualcosa di unico. The Sirens sono Anneke Van Giersbergen, anima degli olandesi The Gathering prima di intraprendere una carriera solista ricca di interessanti collaborazioni, Liv Kristine Espenaes, “madre” del gothic-doom al femminile e oggi divisa tra una carriera solista ed un percorso con i suoi Leaves’Eyes, e Kari Rueslatten, voce dei seminali The 3rd And The Mortal prima di una ricca carriera in solitaria. Tre donne così diverse tra di loro, Anneke, la leader indiscussa, Liv la timida bambolina e Kari la più riflessiva, eppure così simili. Tre cantanti, tre mamme, tre pioniere a modo loro, capaci di guidare con sapienza band metal contribuendo in modo diretto e deciso a portare la musica dura in lidi maschilisti per antonomasia, creandosi una forte credibilità e scrivendo con i rispettivi gruppi pagine importanti del metal degli anni Novanta. Abbiamo il privilegio di poterle contattare in simultanea grazie alla conference di skype, trovandoci a parlare in assoluto relax di un progetto che grande clamore sta suscitando nella scena contemporanea, alla vigilia di un tour che tra ottobre e dicembre porterà le tre cantanti in giro per l’Europa ad esclusione dell’Italia, al momento esclusa dalla prima tranche di concerti “Un dispiacere grande, credimi – si lascia andare compita Liv – sono stata in Italia sul Lago di Como la scorsa estate, e mi sono innamorata di quei posti. Speriamo che questa intervista possa destare l’interesse di qualche promoter e portarci a suonare anche da voi. Al momento abbiamo pianificato Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, Svizzera ed escludere l’Italia è un vero peccato”. Per smuovere l’interesse della gente, è fondamentale partire dalle origini del progetto The Sirens e da come questo ha visto la luce. Manco a dirlo, l’input è partito dalla vulcanica Anneke Van Giersbergen, tanto dolce e posata quando si tratta di relazionarsi con l’interlocutore di turno, quando istrionica e artisticamente irrequieta quando viene il momento di lanciarsi in un nuovo progetto musicale. Ed è proprio l’ex cantante dei The Gathering a prendere la parola “Ho incontrato Liv la scorsa estate al Masters Of Rock in Repubblica Cèca e, parlando, mi sono lasciata scappare un “Dovremmo fare qualcosa insieme….” – inizia a raccontare – E’ una frase che dico spesso ai miei colleghi, ma lei l’ha presa sul serio e mi ha subito risposto “Ok, facciamolo!” E a questo punto non mi sono più potuta tirare indietro (Ride, Nda). A parte le battute, siamo state tra le prime cantanti donne nel mondo del metal, abbiamo suonato molto insieme, ci siamo dette spesso che avremmo potuto collaborare ma non si era mai fatto niente. Questa volta c’erano le condizioni giuste e siamo riuscite ad andare avanti con il nostro progetto. Per quanto riguarda Kari, l’ho sempre amata come cantante e come persona, è una ragazza adorabile che ho sempre ammirato, sia da solista che con i The 3rd And the Mortal, tanto che avrei voluto coinvolgerla anche sul mio disco solista, ma la canzone che avevo in mente come duetto era troppo morbida per il mio album, quindi non se ne fece nulla. Però appena ha preso forma il progetto con Liv abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico coinvolgerla, e per nostra gioia ha accettato. Insieme abbiamo dato vita ad un trio davvero cool, cantiamo pezzi delle nostre band e altre tracce della nostra carriera solista…quello che è nato è davvero qualcosa di molto stimolante”. E subito le fa eco la leader dei Leaves’Eyes “Poi, oltre a essere tutte e tre delle “capostipiti” nelle nostre rispettive scene, siamo anche tre madri e tre artiste. Ritengo i The Gathering, i The 3rd And The Mortal e i Theatre Of Tragedy dei pionieri nel loro genere, ogni band aveva la propria identità ed era stata capace di dar vita ad un suono personalissimo e, all’epoca, unico. Poi siamo cresciute, ci siamo evolute, abbiamo tutte e tre sentito il bisogno di intraprendere strade differenti, è una cosa fisiologica, ma è comunque indiscutibile che negli anni Novanta siamo stati dei pionieri nei nostri generi. C’erano quindi le basi per fare un progetto insieme e, soprattutto, per farlo funzionare…”. Pochi i dubbi sulla riuscita di questo tour, come afferma ancora la bionda cantante norvegese “Sono molto emozionata dalla possibilità che mi viene offerta di condividere il palco con Kari e Anneke – spiega – L’affiatamento è stato immediato, ci siamo incontrate qualche settimana fa a Stoccarda per un servizio fotografico e ci siamo trovate subito in sintonia perchè abbiamo davvero tante cose in comune a legarci. In questo momento stiamo studiando la scaletta, ma posso dire tranquillamente che sarà qualcosa di magico. Abbiamo sempre lavorato tutte duramente per arrivare dove siamo, e unire la nostra esperienza per metterla al servizio di un unico show sarà qualcosa di speciale”
