Fifth Angel – Il ritorno dell’angelo vendicatore

Il 31/10/2018, di .

Fifth Angel – Il ritorno dell’angelo vendicatore

Alzi la mano chi tra voi s’aspettava il ritorno sulle scene dei Fifth Angel, una delle vittime illustri dell’esplosione del fenomeno grunge nei primi anni novanta. Fortunatamente, il sacro fuoco del metallo ha covato sotto le ceneri sino ad ora, e sono bastate alcune date dal vivo per far capire agli americani quanto amore il popolo del rock pesante provasse ancora nei loro confronti. Con una line up quasi immutata, nonostante le tre decadi trascorse, la band è di nuovo qui. The Third Secret è un disco solido, con grandi canzoni al proprio interno e non una semplice manciata di brani scritti da vecchi nostalgici. Al batterista Ken Mary è toccato il compito di diffondere il vangelo del Quinto Angelo attraverso le colonne di Metal Hammer Italia.

Ciao Ken, i Fifth Angel si sono sciolti nel 1989, all’indomani della pubblicazione del secondo album. Oggi assistiamo al vostro inaspettato ritorno, cosa vi ha spinto a riformare la band dopo ben 29 anni di inattività?
Beh, molte band dicono che senza i fan non avrebbero mai fatto quello che hanno fatto. Nel caso dei Fifth Angel questo è un dato di fatto al 100%. La risposta travolgente che abbiamo ricevuto dopo le nostre esibizioni a Keep It True Festival è stato ciò che ha dato alla band l’energia per andare avanti. L’apprezzamento mostrato dai nostri supporter, che hanno cantato insieme a noi ogni canzone, è stata la molla che ci ha spinto a rimetterci insieme per un nuovo album. Questo disco è il risultato diretto dell’incredibile amore dimostrato in questi 30 anni dai fan per la musica dei Fifth Angel!

Col senno di poi, possiamo considerare i Fifth Angel una vittima dell’ondata grunge degli anni 90?
Direi di sì, e ironicamente l’ondata grunge è partita da Seattle, la nostra città natale. I Fifth Angel non sono stati l’unica vittima di quella moda, è andata male anche a tante altre band e produttori del giro metal: siamo stati scaraventati fuori dal mondo della musica! Abbiamo finito per perdere il nostro contratto con la Epic per colpa di quel sound! Una grande sfortuna, perché non c’era motivo per cui questi stili musicali non potessero vivere fianco a fianco. Purtroppo, gli ascoltatori del grunge odiavano il metal e viceversa. Una cosa molto strana, ma questa è l’industria musicale. Semplicemente non sai mai cosa succederà, quindi se vuoi stabilità, dovresti cercarti un lavoro in una società di software!

Hai detto come i fan di un genere facessero guerra a quelli dell’altro, ma qual era il tuo rapporto con quella scena e con i musicisti che ne facevano parte?
Ne conosco alcuni e ho buoni rapporti personali con loro. Tuttavia, i loro seguaci non volevano avere niente a che fare con la musica che stavamo creando. Ci odiavano letteralmente!

In tutta sincerità, quando è stato annunciato il vostro ritorno, hai temuto un po’ che là fuori avessero dimenticato la band dopo tutti questi anni?
Beh, non potevamo essere completamente sicuri di cosa aspettarci. Credevamo che se avessimo amato la musica che stavamo facendo, i nostri seguaci lo avrebbero fatto con noi. Siamo fiduciosi che gli ascoltatori adoreranno il nuovo disco, poiché abbiamo messo moltissimo impegno nella creazione delle canzoni. Ora è giunto il momento di passare la palla a loro, saranno loro a decidere!

Credi che la band di oggi possa essere in qualche modo confrontata con quella degli anni 80?
Direi di sì, abbiamo quattro dei cinque membri della line-up di ‘Time Will Tell’, tra cui Kendall Bechtell, John Macko e Ed Archer. La formazione non è molto differente, quindi, siamo solo più anziani. Però molti degli elementi di base, gli atteggiamenti e gli istinti delle origini sono sempre gli stessi. Oggi siamo tutti musicisti migliori e abbiamo una gamma molto più ampia di esperienze musicali da cui attingere. Con ‘The Third Secret’ sentiamo di aver mostrato una buona crescita e progressione, senza però perdere gli elementi caratterizzanti dei Fifth Angel. È stato molto importante per noi scrivere materiale con il quale chi compra il disco possa immediatamente riconoscerci. Allo stesso tempo, però, non volevamo che fosse identico ai nostri lavori precedenti. Speriamo di esserci riusciti!

