Anewrage – L’era dell’indipendenza

Il 29/04/2019, di .

Anewrage – L’era dell’indipendenza

Liberi da vincoli, gli Anewrage si dirigono con forza verso nuovi orizzonti, sperimentando nuove sonorità e un modo di farsi conoscere che esce dai soliti schemi. Indipendenti e fieri di esserlo, ci raccontano la loro mission, che denota una grande determinazione, oltre che una maturità artistica che si riflette compiutamente nella loro musica. 

Ciao ragazzi, ci siamo lasciati nel 2017 con un’ottima recensione del vostro album ‘Life-Related Symptoms’ (clicca qui per la recensione) raccontateci cosa è cambiato da allora.
Ciao e grazie per il vostro tempo. Ripensando a cos’è successo in due anni della vita di questa band, si fatica a fare un riassunto efficace. Siamo andati in tour tra Italia, Svizzera e Inghilterra due volte, abbiamo visto parecchie realtà diverse, abbiamo fatto mosse giuste e altre meno, insomma, abbiamo fatto un mix di esperienze diverse. L’ingresso di Christian Salvatore nella line up ha sicuramente portato una ventata d’aria fresca, necessaria dopo tanti anni in quattro, e ha aggiunto un nuovo punto di vista di cui avevamo bisogno. Abbiamo suonato tanto, ci siamo conosciuti stando sul palco e abbiamo cominciato a ripensare a quanto fatto finora; così siamo giunti alla conclusione che nella nostra situazione, chi fa da sé…  Per questo, abbiamo scritto parecchio materiale nuovo e abbiamo deciso di gestirlo in modo completamente diverso rispetto al vecchio modus operandi: niente etichetta discografica, niente album, niente CD fisici. Ci stiamo concentrando a dare il giusto valore a ogni singolo brano, piuttosto che perderci nei meandri della scrittura di un disco (cosa che comunque abbiamo sempre adorato fare).

Parliamo del singolo che avete pubblicato in dicembre, ‘Covet’; trasmette tutta l’energia che avevamo già trovato nei vostri lavori precedenti. A vostro modo di sentire, ha una continuità con ‘Life-Related Symptoms’?
In qualche modo ‘Covet’ segna una sorta di spartiacque tra ciò che abbiamo fatto fino all’anno scorso e quello che vogliamo fare adesso; ovviamente è una canzone che sentiamo nostra e come tale è sicuramente legata a ciò che abbiamo scritto finora, ma allo stesso tempo segna l’inizio di un’evoluzione più decisa rispetto al passato: ogni canzone sarà trattata come un episodio a sé stante di cui l’unico filo conduttore saremo noi e il nostro modo di scrivere.

Qualche mese dopo è uscita una versione orchestrale di ‘Covet’, con la quale avete raggiunto una nuova dimensione, mostrando di saper creare arrangiamenti molto raffinati. La versione proposta risulta intensa, con un’atmosfera toccante. Cosa l’ha ispirata? Pensate che questa possa essere una nuova direzione per gli Anewrage e creare altri brani di questo genere?
Come detto in precedenza, ci stiamo concedendo molte più virate estemporanee! Ogni brano scritto racconta una storia e trovare una veste diversa per ognuno di essi ci dà modo di esprimerci più liberamente e senza vincoli. All’interno della band esistono moltissime sfaccettature che raramente vengono rappresentate fino in fondo e spesso vengono solo abbozzate negli arrangiamenti più pesanti. Il nostro modo di scrivere è sempre stato molto libero e negli anni abbiamo cambiato sempre per il puro gusto di assecondare la nostra creatività. Adesso abbiamo trovato una via che ci soddisfa pienamente.

Il 20 marzo è uscito il terzo singolo ‘Promise’, un’altra botta di energia, caratterizzata da un’ottima base ritmica, con delle accattivanti linee di basso messe in evidenza. Direi che è un brano che mette in mostra le capacità di ognuno di voi e vi rappresenta al meglio. Sarà l’ultimo della serie o ne avete altri in programma?
‘Promise’ è un altro capitolo di questo percorso che abbiamo intrapreso. Non è l’ultimo in arrivo, ma solo uno dei cinque singoli (‘Covet’ compresa) che abbiamo composto finora. Lavorare in questo modo ci da la possibilità di non fermarci mai, idealmente. Uscirà un video per ogni canzone e ci concentreremo su ogni brano fino all’uscita del successivo.Oltre a questi cinque singoli, abbiamo cominciato a scriverne di nuovi e andremo avanti così fino a che non arriverà il momento di pensare a un disco.

I singoli di cui abbiamo parlato vantano un’ottima produzione, è tutta opera vostra?
Grazie! La produzione dei nostri dischi è sempre stata opera nostra e di Matteo Magni (Magnitude Recording Studio). La nostra collaborazione e amicizia continua e ne siamo molto orgogliosi. Per questi pezzi abbiamo deciso di prenderci più responsabilità registrando chitarre e bassi da soli (Axel si occupa della produzione dei brani e delle registrazioni) e a Matteo abbiamo lasciato l’onere della registrazione delle batterie (su cui ormai è maestro indiscusso), voci, mix e master. Per quanto riguarda ‘Covet Pt. 2’, abbiamo fatto tutto da soli escluso il master, che è stato affidato a Matteo.

Quali sono ora i vostri obiettivi?
Conquistare il mondo! Vogliamo assolutamente concentrarci sui brani, sui video e sulla parte artistica del progetto a 360 gradi e suonare dal vivo. Quello che dovrebbe fare ogni band è fare ciò che ama senza compromessi.

Che opinione avete del mercato discografico odierno? Pur con il vostro indubbio talento, state riscontrando difficoltà a farvi spazio?
Le difficoltà sono sempre molteplici. Non basta saper suonare e saper scrivere i pezzi, ormai questo è appurato. Oggi conta molto di più l’impatto visivo e quanti soldi hai nel portafogli per sgomitare in mezzo alla miriade di band (valide e meno) in un sistema che tende a prendere tutto quello che può e dare indietro il minimo indispensabile. Il mondo discografico moderno è un delirio comunque, tanto vale non lamentarsi e a andare dritti per la propria strada, facendo quello che si ama e basta. Tutto il resto, se gli astri si allineano, e si ha la fortuna di poterci vivere, è grasso che cola!

Avete prossime date già fissate o in arrivo?
Anche per quanto riguarda la nostra attività abbiamo deciso di cambiare rotta. Abbiamo bisogno di mantenerci attivi e di vivere con entusiasmo quello che facciamo, per cui abbiamo deciso di suonare molto meno dedicando però più attenzione agli show che ci vengono proposti. Vista la numerosa partecipazione al nostro ultimo show all’HT Factory di Seregno non possiamo che essere contenti di questa scelta per il momento.Le prossime date confermato per il momento sono: 13/04 – Dedolor Club, Rovellasca (CO) w/ Bemore + Begin To Breathe 31/05 – Rock In Park 2019 – Legend Club, Milano 08/06 – Coop Metal Beer 2019 – Abbiategrasso (MI)

Grazie Anewrage e in bocca al lupo!
Grazie per il tempo che ci avete concesso e speriamo di vedervi davanti al palco!

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