Lo show delle “Sirene” sarà un evento particolare, nel quale brani estratti dalla discografia delle “band madri” e dalla carriera solsita delle tre cantanti verranno riproposte in una versione nuova, andando a vestire un abito differente in una suggestiva combinazione a tre voci “E’ una scommessa, non c’è che dire – interviene quasi in punta di piedi Kari Rueslatten – ma la cosa non ci preoccupa, anzi! Personalmente ho sempre cercato nuove sfide, sono convinta che sia nel cercare costantemente strade nuove il piacere nel fare musica. Al momento sono affascinata dalla musica acustica, ho sperimentato in questo senso nel mio disco solista ‘Time to Tell’ e anche i miei ascolti si muovono in questa direzione. Però sono sempre stata molto open minded, mi piace ascoltare di tutto, mi piace cantare di tutto, perchè è l’unico modo che abbiamo per crescere ed evolvere la nostra arte”. Sulla stessa lunghezza d’onda la rossocrinita cantante olandese “Io amo la libertà, mi piace l’idea di poter cantare con chiunque e crescere nelle collaborazioni. Adoro l’idea di poter incidere un disco da solista, e il giorno dopo iniziare a lavorare con Devin Townsend per poi trovarmi a suonare una chitarra acustica insieme a Daniel Cavanagh. E’ questa libertà la cosa che amo di più, ed è ciò che oggi mi rende felice. Sia chiaro, lo ero anche prima, con i The Gathering stavo bene, però ho raggiunto un momento nella mia vita dove ho avvertito che era giunto il momento di fare qualcosa di diverso, e ho seguito il mio cuore”. Quindi un piccolo sconfinamento nel privato dell’ex cantante dei The 3rd And The Mortal, oggi focalizzata al 100% sul progetto The Sirens ma sino a qualche anno fa decisa a lasciare definitivamente il mondo del canto “Nel 2005, dopo il tour di ‘Other People’s Stories’ ho sentito il bisogno di fare qualcosa di differente, di staccare da quella che era stata la mia vita sino a quel momento e di concentrarmi sulla mia famiglia – confida candidamente Kari – Avevo bisogno di dare ordine alla mia vita, di collocare tutto nel giusto ordine di importanza, per questo ho iniziato a studiare psicologia e ho rivisto le mie priorità. Poi traslocando in una nuova casa molto più spaziosa ho potuto ridare la dignità al mio pianoforte che era stato per troppo tempo sacrificato in un angolo, ho ricominciato a cantare ma qualcosa si era “rotto”, non ero più sicura come un tempo. La scossa decisiva me l’ha data Tuomas Holopainen dei Nightwish. L’ho incontrato durante un loro show a Trondheim, e in quell’occasione mi chiese se fossi davvero intenzionata a smetterla con la musica. Quando gli dissi di si, mi chiese perchè, sottolineando come tante madri di famiglia riuscissero a cantare senza per questo trascurare i figli, dicendomi che alla lunga avrei rimpianto questa decisione. “Canta – mi disse – basta solo che impari a gestire al meglio le due cose. L’una non esclude l’altra”. Queste parole mi hanno dato la scossa e non solo ho ricominciato a cantare, ma ho anche inciso un disco solista dopo otto anni, sul quale Tuomas è stato gradito ospite”. Il progetto The Sirens cade, ironia della sorte, in un periodo di grandi celebrazioni per le tre cantanti. Se il prossimo 9 novembre a Nijmegen i The Gathering festeggeranno il loro 25mo anniversario, il 18 ottobre in Belgio Liv celebrerà il decimo anniversario dei suoi Leaves’Eyes mentre Kari ha appena spento 20 candeline per la sua carriera solista. Tre ricorrenze importanti e tre modi differenti di festeggiarle “Mi riunirò alla band per un concerto unico, che potrebbe finire su un live album proprio per via della sua particolarità – attacca Anneke – Quando otto anni fa mi riunii a loro sul palco fu una cosa molto intensa, ma questa volta sarà ancora più emozionante. Sono rimasta molto