Pensi, invece, che questo disco sia il successore di ‘Time Will Tell’ che la band avrebbe scritto se non si fosse fermata una trentina di anni fa?
È molto difficile da dire. Credo che alcuni elementi sarebbero stati diversi, forse le canzoni risultate leggermente più semplici e dirette. Ma nel complesso direi che l’album sarebbe potuto essere molto simile a ‘The Third Secret’, anche se fosse uscito all’epoca. Ancora una volta, questa è una domanda molto difficile a cui rispondere.

In studio avete cercato un suono più attuale oppure avete puntato su un approccio vintage?
Abbiamo puntato su una produzione più moderna, mantenendo però inalterato il nostro classico songwriting. Quindi sì, stavamo cercando quel qualcosa in più per avere una qualità sonora più moderna.

Possiamo definire ‘The Third Secret’ un concept album?
No, almeno a livello consapevole. Devo però ammettere che se si ascoltano le canzoni tutte insieme sembra che ci sia un tema. Questo non era intenzionale. Abbiamo semplicemente scritto dei brani che fossero per noi eccitanti, sperando che potessero piacere anche ai fan. Non avevamo davvero nessun altro piano oltre quello!

Dopo il vostro scioglimento, la scena del Black Metal è esplosa. Voi siete una band di orientamento cristiano, oggi sareste disposti a dividere il palco con una black metal band o con una satanista, magari in un grosso festival?
Ironicamente ci è stato chiesto più volte nel corso degli anni se fossimo una band cristiana o dark metal. Presumo che sia a causa del nome del gruppo e perché molti dei nostri testi trattano temi apocalittici. La nostra risposta non è mai cambiata nel tempo: i Fifth Angel non sono né l’uno né l’altro. Abbiamo semplicemente scritto molte canzoni con sfumature apocalittiche, come ‘In The Fallout’, ‘Seven Hours to Judgment’, ‘Call Out The Warning’ e molti altre. Questo nuovo album non è diverso con brani come ‘The Third Secret’, ‘Stars Are Falling’, ‘Dust to Dust’. Scriviamo testi su argomenti che troviamo interessanti. Non tutti hanno a che fare con tematiche apocalittiche, ma riteniamo che queste siano, in una certa misura, una componente primaria dello stile che rende i Fifth Angel i Fifth Angel.

Buone notizie per chi vi segue: Ed Archer è rientrato nella squadra! Che mi racconti di questo ritorno?
Ed Archer si congedò da noi per risolvere alcuni problemi personali, e non eravamo sicuri che sarebbe tornato. Siamo tutti molto eccitati per il fatto che Ed sia rientrato nella band, perché aggiunge valore alla line up ed è uno dei membri fondatori. Siamo molto contenti di averlo di nuovo in famiglia!

Adoro la nuova copertina, potresti dirmi qualcosa a riguardo?
Sì, adoriamo anche noi la copertina. Avevamo alcune idee di base, come l’inclusione del Quinto Angelo già presente nella cover del nostro album di debutto su Epic. Abbiamo incontrato alcuni artisti diversi per esporre i nostri spunti e tutti noi abbiamo concordato che il risultato migliore fosse quello ottenuto da Zsofia Dankova. Ha fatto un lavoro straordinario nel dare vita alla nostra immaginazione, catturando al meglio l’inquietante Fifth Angel in azione!

Il primo singolo dell’album è ‘Can You Hear Me’, una canzone che, sinceramente, non ritengo la migliore del disco, pur ammettendo che abbia un appeal radiofonico. Come mai avete scelto questo brano?
Non abbiamo scelto noi quella canzone come primo singolo, è stata la Nuclear Blast. Doveresti chiedere a loro. A breve usciranno canzoni più aggressive, ma, comunque, amiamo tutti ‘Can You Hear Me’. Riteniamo che sia molto speciale e Kendall ha sfoderato una performance vocale eccezionale ed emozionante su quella traccia.

I Fifth Angel sono tornati per sempre? Voglio dire, avete intenzione di recuperare il tempo perduto e fare album e tour in futuro?
Ci piace lavorare con la Nuclear Blast. Senza di loro, proprio come per i fan, questo ritorno sulle scene non sarebbe stato possibile. Quindi voglio fare pubblicamente un ringraziamento speciale a tutto lo straordinario staff della nostra etichetta. Saremo pronti a sfruttare tutte le opportunità che si presenteranno! E come dice il titolo del precedente album dei Fifth Angel: Time Will Tell!

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