legata ai The Gathering, i loro ultimi dischi sono ottimi, ma trovo affascinante tutto il loro percorso, quello con Bart Smiths alla voce, quello più attuale con Silje Wergeland e la partentesi centrale con me dietro al microfono… trovo sia stato un viaggio molto ricco, contrassegnato da una costante evoluzione stilistica…per questo sarà bello ripercorrere tutti insieme la storia dei The Gathering in questo concerto/evento. Non sappiamo ancora di preciso come sarà il set, sicuramente ognuno avrà il suo spazio e credo che arriveremo anche a fare qualcosa tutti insieme per rendere ancora più speciale la nostra esibizione”. Celebrazione dal vivo anche per Liv che, con i Leaves’Eyes chiuderà, con ‘Hymns of a Decade’, il Metal Female Voices Festival a Wieze in Belgio “Abbiamo voluto dedicare il decimo anniversario della band ai nostri fan, per questo saranno loro a scegliere la scaletta del concerto evento che si terrà al MFVF. Personalmente sono curiosissima di vedere cosa sceglieranno e non vedo l’ora di esibirmi e di celebrare un percorso che mi ha dato e mi sta dando grandi soddisfazioni”. Decisamente più “casto” il festeggiamento di Kari “E’ stato un percorso lungo e ricco di soddisfazioni – spiega – in questi 20 anni sono successe davvero tante cose, e tutte queste emozioni le ho volute racchiudere in una raccolta contenente i miei pezzi più celebri e qualche altra chicca, che pubblicherò l’8 ottobre”. Questi non sono però altro che ulteriori tasselli in una vita artistica che pare non conoscere soste per le tre mamme/cantanti, al punto che la stessa Anneke arriva candidamente a confessare “…A volte hai l’impressione che le giornate non abbiano abbastanza ore per fare tutto quello che hai in mente. Io sono una mamma, ma amo anche profondamente il mio lavoro, quindi cerco di sfruttare al massimo la saggezza accumulata negli anni e cerco di impegnarmi per dare sempre il massimo su tutti i fronti…non è facile, perchè il rischio di lasciare indietro qualcosa o di fare male un lavoro per la smania di fare tutto è alto, io cerco di mettere ordine nella mia vita, di collocare al giusto posto tutto quello che devo fare e dedicare il tempo dovuto ad ogni cosa”. Ed in effetti, nonostante il progetto The Sirens sia in fase di lancio, sono molteplici gli impegni prossimi per le tre sirene “Il mio prossimo impegno sarà una collaborazione con Arjen Lucassen – prosegue l’ex The Gathering – Avevo già preso parte a due lavori degli Ayreon e mi ero trovata molto bene, per questo quando mi ha chiesto di incidere un intero disco in duetto con lui ho accettato. E’ un lavoro che sorprenderà non poco, sempre venato di progressive ma estremamente pesante. L’idea è di farlo uscire all’inizio del prossimo anno”. Prontamente le fa eco Liv Kristine “Il 4 novembre pubblicherò ‘Vervain’, il mio quinto disco solista. E’ un lavoro nel quale credo molto, penso rifletta una parte di me ancora sconosciuta, perchè è oscuro ma allo stesso tempo estremamente luminoso. E poi c’è un duetto con Doro al quale sono molto legata perchè Doro è stata un faro per tutte le donne che volevano seguire la fiamma del metal. Ovviamente ‘Vervain’ sarà promosso anche dal vivo, ma al momento voglio concentrarmi al massimo sul progetto The Sirens”. Chiude il cerchio Kari “In questo momento sto suonando gli ultimi concerti per promuovere ‘Time To Tell, quindi penserò al mio Best Of, però ora l’importante è fare bene con le The Sirens. Saranno concerti molto impegnativi e andranno preparati con la massima concentrazione e con una dedizione totale”. Ancora dubbi in chiusura sulla possibilità di trasportare anche in studio il progetto The Sirens “Siamo nati come gruppo live e ora ci concentreremo sul tour – chiude Anneke – potrebbe uscire un disco dal vivo firmato The Sirens, chi lo sa? Per quanto riguarda un discorso di inediti, è troppo presto per dirlo. Durante il tour potrebbe rafforzarsi l’alchimia tra di noi e l’album diventerebbe la naturale conseguenza di questo rapporto, oppure qualcosa potrebbe non funzionare e tutto si limiterebbe ad un tour, chi può dirlo? Guardiamo davanti a noi, non facciamo il passo più lungo della gamba e viviamo alla giornata. E’ una lezione che ho imparato negli anni e che mi ha sempre dato buoni frutti”

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